ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07772

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 665 del 25/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: VILLAROSA ALESSIO MATTIA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/03/2022
Stato iter:
11/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2022
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/05/2022
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/03/2022

DISCUSSIONE IL 11/05/2022

SVOLTO IL 11/05/2022

CONCLUSO IL 11/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07772
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Venerdì 25 marzo 2022, seduta n. 665

   VILLAROSA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la cooperativa Sicem – Siciliana Costruzioni e Montaggi – nata, in Sicilia, all'inizio degli anni '80, si occupava principalmente della manutenzione meccanica, ordinaria e straordinaria, all'interno della Raffineria di Milazzo;

   come si apprende dalla stampa, nel novembre 2021, la ditta Sicem ha deciso di avviare l'iter per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (Cigo), a partire dal 15 novembre 2021, in quanto la conclusione dei lavori previsti e portati a termine all'interno dei serbatoi della Ram e l'esclusione, dopo decenni di collaborazione, della ditta dall'albo dei fornitori di fiducia della Raffineria aveva generato circa 60 esuberi;

   con il definitivo allontanamento della ditta dalle commesse che interessano la Raffineria, il 3 gennaio, sono stati licenziati circa 150 operai della cooperativa Sicem, lavoratori che però potrebbero e dovrebbero essere riassorbiti totalmente dalle ditte subentrate nei lavori previsti per l'indotto;

   ad oggi però questi lavoratori non risultano essere stati assunti, restano in attesa di diverse mensilità arretrate su lavori già effettuati per un contenzioso tra la Raffineria e la ditta per la quale erano assunti e non hanno, purtroppo, ancora garanzie sul rispetto del numero di riassunzioni previste o possibili dalle nuove ditte subentrate negli interventi;

   come si apprende dalla stampa è in atto una protesta di tali lavoratori da ormai diversi mesi, con numerose mobilitazioni davanti agli ingressi dell'azienda RAM, e agli uffici della Prefettura di Messina cui ha fatto seguito un piccolo incontro con i funzionari e con il Prefetto di Messina nonché con il consiglio comunale di Milazzo che ha affrontato l'argomento convocando una seduta straordinaria;

   «I lavoratori sono allo stremo, la situazione di questo gruppo di lavoratori ex Sicem che sono fuori dal lavoro già da mesi sta determinando una tensione molto forte e quindi c'è la necessità di trovare una soluzione definitiva [...] l'obiettivo è la sottoscrizione di un accordo che garantisca l'occupazione di tutti i lavoratori ex Sicem.» ha dichiarato in una nota il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative di competenza intendano assumere affinché venga al più presto risolta questa situazione di disagio che interessa oltre 150 famiglie dell'hinterland milazzese.
(5-07772)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07772

  L'onorevole interrogante porta all'attenzione del Governo la crisi occupazionale che interessa i lavoratori della Sicem — Siciliana Costruzioni e Montaggi, società cooperativa addetta in via principale alla manutenzione meccanica, ordinaria e straordinaria, all'interno della Raffineria di Milazzo.
  È doveroso rammentare che nella Regione Siciliana le funzioni svolte dall'ispettorato Nazionale del Lavoro — agenzia controllata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali — in materia di tutela dei diritti dei lavoratori è svolto dalla medesima Regione, in virtù della riconosciuta autonomia speciale statutaria.
  Secondo quanto riferito dal Ministero dell'interno — Prefettura di Messina, nell'ultima settimana del mese di marzo ultimo scorso, circa 150 ex lavoratori della azienda SICEM hanno manifestato dinanzi ai varchi di accesso dello stabilimento industriale sito nella cittadina di Milazzo.
  Riferisce la Prefettura che la SICEM è stata di recente esclusa dall'albo dei fornitori della raffineria a causa di una serie di contrasti, anche di natura giudiziaria. Nel mese di febbraio 2022, la RAM (Raffineria di Milazzo) ha individuato le ditte che subentreranno alla SICEM; si tratta delle ditte Trio, Paresi e De Pasquale.
  Tale iniziativa ha fatto registrare anche la partecipazione dei lavoratori impegnati nelle altre imprese dell'indotto e di numerosi lavoratori della Raffineria di Milazzo, i quali hanno espresso solidarietà e chiesto il reinserimento dei colleghi nel circuito occupazionale in argomento.
  Sempre nello stesso periodo, nello specifico in data 23 marzo 2022, ha avuto luogo una riunione presso la sede di Sicindustria Messina tra le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, i vertici delle Raffineria ed i rappresentanti delle imprese subentranti alla SICEM.
  In concomitanza con il predetto incontro, circa 50 lavoratori hanno allestito un presidio nell'area pedonale antistante la sede di Sicindustria per ribadire le proprie proteste.
  Al termine della riunione in argomento, le parti hanno espresso l'impegno a superare una iniziale proposta che prevedeva l'assunzione di soli 70 operai, manifestando la disponibilità ad ampliare il novero dei lavoratori, seppur cadenzandone i tempi con un programma a medio termine di rientro.
  Successivamente, in data 31 marzo 2022 ha avuto luogo un ulteriore incontro tra le segreterie territoriali delle sigle sindacali FIM/CISL, FIOM/CGIL, UILM/UIL, nonché Fismic-Confsal, i rappresentanti delle imprese subentrate alla SICEM, e con l'assistenza di Sicindustria, nel corso del quale è stato sottoscritto un documento, partecipato anche dalla Prefettura di Messina, in cui è stata condivisa una intesa per il rientro progressivo nel circuito lavorativo dei circa 150 ex dipendenti della azienda.
  In particolare, le società risultate aggiudicatarie dei contratti quadro per i lavori di manutenzione meccanica e dei serbatori presso lo stabilimento RAM di Milazzo, già in capo alla SICEM Cooperativa, si sono impegnate ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato e nel rispetto degli accordi d'area, 70 unità entro il prossimo 30 giugno.
  Le predette società hanno, inoltre, dichiarato la propria disponibilità a fissare un nuovo incontro al termine di tre mesi dalla sottoscrizione dell'accordo per procedere, in funzione dei carichi aggiuntivi di lavoro che saranno assegnati dalla committente ed in base alle esigenze tecnico produttive aziendali, ad un nuovo piano assunzionale per ulteriori 35 unità entro il 30 settembre 2022.
  Da ultimo, le parti hanno previsto di tenere un futuro tavolo congiunto per favorire il totale superamento delle problematiche occupazionali entro il mese di dicembre prossimo venturo.
  Perfezionato il predetto accordo, le organizzazioni sindacali hanno revocato lo stato di agitazione.
  Trattandosi di una crisi aziendale di dimensione regionale, non è pervenuta al Ministero del lavoro alcuna comunicazione. La Regione Sicilia, espressamente interpellata, ha comunicato che, per gli ambiti di propria competenza, potrà eventualmente intervenire avviando lo strumento delle politiche attive.
  Assicuro comunque l'attenzione del Ministero del Lavoro sulla vicenda, e la disponibilità a sostenere — per quanto di competenza e se richiesto – tutte le iniziative utili a garantire una positiva risoluzione della crisi aziendale, al fine di tutelare i livelli occupazionali esistenti e il tessuto produttivo del territorio interessato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

soppressione di posti di lavoro

cassa integrazione