ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 642 del 21/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 19/02/2022
Stato iter:
25/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 25/05/2022
Resoconto GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/02/2022

DISCUSSIONE IL 25/05/2022

SVOLTO IL 25/05/2022

CONCLUSO IL 25/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07567
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Lunedì 21 febbraio 2022, seduta n. 642

   GRIPPA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo pubblicato sulla pagina web di Openpolis del 10 febbraio 2022 titolato «Il ruolo delle amministrazioni comunali nella tutela dell'ambiente» si rileva che la crescente necessità di trovare delle soluzioni ai cambiamenti climatici in corso è motivo di preoccupazione per più della metà degli italiani. Circa il 55,8 per cento degli italiani è preoccupato per il cambiamento climatico secondo l'Annuario statistico italiano 2021;

   si legge, altresì, che gli agenti atmosferici straordinari generano delle perdite sia a livello economico, che sul piano biologico, andando a minare i delicati equilibri dell'ecosistema terrestre. La tutela dell'ambiente è di esclusiva competenza statale nell'ambito della potestà legislativa, ma i comuni possono contribuire gestendo gli aspetti amministrativi, di monitoraggio e gli interventi locali. La salvaguardia dell'ambiente è uno dei pilastri del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), ideato per usufruire dei fondi stanziati dall'Europa per il progetto Next generation Eu. Nella seconda missione, interamente dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, la quarta componente è relativa a progetti pensati per rendere i territori italiani più resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici e proteggere la natura e la biodiversità;

   l'importanza del verde urbano per le città, passa anche da Pnrr che, tra gli investimenti strutturati, prevede quello relativo al verde urbano ed extraurbano con 330 milioni di euro investiti in 6,6 milioni di alberi da piantare su 6.600 ettari. L'obiettivo è quello di preservare la biodiversità diffusa, ridurre l'inquinamento atmosferico in città e rigenerare i paesaggi urbani, cercando di arginare il consumo di suolo. Questo elemento è fondamentale per la vivibilità di una città, anche in relazione alle funzioni sociali che può avere sia per gli adulti che per i minori;

   sul piano della salvaguardia ambientale, i comuni si occupano principalmente di attività di amministrazione e monitoraggio di progetti locali, attenendosi alle linee guida e ai principi legislativi dello Stato centrale. Sebbene nel medesimo articolo sia descritto un quadro dell'impegno dei diversi comuni italiani rispetto al tema del verde, questo non si discosta molto da quello che da decenni emerge dalle ricerche sull'argomento: con i comuni del nord del Paese che investono molto di più rispetto a quelli del Sud –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto e se i dati citati nel suddetto articolo corrispondano a quelli in possesso degli uffici del Ministero della transizione ecologica;

   quali ulteriori iniziative si intendano adottare, per quanto di competenza, al fine di incentivare e rendere strutturale la cura del verde da parte degli enti del Sud del Paese, ovvero rendere concreti programmi come quelli dedicati alla protezione dell'ecosistema naturale tra cui quello legato alla tutela, alla valorizzazione e al recupero ambientale.
(5-07567)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07567

  Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si rappresenta quanto segue.
  Con la misura 2, componente 4, Investimento 3.1 «Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano» a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ci si è posti l'obiettivo, in linea con le strategie nazionali e comunitarie in materia, di porre in essere azioni su larga scala volto alla tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove aree.
  Si rappresenta che la misura in oggetto ha previsto la pubblicazione del «Piano di forestazione urbana ed extraurbana», pubblicato lo scorso novembre 2021, quale prevista milestone (pietra miliare intermedia), in cui emerge che parte significativa del tema forestale è rappresentata dalla forestazione in ambito urbano, periurbano ed extraurbano, in particolare nelle aree vaste metropolitane.
  Peraltro, Il Comitato per il Verde pubblico, istituito dalla legge n. 10 del 2013, nella Prima Strategia Nazionale del Verde Urbano del 2018 aveva fissato criteri e linee guida per la promozione di foreste urbane e periurbane, basandola su tre principi essenziali: passare da metri quadri a ettari, ridurre le superficie asfaltate, adottare le foreste urbane come riferimento strutturale e funzionale del verde urbano, al fine di agire verso un modello di «più natura in città» con la messa a dimora di milioni di alberi.
  Per la realizzazione del Piano, il MITE ha previsto una «Cabina di Regia» composta da primari attori istituzionali quali ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), CUFA (Arma dei Carabinieri, Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari) e ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e il supporto del CIRBISES (Centro di Ricerca Interuniversitario Biodiversità, Servizi ecosistemici e sostenibilità), e che seguirà tutto il percorso operativo a partire dal necessario sostegno tecnico e scientifico ai soggetti attuatori fino alle fasi di monitoraggio degli effetti diretti ed indiretti dei nuovi boschi urbani.
  In particolare, l'investimento 3.1 «Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano» prevede azioni rivolte alle 14 città metropolitane, di cui 7 incidono nel territorio del Sud Italia.
  L'obiettivo, come richiamato dall'interrogante, è quello di mettere a dimora almeno 6,6 milioni di alberi, secondo il principio di utilizzare «l'albero giusto nel posto giusto», coerentemente con la «vegetazione potenziale naturale». Così operando, per ogni città metropolitana si selezionano e si assegnano gli alberi più adatti in termini ecologici, biogeografici e di risposta alle diverse esigenze locali, e sarà possibile contribuire a preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità, anche in linea con la relativa strategia europea, nonché i processi legati a ecosistemi pienamente funzionali.
  Sarà altresì dato contributo alla riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane, in un'ottica di protezione della salute e di riduzione delle procedure di infrazione della qualità dell'aria.
  Ulteriori obiettivi sono rappresentati dal rallentamento del consumo di suolo ed il recupero dei paesaggi antropizzati, valorizzando così le aree interne in diretta relazione ecologica con le aree urbanizzate ed il sistema delle aree protette presenti nelle immediate vicinanze delle aree metropolitane interessate.
  Il valore totale a disposizione per l'attuazione della misura previsto è di 330 milioni di euro, di cui 30 corrispondenti alla quota dei progetti in essere a valere sul «Decreto clima» (D-L n. 111 del 2019) per le annualità 2020-2021, di cui il 50 per cento è riservato per le città metropolitane che insistono nelle regioni del Mezzogiorno e Isole.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

cambiamento climatico

ecosistema terrestre