ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00163

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 116 del 29/01/2019
Abbinamenti
Atto 7/00161 abbinato in data 01/12/2020
Atto 7/00442 abbinato in data 01/12/2020
Atto 7/00561 abbinato in data 01/12/2020
Atto 7/00574 abbinato in data 01/12/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00101
Firmatari
Primo firmatario: ORSINI ANDREA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/01/2019
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 07/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 01/12/2020
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/12/2020
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/03/2021
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 04/03/2021
SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/03/2021
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 10/03/2021
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/03/2021
CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/03/2021
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 10/03/2021
SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 05/02/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/02/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/12/2020

DISCUSSIONE IL 01/12/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/12/2020

DISCUSSIONE IL 04/03/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/03/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 10/03/2021

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

ACCOLTO IL 10/03/2021

PARERE GOVERNO IL 10/03/2021

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00163
presentato da
ORSINI Andrea
testo presentato
Martedì 29 gennaio 2019
modificato
Giovedì 7 febbraio 2019, seduta n. 122

   La III Commissione,

   premesso che:

    il Venezuela vive da anni una grave crisi economica, politica ed umanitaria. Con il collasso economico, insieme alla mancanza di libertà e del rispetto dei più elementari diritti civili e democratici, il 10 gennaio 2019, data prevista dalla Costituzione venezuelana per l'insediamento del nuovo Presidente, si viene a creare in base all'articolo 233, un vuoto di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, non essendo state svolte le elezioni del 2018, nel rispetto dei principi democratici e costituzionali. Per questi motivi, e in rispondenza all'articolo 233 della Costituzione venezuelana, la Presidenza della Repubblica viene assunta ad interim, dal Presidente del Parlamento, con il compito di indire nuove elezioni;

    l'opposizione è rimasta la sola espressione legittima e il Parlamento l'unico organismo istituzionale eletto liberamente e costituzionalmente dai cittadini venezuelani; il fatto di aver dichiarato nei giorni scorsi «illegittimo» il Parlamento da parte del Tribunale supremo controllato dal presidente Maduro, ha rappresentato quello che appare ai firmatari del presente atto l'ultima scelta azzardata e scellerata del regime, con il rischio di portare il Paese nel baratro e di andare incontro a un pesante conflitto civile;

    il Paese sudamericano, che negli anni Settanta risultava tra i più ricchi del mondo e ai vertici di tutte le statistiche mondiali, oggi è ridotto ad essere un Paese in cui un decimo della popolazione è scappato, il 90 per cento vive sotto i livelli di dignità, la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia di povertà, senza assistenza sanitaria e medicinali, la maggioranza dei bambini non va più a scuola, mentre la produzione petrolifera, rimasta la sola risorsa economica del Paese, è scesa da 3 milioni di barili a 900.000; il regime venezuelano di Maduro ha gravemente limitato le libertà politiche del suo popolo e generato una crisi economica che ha portato a condizioni di miseria ormai insopportabili e diffusa in un Paese dalle grandi potenzialità economiche;

    in questi ultimi anni sono intervenute numerose autorità internazionali, dall'Onu all'Organizzazione degli stati americani, dal Mercosur fino alla principale risorsa spirituale del Paese, la Chiesa cattolica e la Conferenza episcopale, che ha tentato di instaurare un dialogo nazionale tra il Governo e l'opposizione, supportata dal Vaticano e dai mediatori internazionali, con l'obiettivo di trovare una via d'uscita dalla crisi; tutti tentativi falliti a causa della mancanza di serietà delle autorità venezuelane, che hanno cercato esclusivamente di guadagnare tempo e ritrovare un proprio riconoscimento internazionale;

    l'Unione europea insieme ad altri organismi democratici, non ha riconosciuto né le elezioni presidenziali di Maduro, né quelle dell'Assemblea nazionale costituente, né le autorità insediatesi con tali processi illegittimi;

    il Parlamento europeo, con la recente risoluzione approvata il 25 ottobre 2018 sulla situazione in Venezuela (2018/2891 (RSP)), ha affermato che la comunità internazionale non accetterà i risultati elettorali se i leader dell'opposizione continueranno a rimanere in carcere e se ai partiti politici sarà ancora vietato di partecipare a libere elezioni;

    la situazione che si è determinata in Venezuela, dopo anni di sistematiche violazioni delle libertà democratiche, è seguita con grande preoccupazione dalla comunità internazionale;

    è necessario garantire il diritto del popolo venezuelano di decidere liberamente il proprio futuro e di scegliere democraticamente la guida politica del Paese; molti Paesi si sono da subito schierati in appoggio alle centinaia di migliaia di venezuelani e a coloro che in questi anni si sono battuti con coraggio, sacrificio e sofferenza per restaurare la libertà in Venezuela contro il regime chavista;

    occorre che l'Unione europea sostenga in modo chiaro e univoco il ripristino della democrazia in Venezuela, scongiurando il pericolo di una guerra civile e assumendo una posizione comune e condivisa, al di là delle singole dichiarazioni da parte di Paesi membri;

    grande è anche la preoccupazione che l'uso della forza e gli atti di violenza, compiuti in questi giorni dalle forze di sicurezza ai danni di cittadini venezuelani, che chiedono la restaurazione della legalità democratica, degeneri ulteriormente, con il pericolo di una vera guerra civile, inasprendo la repressione e traducendosi in ulteriori e drammatiche esplosioni di violenza ai danni della popolazione;

    importanti Paesi europei, quali Regno Unito, Spagna, Austria, hanno riconosciuto Juan Guaidò quale legittimo presidente ad interim del Venezuela ed altri hanno deciso di farlo, in assenza dell'immediata convocazione di nuove elezioni autenticamente libere e democratiche;

    il Venezuela accoglie la terza comunità italiana in ordine di importanza in tutto il Sudamerica e, se si calcolano anche i discendenti, tale comunità supera i due milioni di persone; ciò sollecita una particolare attenzione da parte del nostro Paese all'evolversi della situazione del Venezuela in riferimento alla sicurezza dei tanti cittadini italiani o di origine italiana che vivono nel Paese sudamericano,

impegna il Governo:

   ad assumere una posizione univoca, in linea con quella delle altre maggiori nazioni europee;

   a sostenere in seno alla Commissione europea e in ogni altro ambito politico-diplomatico, un atteggiamento comune dell'Unione, che sostenga con forza la legittima espressione democratica del popolo venezuelano rappresentata dal Parlamento, attraverso il riconoscimento da parte dell'Unione del Presidente Guaidò come legittimo presidente ad interim e la richiesta di convocazione di immediate elezioni libere nel Paese sudamericano, e negando quindi ogni ulteriore riconoscimento all'illegale regime di Maduro;

   ad attivarsi per prestare immediatamente soccorso ai connazionali italiani in pericolo, per favorire l'ingresso senza impedimenti di aiuti umanitari nel Paese, al fine di evitare che la crisi umanitaria e sanitaria si aggravi ulteriormente.
(7-00163) «Orsini, Gelmini, Valentini, Carfagna, Cappellacci, Napoli, Fitzgerald Nissoli, Vietina».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

risoluzione

organizzazione elettorale