ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 695 del 17/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SESSA ROSSELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/05/2022
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/05/2022
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/05/2022
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/05/2022
Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/05/2022
Resoconto PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2022
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/05/2022
Resoconto PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2022

SVOLTO IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08111
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Martedì 17 maggio 2022, seduta n. 695

   SQUERI, SESSA, PORCHIETTO, TORROMINO e POLIDORI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il conflitto tra Russia e Ucraina rappresenta un ulteriore colpo per le imprese italiane, già duramente colpite da due anni di pandemia. Il tessuto delle piccole e medie imprese – essenziale per l'economia del Paese – rischia di essere fortemente penalizzato dall'attuale contesto;

   la stampa specializzata evidenzia che lo «stop» delle esportazioni verso la Russia rischia di provocare il default di 1.200 imprese e la perdita di oltre 26.500 posti di lavoro. Se si considerano l'indotto e i forti rincari dell'energia e delle materie prime, i numeri rischiano di raddoppiare. Alcuni settori sono già in grave difficoltà;

   il Governo, come risposta all'attuale situazione di crisi, ha previsto lo stanziamento di 5 miliardi di euro per le imprese. All'interno del Def 2022, approvato il 6 aprile 2022 dal Governo, si legge che «si appronteranno strumenti per sostenere le imprese più danneggiate dalle sanzioni nei confronti della Russia e a tale scopo si rifinanzierà anche il Fondo di Garanzia per le PMI». Ulteriori interventi hanno riguardato l'ampliamento del perimetro di azione della Sace;

   nella fase pandemica, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ha rappresentato uno degli strumenti più efficaci per garantire la sopravvivenza di numerose imprese. Solo nel 2021, il Fondo ha erogato 93.555 milioni di euro di finanziamenti e garantito importi per 67.641 milioni di euro;

   sulla base del nuovo «Temporary Crisis Framework», approvato dalla Commissione europea il 23 marzo 2022, gli Stati membri potranno sostenere i costi energetici o concedere garanzie statali o istituire regimi di garanzia a sostegno dei prestiti bancari e autorizzare prestiti pubblici e privati alle imprese con tassi d'interesse agevolati;

   in Germania l'8 aprile 2022 i Ministri dell'economia e delle finanze hanno comunicato che saranno stanziati 100 miliardi di euro per aiutare le aziende tedesche messe in crisi dalla guerra in Ucraina e dai costi energetici, aumentati a dismisura;

   è importante intervenire con iniziative mirate di sostegno alle imprese, individuando il perimetro dei settori più duramente colpiti dalla crisi –:

   se non ritenga opportuno assumere iniziative normative urgenti per innalzare la copertura delle garanzie e prorogare le attuali condizioni agevolate sui finanziamenti concessi dai Fondo di garanzia, oltre i termini attualmente previsti, in relazione a comprovate esigenze di liquidità causate dagli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina, avviando ulteriori nuovi interventi di sostegno in coerenza con il «Temporary Crisis Framework».
(5-08111)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08111

  Grazie Presidente, Grazie Onorevoli interroganti.
  Come correttamente ricordato con l'atto in parola, il Documento di economia e finanza 2022 (DEF 2022), approvato il 6 aprile 2022, prevede un nuovo intervento per potenziare gli strumenti di garanzia per l'accesso al credito delle imprese, in considerazione del peggioramento del quadro economico determinato dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dall'aumento dei prezzi dell'energia, degli alimentari e delle materie prime, dall'andamento dei tassi d'interesse e dalla minor crescita dei mercati di esportazione dell'Italia.
  Nell'ambito del decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022 recante «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina», sono previsti interventi per sostenere le imprese più direttamente danneggiate dal conflitto, sia nella forma di ristoro dei danni subiti, sia in quella di sostegno alla liquidità per le imprese che si trovano a dover affrontare il rincaro dei costi energetici e/o che intendano intraprendere investimenti per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico.
  Nel merito, il predetto decreto-legge, introduce una operatività rafforzata del Fondo di garanzia per le PMI, inquadrata nel «Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina», prevedendo, tra l'altro, previa autorizzazione della Commissione europea, che la garanzia del fondo possa essere concessa su finanziamenti individuali, concessi successivamente all'entrata in vigore della norma e destinati a finalità di investimento o copertura dei costi del capitale di esercizio, nel rispetto di talune condizioni.
  In particolare, tale concessione di garanzia è prevista nella misura del 90 per cento su finanziamenti concessi alle imprese danneggiate dal conflitto, sia per finalità di investimento che di copertura dei costi del capitale di esercizio, e che abbiano intrapreso progetti di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici.
  In particolare, il decreto in parola stabilisce che la garanzia del Fondo può essere concessa a titolo gratuito nei confronti delle imprese localizzate in Italia, che operino in uno o più settori o sotto-settori particolarmente colpiti (di cui all'allegato I alla Comunicazione della Commissione europea 2022/C 131 1/01), nel rispetto delle condizioni di compatibilità con la normativa europea in tema di aiuti di Stato, previste dalla citata Comunicazione e dai pertinenti regolamenti «de minimis» o di esenzione per categoria.
  Oltre a quanto sopra disposto dal recentissimo decreto-legge del 17 maggio 2022, il Ministero dello sviluppo economico sta valutando la possibilità di istituire, tramite apposita notifica alla Commissione europea, un nuovo regime per portare una buona parte dell'operatività del Fondo (ossia tutta quella rivolta ad imprese che abbiano subito comunque danni dal conflitto, ma non ricomprese nella casistica prevista dal decreto aiuti) nell'alveo del citato Quadro temporaneo per il conflitto russo-ucraino.
  Inoltre, si ricorda che il sostegno alle imprese colpite dal perdurante stato di crisi viene assicurato anche da altre misure poste in essere dal Governo.
  In primo luogo, si rappresenta il lavoro della task force istituita il 4 marzo scorso presso il Ministero dello sviluppo economico, con il compito di monitorare e valutare i contraccolpi del conflitto in Ucraina sulle filiere e sui prezzi delle materie prime, nonché l'istituzione di un numero verde della task force a disposizione delle imprese per segnalazioni di difficoltà in seguito al conflitto in parola. Si tratta di un gruppo di lavoro che potrà formulare proposte, rispondere alle domande e dubbi delle imprese coinvolte. Le richieste principali del mondo produttivo riguardano, infatti, la necessità di affrontare la crisi energetica in atto, anche attraverso un prezzo controllato dell'energia, nonché attraverso maggiore flessibilità per l'autoproduzione e l'autoconsumo energetico.
  Per quello che riguarda gli interventi normativi, si sottolineano le misure a sostegno delle imprese operanti in settori ad alta intensità energetica (Legge di Bilancio 2022, Decreto Sostegni-ter), nonché le misure contro il caro bollette e la riduzione delle accise su benzina e gasolio (Decreto Energia e decreto-legge n. 21 del 2022).
  In conclusione, si ribadisce che è massima l'attenzione del Governo nell'arginare le criticità che le imprese italiane stanno affrontando a causa della situazione economica determinata dal susseguirsi della crisi pandemica, del rincaro delle bollette di energia e gas e della crisi internazionale dovuta alla guerra in Ucraina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica di sostegno

guerra