ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00423

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 312 del 26/02/2020
Abbinamenti
Atto 7/00552 abbinato in data 14/10/2020
Atto 7/00553 abbinato in data 14/10/2020
Atto 7/00557 abbinato in data 14/10/2020
Atto 7/00558 abbinato in data 14/10/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00126
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
16/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/10/2020
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/10/2020
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 14/10/2020
ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE
LATTANZIO PAOLO MISTO
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
ILLUSTRAZIONE 16/06/2021
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/06/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 16/06/2021
BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/10/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2020

DISCUSSIONE IL 14/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/10/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/11/2020

DISCUSSIONE IL 16/06/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/06/2021

ACCOLTO IL 16/06/2021

PARERE GOVERNO IL 16/06/2021

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/06/2021

CONCLUSO IL 16/06/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00423
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2020, seduta n. 312

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'Italia, nell'implementare la direttiva 2019/790/EU sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, deve avere un ruolo centrale per garantire il giusto equilibrio tra le posizioni giuridiche dei titolari dei diritti e della collettività, quale fruitore della cultura;

    il contesto del recepimento della suddetta normativa europea rappresenta l'occasione per rispondere e chiarire, all'interno del nostro ordinamento giuridico, la portata delle istanze volte al riconoscimento della facoltà di libera riproduzione di immagini di beni culturali in pubblico dominio, ma non è sufficiente a riordinare tutta la disciplina che soggiace alla digitalizzazione e al riuso delle riproduzioni digitali (bidimensionali e tridimensionali) dei beni culturali;

    la recente riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, prevede la costituzione dell'Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library – che cura il coordinamento e promuove programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale di competenza del Ministero, elaborando, a tal fine, il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale e curandone l'attuazione, oltre ad essere chiamato ad esprimere parere obbligatorio e vincolante su ogni iniziativa del Ministero in materia;

    la direttiva 29/2001/CE, all'articolo 5, lettera h), prevede già la facoltà per gli Stati membri di porre eccezioni al diritto di riproduzione quando si utilizzino opere, quali opere di architettura o di scultura, realizzate per essere collocate stabilmente in luoghi pubblici, ma il carattere facoltativo di tale eccezione non ha favorito, come in altri settori, l'armonizzazione sul territorio del mercato unico digitale, ma è stato il frutto di incertezza del diritto in una materia così sensibile all'osservanza della libertà costituzionalmente garantita di accesso alla cultura;

    rimane ancora aperta la possibilità di limitare gli effetti di tale incertezza, approntando una sistematica adozione dell'articolo 14 della Direttiva 2019/790/EU all'interno del nostro ordinamento giuridico, in base alle disposizioni contenute nel Considerando 3) della medesima norma europea che sollecita l'adozione di disposizioni di legge che rendano più agevole l'utilizzo di contenuti di pubblico dominio;

    è necessario un coordinamento di tale norma con l'articolo 108 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali che presenta tuttora una limitazione al riuso per fini commerciali di riproduzioni di beni culturali seppure, in pubblico dominio;

    si rende pertanto necessario e improcrastinabile un impegno del Governo volto ad assicurare l'emanazione di una normativa che persegua il raggiungimento degli obiettivi dettati dalla implementanda normativa europea, in grado di garantire un equo e giusto componimento degli interessi in campo e a sostenere un programma di digitalizzazione e riuso delle riproduzioni digitali del patrimonio culturale ispirato ai principi dell’open access;

    la possibilità di divulgare riproduzioni di beni culturali pubblici e di pubblico dominio, attraverso il web, attraverso licenze di libero riuso, rappresenta una leva fondamentale per rafforzare le politiche di valorizzazione e tutela territoriale e per la promozione dell'immagine dell'Italia all'estero, anche in chiave turistica, se si considera che la fotografia di un bene culturale su Wikipedia – l'enciclopedia libera tradotta in oltre 280 lingue, pubblicata con licenza Creative Commons Share Alike (licenza di diritto di autore che consente a qualunque utente di usare, modificare e condividere l'opera oggetto di licenza avendo come limite, al massimo, condizioni che impongono di riconoscere l'attribuzione dell'opera e di condividerla allo stesso modo) – diventa virale e circola in tutto il mondo, con milioni di visualizzazioni al giorno, come ampiamente attestato;

    tale divulgazione risulta ancora scarsa e inefficace se rapportata al potenziale delle bellezze artistiche, storiche e architettoniche del nostro Paese;

    è in crescita il numero di Paesi europei che esplicita nel proprio ordinamento eccezioni al diritto d'autore per permettere a chiunque la riproduzione di edifici e opere visibili dalla pubblica via come i recenti casi in Belgio ed in Francia e nell’iter della nuova direttiva europea sul diritto d'autore;

    il Parlamento europeo e la Commissione europea (COM(2016) 592 final, 14 settembre 2016), hanno indicato «la libertà di panorama» come un'eccezione importante da armonizzare e quindi da estendere a livello europeo;

    in Italia, al momento, ancorché sono stati già proposti diversi strumenti legislativi, non solo non esiste una simile eccezione al diritto di autore, ma continua a non essere chiaro, nella prassi quotidiana degli uffici ministeriali, in che termini le norme di cui agli articoli 107 e seguenti del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, interferiscano con la possibilità per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di adottare licenze libere per la diffusione di immagini di beni culturali pubblici e di pubblico dominio;

    le iniziative di valorizzazione online delle collezioni o delle fonti storiche promosse da musei, archivi e biblioteche impongono del resto, in misura crescente, una cognizione precisa delle opportunità e dei limiti connessi al riuso delle immagini sia per l'ente promotore che, a maggior ragione, per l'utente fruitore, ponendo fine a un perdurante stato di incertezza sulla legittimità degli utilizzi delle riproduzioni dei beni culturali,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative al fine di dare attuazione alle disposizioni della direttiva europea 2019/790/EU, che mirano alla rimozione dei cosiddetti diritti connessi, nel caso di riproduzione di opere delle arti visive di pubblico dominio, non aventi carattere originale;

   ad adottare iniziative volte a favorire la libera divulgazione di immagini di beni culturali pubblici visibili dalla pubblica via, per qualsiasi finalità, anche commerciale, nel rispetto della normativa sul diritto d'autore (attuando perciò una forma di eccezione, cosiddetta «libertà di panorama» «temperata»);

   a fornire chiarimenti, se dal caso adottando iniziative normative, circa la libera riproduzione e divulgazione di immagini di beni culturali pubblici attraverso l'utilizzo, tra la rosa delle licenze Creative Commons di cui in premessa, di quelle tipiche dell’Open Access;

   ad adottare iniziative volte a riconoscere, formalmente, la facoltà dei singoli direttori di istituti centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di concedere l'utilizzo di immagini in rete, attraverso licenze Creative Commons di libero riuso, anche commerciale, le quali costituiscono, a tutti gli effetti, l'autorizzazione preventiva all'uso delle stesse già prevista dagli articoli 107 e 108 del codice dei beni culturali;

   ad adottare iniziative per costituire un gruppo di lavoro, composto da esperti nominati dall'istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, incaricato di valutare l'impatto culturale ed economico sotteso all'applicazione delle licenze Creative Commons nella digitalizzazione e condivisione del patrimonio culturale e di fornire consulenza e supporto informativo agli istituti centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in materia di riproduzioni digitali del patrimonio culturale.
(7-00423) «Vacca, Casa».