ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 667 del 29/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 29/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/03/2022
Stato iter:
25/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2022
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/05/2022
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/03/2022

DISCUSSIONE IL 25/05/2022

SVOLTO IL 25/05/2022

CONCLUSO IL 25/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07782
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Martedì 29 marzo 2022, seduta n. 667

   BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 28 febbraio 2022, è stata celebrata la giornata mondiale per le malattie rare, occasione per sottolineare i bisogni e le esigenze dei malati rari e delle loro famiglie;

   una malattia viene definita rara quando la sua prevalenza, intesa come il numero di casi presenti su una data popolazione, non supera una soglia stabilita; nell'Unione europea, la soglia è fissata allo 0,05 per cento della popolazione, ossia 5 casi su 10.000 persone;

   il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate oscilla tra le 7.000 e le 8.000, ma il dato è destinato a mutare visto il continuo aggiornamento scientifico; secondo la rete Orphanet Italia, nel nostro Paese, i malati rari sono 2 milioni e il 70 per cento sono bambini in età pediatrica;

   il Testo unico sulle malattie rare – legge n. 175 del 2021 – è entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 27 novembre 2021 e garantisce l'uniformità della presa in carico sul territorio nazionale in termini diagnostici, terapeutici, e assistenziali dei malati rari;

   l'emergenza sanitaria ha posto l'attenzione sulla necessità di rafforzare l'assistenza socio-sanitaria e domiciliare dedicata ai malati rari che, per ragioni di diversa natura, non hanno avuto accesso a molte strutture ospedaliere né a percorsi di Adi (assistenza domiciliare integrata), con la conseguente mancata somministrazione di terapie o di prestazioni sanitarie spesso essenziali; tale contesto ha determinato rischi di danni concreti sia in termini di aderenza terapeutica, sia di condizione di salute;

   come evidenziato dalla relazione programmatica dell'Intergruppo parlamentare per le malattie rare, Malattie rare come priorità di sanità pubblica: le cinque necessità inderogabili dei pazienti, ma anche dal position paper dell'Alleanza malattie rare su Cure territoriali e malattie rare, le cure domiciliari risultano essenziali non solo per i pazienti e le loro famiglie, ma anche per i centri di riferimento per lavorare in modo integrato e sinergico;

   la situazione è stata, parzialmente, risolta con una determinazione di (AIFA valida per tutto il periodo di emergenza, contenente le Raccomandazioni a carattere eccezionale per la somministrazione domiciliare dei farmaci per terapia enzimatica sostitutiva – Ert, la quale incentiva la somministrazione domiciliare delle terapie per un numero ampio di patologie;

   con il supporto dei loro medici di riferimento e con un'azione informativa da parte delle associazioni di pazienti, molti pazienti hanno avuto la possibilità di avviare l'iter necessario per ottenere la terapia domiciliare;

   l'home therapy, monitorata dal medico del Centro di riferimento, presenta numerosi benefici, quali aderenza al trattamento e appropriatezza della cura, miglioramento da un punto di vista psicologico, somministrazione in sicurezza e in ambiente familiare, riservatezza sulla condizione del paziente, facilitazioni logistiche (lavoro/studio) e risparmio economico;

   visto il termine dello stato di emergenza, fissato al 31 marzo 2022, i pazienti affetti da una patologia rara rischiano di non avere più la possibilità di usufruire del servizio di somministrazione domiciliare –:

   se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa, in ragione dei numerosi benefici riscontrati grazie alla home therapy degli ultimi due anni e alla luce della comprovata fragilità delle persone affette da malattia rara, quali iniziative intenda intraprendere affinché i malati rari possano continuare ad usufruire della somministrazione domiciliare.
(5-07782)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07782

  La modalità di somministrazione a domicilio della terapia enzimatica sostitutiva è stata introdotta dalla Determinazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco del 30 marzo 2020, n. 341: «Raccomandazioni a carattere eccezionale per la somministrazione domiciliare dei farmaci per terapia enzimatica sostitutiva-ERT».
  La Determinazione n. 341 del 2020 risponde alla necessità di garantire la continuità dell'accesso alle cure a vantaggio di pazienti fragili, assicurando loro il più elevato livello di sicurezza nella somministrazione della terapia, in considerazione dell'emergenza pandemica da COVID-19, e aveva l'intento di tutelare tali pazienti dal rischio di contagio, e di non gravare sul sistema ospedaliero già fortemente in sovraccarico.
  In effetti, il carattere eccezionale dell'erogazione farmacologica domiciliare in questione emerge dall'articolo 1 della Determinazione n. 341 del 2020, che richiede la sussistenza di una serie di condizioni per il trattamento, tese a limitare l'insorgenza delle conseguenze avverse connesse all'uso domiciliare dei farmaci da utilizzare.
  Inoltre, il paziente può essere trattato a domicilio a seguito di una valutazione da effettuare caso per caso, per cui la «forma erogativa» ora in esame non può essere convertita in ordinaria, in quanto risulta difficoltosa la sua omogenea applicazione nel territorio nazionale.
  L'articolo 2 della Determinazione n. 341 del 2020 dispone che le misure a carattere eccezionale hanno: «validità limitata al periodo di durata dell'emergenza in atto e fino ad intervento di nuova determinazione che ne stabilisca la cessazione degli effetti, con automatico ripristino delle precedenti modalità di somministrazione delle specialità medicinali in oggetto».
  Lo stesso articolo 2 precisa che è fatta salva: «la facoltà dell'AIFA di intervenire modificando i contenuti della presente determinazione in qualsiasi momento».
  L'Agenzia Italiana del Farmaco ha inteso ribadire l'impegno a garantire l'accesso tempestivo e sostenibile alle cure, ponendo una particolare attenzione alla tutela dei pazienti più fragili.
  L'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è caratterizzata dal concorso di una serie di interventi sanitari, sociali, psicologici, che vengono realizzati per fronteggiare le emergenze dovute a cronicità, neoplasie, malattie rare e/o gravemente invalidanti.
  L'AIFA è da sempre attenta alle specifiche esigenze di ciascun gruppo di pazienti, per garantire le migliori condizioni di accesso alle cure, compatibilmente con le esigenze di sicurezza nella somministrazione dei trattamenti farmacologici.
  Nel caso della somministrazione domiciliare dei farmaci per terapia enzimatica sostitutiva – ERT, la Commissione Tecnico Scientifica dell'Agenzia (CTS), nelle sedute del 1o, 4 e 5 aprile scorsi, tenuto conto dell'articolo 2 della Determinazione n. 341 del 2020, considerata l'attuale condizione epidemiologica non risolta, e in continuità con le determinazioni assunte a seguito dell'insorgere della pandemia da COVID-19, ha ritenuto di consentire temporaneamente – per un periodo di ulteriori 6 mesi – la prosecuzione della terapia a domicilio, sulla base di determinate condizioni.
  Pertanto, i dati di farmacovigilanza sulle eventuali reazioni avverse nel corso del trattamento domiciliare, potranno fornire indicazioni ai fini dell'aggiornamento e delle modifiche delle schede tecniche, attività peraltro già programmate da alcune delle Aziende farmaceutiche interessate.
  L'AIFA sottolinea che la possibilità di proseguire o, eventualmente, di avviare una somministrazione domiciliare di terapie, è sempre legata alle caratteristiche sia delle patologie di volta in volta considerate sia dei relativi farmaci per il trattamento delle stesse, tenendo in dovuta considerazione anche le criticità che la somministrazione di detti trattamenti possono di volta in volta determinare.
  Concludo segnalando, che occorre sempre distinguere le diverse patologie e le relative terapie, al fine di garantire i più elevati standard di sicurezza ed efficacia dei trattamenti prescritti a beneficio dei pazienti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

trattamento sanitario

rischio sanitario