ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07206

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 608 del 02/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/12/2021
Stato iter:
21/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/12/2021
Resoconto GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/12/2021

DISCUSSIONE IL 21/12/2021

SVOLTO IL 21/12/2021

CONCLUSO IL 21/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07206
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Giovedì 2 dicembre 2021, seduta n. 608

   GRIPPA e BARBUTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la San Marco Industrial Srl di Atessa (Chieti), è una fabbrica storica della Val di Sangro che produce cassoni e accessori per i veicoli commerciali tra cui il Ducato della Sevel (gruppo Stellantis), altro sito industriale del chietino, il Doblò e i furgoni Citroen e Peugeot che, dopo la procedura di fallimento, è stata rilevata dal gruppo Scattolini, parte della Holding Faist, 33 stabilimenti e 4 mila dipendenti nel mondo;

   l'azienda del gruppo veronesi, come le altre che hanno annunciato esuberi subito dopo la fine del blocco, ha deciso di avviare la procedura con un annuncio del 14 luglio 2021, nonostante la possibilità di altri mesi di cassa straordinaria e cassa Covid. Con la procedura di riduzione del personale ai sensi della legge n. 223 del 1991 intenderebbe lasciare a casa 50 lavoratori su 163;

   da quando si apprende dalla stampa, nella medesima azienda inoltre sarebbero stati comunicati dei licenziamenti a rappresentanti e iscritti a una singola sigla sindacale a beneficio di iscritti ad altre, facendo emergere eventuali presupposti per un'attività antisindacale da parte dell'azienda. Oltre a ciò, l'azienda avrebbe già inviato 14 lettere di licenziamento su 50 previste, con dubbio rispetto dei criteri di legge, e licenziato alcuni lavoratori per condivisione di post sulle piattaforme social;

   da quando si apprende, a parere dell'interrogante, sarebbe opportuno convocare un incontro per una verifica preliminare sull'applicazione dei provvedimenti aziendali, nonché sui processi di riconversione e riorganizzazione in atto su tutto il sistema produttivo e manifatturiero, dei trasporti e logistico;

   già nell'autunno 2020 vi era stata una dichiarazione di 90 esuberi con le sigle sindacali che lamentavano il fatto che l'azienda non solo non avrebbe portato nuove lavorazioni, come da impegni presi quando l'azienda aveva acquisito lo stabilimento dal fallimento, ma avrebbe addirittura delocalizzato verso altri stabilimenti del gruppo prodotti che in passato venivano costruiti ad Atessa –:

   quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare, per quanto di competenza, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori dell'azienda rappresentata in premessa, nonché per verificare la trasparenza e la regolarità dei provvedimenti aziendali, riguardanti i lavoratori sino a oggi adottati;

   se non ritengano necessario adottare iniziative di competenza, in raccordo con la regione Abruzzo, perché si attivino in maniera incisiva tutte le misure necessarie per superare questa situazione aziendale alquanto preoccupante per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
(5-07206)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 21 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07206

  Gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla situazione produttiva e occupazionale dell'impresa Sanmarco Industrial srl di Atessa (Chieti) che opera nel settore industriale della metalmeccanica, in modo particolare nella produzione di cassoni fissi per veicoli commerciali, per la committente SEVEL s.p.a.
  A seguito del Fallimento presso il Tribunale di Lanciano avvenuta nel 2012 della Sanmarco s.p.a. in liquidazione, la ditta Scattolini Sangro s.r.l. è risultata aggiudicataria del ramo di azienda relativo ai siti produttivi di Lanciano e Atessa, in provincia di Chieti.
  Preciso che la Società in questione beneficia della CIGS per riorganizzazione aziendale dal 2017, autorizzata dal Ministero del lavoro.
  In periodo più recente, segnalo che, in data 14 dicembre 2020, si è tenuta una riunione tra i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i vertici aziendali della società e le rappresentanze sindacali dei lavoratori per l'espletamento dell'esame congiunto della situazione aziendale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo n. 148 del 2015.
  All'esito dell'incontro, le Parti hanno sottoscritto un verbale di accordo avente ad oggetto il ricorso, da parte della Società, alla proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per riorganizzazione aziendale, ai sensi dell'articolo 22-bis del decreto legislativo n. 148 del 2015. Nello specifico, la proroga del trattamento di CIGS è stata richiesta dalla Società – per la durata di 12 mesi decorrenti dal 3 agosto 2020 – in favore di numero massimo di 80 lavoratori occupate presso il sito di Atessa.
  Con i decreti direttoriali di gennaio e aprile 2021 l'efficacia del trattamento straordinario di integrazione salariale è stata sospesa causa CIGO con causale COVID-19 e poi la sua efficacia è stata protratta fino al 13 giugno 2022.
  La regione Abruzzo ha comunque manifestato la propria disponibilità ad intraprendere specifici percorsi di politica attiva per il personale interessato dal trattamento di CIGS.
  In data 13 luglio 2021, la Società, pur beneficiando della cassa integrazione guadagni straordinaria, ha aperto una procedura di licenziamento collettivo ai sensi di quanto disposto dagli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991, dichiarando un esubero strutturale di 50 lavoratori su un totale di 142.
  Secondo quanto riportato dalla regione Abruzzo, nella nota di apertura della procedura di licenziamento collettivo, la società ha confermato la presenza di 50 esuberi strutturali e l'impossibilità di individuare soluzioni alternative al licenziamento.
  L'esubero dichiarato, a detta della Sanmarco Industrial, è determinato da esigenze di riorganizzazione delle attività e da un calo di fatturato verificatosi successivamente all'aggiudicazione del ramo di azienda veicolare della ex Scattolini Sangro s.r.l., relativamente al fallimento della Sanmarco s.p.a..
  La regione riferisce altresì che lo scorso 30 agosto, la società ha comunicato la conclusione della fase sindacale della procedura di licenziamento collettivo con un mancato accordo siglato con le organizzazioni sindacali in data 26 agosto 2021, richiedendo l'attivazione della fase in sede istituzionale.
  La Società, secondo quanto riportato dalla regione Abruzzo, si sarebbe resa disponibile alla ricollocazione di 16 lavoratori, all'interno del gruppo, presso le sedi in Francia (2 lavoratori), Germania (2 lavoratori), Inghilterra (2 lavoratori), Portogallo (2 lavoratori) e Verona (8 lavoratori), compatibilmente con il profilo professionale professionali delle persone eventualmente interessate.
  La Società ha dichiarato, altresì, che al termine dei licenziamenti collettivi, entro 120 giorni, opererà la rinuncia alla cassa integrazione straordinaria guadagni ex articolo 22-bis, del decreto legislativo n. 148 del 2015.
  Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la totale contrarietà alla scelta aziendale chiedendo il ritiro e la sospensione della procedura di licenziamento collettivo e invitano la stessa a proseguire l'utilizzo della CIGS autorizzata, anche tenendo conto dell'avviso comune firmato da CGIL, CISL UIL e il Governo.
  La regione Abruzzo, al fine di mitigare la situazione occupazionale in corso, ha proposto alle organizzazioni sindacali e alla società la sospensione dei termini della procedura di licenziamento e il prosieguo dell'ammortizzatore sociale, invitando le parti a condividere la possibilità di ricorrere a licenziamenti esclusivamente su base volontaria con un incentivo all'esodo e a verificare la possibilità di ricollocazione non solo all'interno del gruppo, ma anche in altre aziende locali.
  La Società sembrerebbe non aderire a tale proposta.
  Al termine del confronto, stante l'inconciliabilità delle parti per poter addivenire ad un accordo condiviso, i rappresentanti della regione e dell'ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara hanno dichiarato esperita la procedura di licenziamento collettivo.
  In ordine alla regolarità dei provvedimenti aziendali sino ad oggi adottati, faccio presente che l'Ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara ha avviato, in data 12 luglio 2021, un accesso ispettivo condotto da funzionari INL e INPS presso la sede legale di Atessa.
  L'ispezione era stata programmata a seguito dell'esposto presentato dalla sigla sindacale FIOM CGIL in merito all'accordo siglato il 2 febbraio 2021 presso la Sanmarco Industrial Srl. L'istanza del sindacato era diretta a verificare da parte dell'ispettorato il corretto utilizzo della cassa integrazione, ivi compresa la rotazione dei dipendenti, e la regolarità dell'accordo proposto dall'azienda, in base al quale era contemplata la possibilità di una risoluzione del rapporto di lavoro in azienda al trattamento di cassa integrazione, e si assumeva che tale ammortizzatore sociale fosse utilizzato come indebito strumento di incentivo all'esodo. Nessun dipendente dell'azienda in questione ha comunque aderito al suddetto accordo, che non ha poi avuto seguito.
  All'esito dell'accertamento, si dava atto dell'assenza d'omissioni contributive e si concludeva per la mancata rilevazione d'addebiti.
  L'Ispettorato nazionale del lavoro ha evidenziato, secondo quanto riferito dalla struttura territoriale di Chieti, che non sono pervenute, successivamente alla attivazione e chiusura della vigilanza ispettiva citata, ulteriori segnalazioni o richieste di intervento concernenti le criticità segnalate nel presente atto di sindacato ispettivo.
  Ringrazio gli onorevoli interroganti per aver richiamato l'attenzione sulla vicenda e assicuro che il Ministero del lavoro continuerà a monitorarne gli ulteriori sviluppi e a sostenere – d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico – le iniziative per l'attivazione di un tavolo nazionale, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda e preservare questa importante realtà produttiva.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

soppressione di posti di lavoro

acquisizione d'impresa