ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07190

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 607 del 01/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: MUGNAI STEFANO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 30/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ETTORE FELICE MAURIZIO CORAGGIO ITALIA 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/11/2021
Stato iter:
21/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/12/2021
Resoconto MUGNAI STEFANO CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/12/2021

DISCUSSIONE IL 21/12/2021

SVOLTO IL 21/12/2021

CONCLUSO IL 21/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07190
presentato da
MUGNAI Stefano
testo di
Mercoledì 1 dicembre 2021, seduta n. 607

   MUGNAI e D'ETTORE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel luglio del 2019 è stata resa pubblica la decisione della multinazionale svizzera Abb con sito produttivo della divisione electrification business in Terranuova Bracciolini (Arezzo) di cedere il comparto solare all'azienda lombarda Fimer spa;

   il settore degli inverter solari di Abb conta circa 800 dipendenti in oltre 30 Paesi, con siti produttivi e di ricerca e sviluppo situati in Italia, India e Finlandia. La divisione degli inverter solari è stata acquisita nel 2013 dalla divisione discrete automation di Abb e oggi offre, come dichiarato dalla stessa azienda, un portfolio completo di prodotti, sistemi e servizi per diverse tipologie di installazioni solari realizzando un fatturato di circa 290 milioni di dollari nel 2018;

   il 15 luglio 2019 si è aperto il tavolo di confronto tra parti sociali e regione Toscana; nel corso della riunione le rappresentanze sindacali avevano confermato che dai vertici aziendali era giunto l'annuncio della cessione alla società Fimer del richiamato settore che impiega 400 addetti, scegliendo invece di mantenere solo il comparto «carica batteria» con 150 addetti;

   oltre a dirsi preoccupati per la scelta di cedere il comparto solare, i lavoratori avevano sottolineato come tale decisione fosse arrivata dopo una serie di smentite da parte dei vertici Abb, per poi giungere in maniera improvvisa;

   la cessione del comparto cosiddetto solare che, come già illustrato, nel solo 2018 ha fatturato circa 290 milioni di euro potrebbe rischiare di indebolire l'intero stabilimento della Valdarno, trascinando con sé anche il comparto «mobilità sostenibile e carica batterie», e di emettere quindi ancor di più a rischio il futuro dei lavoratori, delle famiglie e dell'indotto connesso;

   il passaggio è avvenuto poi nel marzo del 2020 e il gruppo Fimer spa ha acquistato da Abb la parte è inerente al settore degli inverter insediandosi nello stabilimento di Terranuova, mentre ad Abb è rimasto quello delle ricariche delle batterie per auto elettriche che verrà trasferito nell'area di Sant'Andrea a San Giovanni. Fimer spa, negli incontri avvenuti in Regione, ha sempre dato rassicurazioni sul futuro occupazionale dell'azienda;

   le due vicende sono strettamente collegate e insieme alle ricadute per l'indotto sono da tempo all'attenzione della Regione Toscana, per l'assoluta rilevanza dei casi aziendali sia in termini di numero di occupati coinvolti – oltre mille addetti complessivi tra diretti e indiretti – sia per la strategicità del comparto in cui si inseriscono i progetti industriali;

   il 24 giugno 2020 la Regione Toscana ha sostenuto i sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm di Arezzo nel richiedere un incontro urgente al Ministro dello sviluppo economico per sbloccare la delicata vicenda delle due aziende valdarnesi che complessivamente occupano mille addetti e il futuro delle società Abb e Fimer;

   per la Fimer Spa, in particolare, il consigliere toscano Simoncini aveva evidenziato le «incertezze sull'attuale andamento aziendale e sulle prospettive future» –:

   quali urgenti iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano assumere per evitare che la cessione aziendale comporti una nuova contrazione dei livelli occupazionali per il territorio toscano;

   quali siano i tempi per l'istituzione di un tavolo di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico con la Abb, la Fimer e le istituzioni locali e regionali, aperto anche alla più ampia partecipazione da parte dei rappresentanti parlamentari del territorio.
(5-07190)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 21 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07190

  Gli onorevoli interroganti rappresentano l'avvenuta cessione nel marzo 2020 del sito di Terranuova Bracciolini (AR) da parte della multinazionale ABB alla Fimer Spa con riferimento al comparto solare, mentre ad Abb è rimasto quello delle ricariche delle batterie per auto elettriche che verrà trasferito nell'area di Sant'Andrea in San Giovanni Valdarno. Al riguardo, gli onorevoli interroganti manifestano legittima apprensione relativamente a una possibile contrazione dei livelli occupazionali per i siti produttivi in oggetto e, in generale, per il territorio toscano.
  Indubbiamente il territorio della Toscana sta affrontando crisi aziendali importanti, penso ad esempio alla GKN di Campi Bisenzio, e inoltre vi sono realtà aziendali che, pur se ancora non in crisi con avvenuta contrazione dei livelli occupazionali, presentano però segni di sofferenza e destano chiaramente apprensione e timori nei lavoratori coinvolti, nelle organizzazioni sindacali e nelle istituzioni.
  Desta maggior preoccupazione il caso della Fimer Spa, importante azienda del settore dell'elettronica e dell'energia alternativa, che viene monitorata a livello istituzionale in quanto la crescita dei costi delle materie prime utilizzate per la produzione della componentistica elettronica, potrebbe avere nefaste ricadute a livello occupazionale, in primis sull'azienda medesima, ma anche sull'indotto costituito da molte aziende artigiane.
  Si tratta complessivamente di circa 800 lavoratrici e lavoratori che nel corso degli anni hanno contribuito allo sviluppo e al benessere del territorio della Valdarno.
  Condivido quindi le preoccupazioni degli onorevoli interroganti, anche perché l'oggettivo difficile reperimento delle materie prime da parte dell'azienda sta provocando una consequenziale difficoltà a garantire la continuità lavorativa del settore produttivo artigiano collegato alla Fimer Spa.
  Ciò premesso, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico ha rappresentato che al tavolo di crisi tenutosi il 7 dicembre scorso gli azionisti di Fimer hanno informato di essere in un processo avanzato di ricerca di un partner industriale e finanziario che consenta il rilancio della società e la salvaguardia occupazionale.
  Il tavolo di crisi è tornato a riunirsi proprio nella giornata di ieri, lunedì 20 dicembre. Secondo quanto risulta al Ministero del lavoro, sono proseguite le interlocuzioni tra le parti, che avranno ulteriormente corso la settimana prossima.
  Concludo assicurando il massimo impegno del Ministero del lavoro, per quanto di competenza, nel sostenere le iniziative in itinere, al fine di trovare soluzioni condivise che prioritariamente preservino i livelli occupazionali e gli equilibri sociali ed economici della di un territorio, come quello della Valdarno, che da sempre costituisce un'eccellenza produttiva nel panorama nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parti sociali

progetto industriale

stabilimento