ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07913

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 679 del 20/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/04/2022
Stato iter:
21/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/04/2022
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2022
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 21/04/2022
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/04/2022

SVOLTO IL 21/04/2022

CONCLUSO IL 21/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07913
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 20 aprile 2022, seduta n. 679

   BENAMATI e PELLICANI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   secondo l'Ice, l'interscambio commerciale fra Russia e Italia si è fermato poco sotto 20 miliardi di euro nel 2021: le esportazioni italiane pesano per circa 7 miliardi di euro, mentre le importazioni da Mosca arrivano a 12,6 miliardi (per l'80 per cento legati a gas e materie prime) e le imprese italiane che hanno rapporti commerciali con la Russia, sarebbero circa 300;

   stando ai dati elaborati da Infocamere, nelle aziende italiane ci sono 8.622 cariche ufficiali ricoperte da persone nate in Russia. Le aziende controllate interamente da soggetti russi sarebbero circa 500, mentre quelle con azionisti apparentemente di altre nazionalità ma gestite da cittadini russi, circa 2.500, come la raffineria siracusana Isab, la casa vinicola astigiana Gancia, l'impianto per la produzione di alluminio Eurallumina di Portovesme, solo per citarne alcune;

   la Superjet International S.p.a. (SJI), è una joint venture nata nel 2007 tra Alenia Aermacchi, con il 51 per cento del capitale, e l'industria aeronautica russa Sukhoi Civil Aircraft Co. (Scac), detenente il restante 49 per cento;

   nel 2016 Alenia Aermacchi è confluita nella divisione aerostrutture di Leonardo-Finmeccanica che successivamente ha ceduto alla russa Scac il 90 per cento della quotazione complessiva di Superjet International, restando titolare del restante 10 per cento;

   l'azienda ha la sua sede principale nel perimetro aeroportuale di Tessera-Venezia e occupa attualmente, oltre all'indotto, 140 dipendenti circa, per attività di manutenzione dei velivoli, assistenza clienti, addestramento piloti e altre attività di supporto alla vendita;

   la Superjet, che ha già subito conseguenze significative dalle sanzioni imposte alla Federazione russa in seguito all'intervento militare in Crimea del 2014, rischia oggi di essere messa definitivamente in ginocchio dall'attuale crisi ucraina a causa della grave crisi di liquidità successiva alle sanzioni comminate alla Russia, alla sospensione di tutte le certificazioni Easa relative a voto, manutenzione e progettazione del velivolo SSJ 100, e al blocco degli approvvigionamenti già comunicato da diversi fornitori;

   si rende necessario un intervento di monitoraggio per individuare situazioni come questa, nonché valutare e individuare le opportune iniziative per contenere l'emergenza e salvaguardare i posti di lavoro –:

   se il Governo, alla luce degli effetti delle sanzioni giustamente applicate alla Russia per l'aggressione militare in Ucraina, intenda intraprendere iniziative, anche mediante un maggior coinvolgimento delle aziende interessate come Leonardo S.p.a., al fine di assicurare la piena continuità aziendale e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali delle aziende italiane legate alla Russia.
(5-07913)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 aprile 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07913

  Gli Onorevoli interroganti con il question time in parola, descrivono la situazione che si è venuta a creare nello stabilimento della Superjet International, società italiana detenuta al 90 per cento dalla compagnia russa United Aircraft Corporation (UAC) e al 10 per cento da Leonardo Finmeccanica, ed è attiva nel settore della produzione, allestimento e servizi di manutenzione di velivoli ad uso civile.
  L'azienda ha la sua sede principale nel perimetro aeroportuale di Tessera-Venezia – sul cui sito insistono anche presidi aziendali della Divisione Elicotteri e della Divisione Velivoli Leonardo e occupa attualmente, oltre all'indotto, 144 dipendenti diretti, impiegati in attività di manutenzione dei velivoli, assistenza clienti, addestramento piloti e altre attività di supporto alla vendita, di cui ad oggi, n. 12 dipendenti di SJI sono distaccati presso Leonardo s.p.a.
  Orbene, la compagnia, che aveva già subito gli effetti economici negativi dalla pandemia (che aveva fermato l'attività di gran parte delle compagnie aeree), ora starebbe subendo ulteriori conseguenze a causa dell'attuale conflitto bellico.
  In relazione a tali prospettive, le organizzazioni sindacali hanno di recente richiesto l'attivazione di un tavolo di crisi alla regione Veneto, al fine di valutare e individuare le opportune iniziative, anche attraverso la predisposizione normativa di forme di ammortizzatori sociali specifici e dedicati a questa situazione, per contenere l'emergenza e salvaguardare i posti di lavoro.
  In effetti, sentito a riguardo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali lo stesso ha riferito che con proprio decreto direttoriale dello scorso 19 aprile è stata autorizzata, per il periodo dal 19 aprile 2022 al 19 agosto 2022, la corresponsione del trattamento di integrazione salariale per tutti i 140 lavoratori della società in questione, per i quali è stato stipulato, in data 04 aprile 2022, un contratto di solidarietà della durata di 4 mesi.
  Orbene, fermo restando le competenze degli altri Ministeri coinvolti sul tema oggetto del question time e sulle decisioni relative all'applicazione delle sanzioni alla Russia da parte dell'UE, si condivide la preoccupazione relativa ai danni che le imprese e i lavoratori coinvolti possono subire.
  A riguardo, per quanto di competenza del Ministero dello sviluppo economico, ricordo che dal 9 marzo sono stati attivati appositi incontri, da parte della Task Force appositamente istituita presso il Ministero, con le associazioni dei settori industriali e produttivi maggiormente colpiti dall'emergenza. Inoltre, attualmente sono allo studio da parte del Governo apposite misure di sostegno per le imprese maggiormente danneggiate dal conflitto bellico, che saranno valutate nel quadro della compatibilità dell'Unione europea.
  Tali nuove misure di sostegno, economiche e normative, si aggiungeranno a quanto fatto finora per sostenere le nostre imprese colpite prima dalla pandemia da Covid-19 ed ora dal conflitto bellico, eventi che hanno fermato, tra l'altro, quasi completamente, per molti mesi, l'aviazione civile, componente irrinunciabile della vita moderna, che concorre allo scambio di merci e persone e allo sviluppo economico globale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sede sociale

intervento militare

conservazione del posto di lavoro