Legislatura: 18Seduta di annuncio: 695 del 17/05/2022
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 17/05/2022 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 17/05/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/05/2022 Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 18/05/2022 Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 18/05/2022 Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 18/05/2022
SVOLTO IL 18/05/2022
CONCLUSO IL 18/05/2022
DE TOMA, ZUCCONI e CAIATA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la Procura di Taranto ha espresso parere contrario sull'istanza di dissequestro degli impianti di Acciaierie d'Italia e questo condiziona il riassetto dell'azionariato;
la Corte d'assise nel maggio dello scorso anno con la sentenza del processo «Ambiente Svenduto» ha disposto la confisca degli impianti su richiesta della pubblica accusa relativa ai gravi reati ambientali contestati alla gestione Riva;
la richiesta di Ilva era determinata sia dalla volontà di consentire il dissequestro della società entro fine maggio, così come previsto dal contratto di dicembre 2020, dal fatto che il 90 per cento delle prescrizioni ambientali risultava essere stato realizzato. Essendo, oramai, cambiato il quadro ambientale e gestionale dell'impianto, non si ravvedono i presupposti tali da giustificare il mantenimento del vincolo cautelare;
l'azienda di logistica e movimentazione Peyrani Sud sta valutando se bloccare lo scarico delle materie prime al polo siderurgico e questo comporterebbe, in caso affermativo, l'impedimento dello svolgimento regolare delle attività sul quarto sporgente portuale;
il destino della società in questione continua ad essere incerto ed è da oltre dieci anni che la politica industriale è sostanzialmente nelle mani della magistratura;
la storia dell'acciaieria è composta da una lista di promesse disattese e da Governi che si sono succeduti e che hanno minato le capacità produttive italiane;
si necessita di chiarezza sui progetti industriali, anche in relazione alle tutele e alle garanzie dell'intero indotto, funzionale ed integrato allo stabilimento, pure in relazione ai servizi, al know-how e alle tecnologie sedimentate sul territorio –:
quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di risollevare il sito siderurgico tarantino, di innegabile valenza economica e strategica per l'intero Paese, e consentire la realizzazione di una filiera industriale nazionale nel settore.
(5-08114)
Grazie Presidente, grazie Onorevoli interroganti.
Con riferimento al question time in esame e sentita la Direzione Generale competente del Ministero dello sviluppo economico, va premesso che la complessa vicenda dell'Ilva è oggetto di accertamenti in sede penale e che le pronunce rese sono state oggetto di impugnazione e risultano attualmente sub giudice.
Non si ritiene, pertanto, che il Ministero possa allo stato esprimere valutazioni in merito all'esito dei contenziosi, caratterizzati anche dalla presenza di provvedimenti di sequestro che tuttavia prevedono la facoltà d'uso. La stessa procura ha riconosciuto in più occasioni la validità dell'operato dei commissari che sono stati nominati dagli Organi giurisdizionali anche custodi giudiziali.
In questo quadro è notizia degli ultimi giorni che la Procura di Taranto si è espressa in senso contrario al dissequestro dell'area a caldo del suddetto stabilimento, che era stato richiesto nel mese di marzo dall'ILVA Spa in A.S.
Sono attualmente in corso, da parte dei Commissari, le opportune valutazioni in merito al suddetto parere della Procura per analizzarne le motivazioni e superarle, anche con opportuni interventi diretti all'integrale completamento del piano ambientale.
Il Governo sta infatti lavorando unitariamente, con tutti i Ministeri coinvolti, anche nel quadro degli interventi previsti dal PNRR, per un progetto concernente il sito tarantino che consenta la transizione verso le nuove tecnologie meno impattanti sull'ambiente, in primis l'elettrico e l'idrogeno.
La complessità della vicenda è dovuta anche alla circostanza che l'attuale fase gestionale è legata alle modalità che nel passato sono state prescelte, ovverosia l'affitto dell'azienda, oggetto di una complessa regolamentazione negoziale che proprio in questi giorni si sta ridiscutendo, al fine di attualizzare gli impegni ed obiettivi alle sopravvenienze medio tempore intervenute, ed alla tempistica delle vicende giudiziarie, individuando una road-map condivisa per addivenire alla definitiva cessione dei complessi aziendali.
Si tratta di una trattativa lunga e articolata, che coinvolge direttamente, ciascuno nell'ambito dei profili di propria competenza, la partecipazione degli investitori esteri attualmente presenti nella compagine sociale, Invitalia, i Commissari straordinari e i vari dicasteri coinvolti, tutti al lavoro per definire, entro il mese di maggio, un assetto negoziale ragionevole che tenga conto delle esigenze delle parti, ma anche dell'attuale contesto di mercato che è estremamente favorevole alla produzione, e che vede pertanto un rinnovato interesse non solo dei privati ma anche dello Stato e delle sue partecipate, vista la strategicità del sito e della relativa produzione.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria siderurgica
politica industriale
progetto industriale