Legislatura: 18Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 24/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TERMINI GUIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/11/2021 BARONI MASSIMO ENRICO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/11/2021 BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2021 SURIANO SIMONA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/11/2021 SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/11/2021 BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2021 FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 24/11/2021
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 24/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 30/11/2021 Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 30/11/2021 Resoconto EHM YANA CHIARA MISTO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/11/2021
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/11/2021
DISCUSSIONE IL 30/11/2021
SVOLTO IL 30/11/2021
CONCLUSO IL 30/11/2021
EHM, TERMINI, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLDRINI, SURIANO, SARLI, BRUNO BOSSIO e FASSINA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
il 22 ottobre 2021, sei Ong palestinesi sono state designate dal Ministro della difesa israeliano, Benny Gantz, come «organizzazioni terroristiche», ai sensi della legge nazionale antiterrorismo del 2016;
le organizzazioni imputate sono: Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, AlHaq, Bisan Center for Research and Development, Defense for Children InternationalPalestine, Union of Agricultural Work Committees e Union of Palestinian Women's Committees. Si tratta di organizzazioni riconosciute a livello internazionale per il loro impegno e difesa dei diritti umani, della promozione dei diritti delle donne e dei minori e per la tutela dei prigionieri politici;
le accuse mosse contro le sei Ong rientrerebbero nell'ambito della sottrazione indebita dei fondi destinati al finanziamento di progetti umanitari e di collaborare «sotto copertura» con il Fronte popolare di Liberazione della Palestina;
le Ong cooperano da anni con le più importanti organizzazioni di promozione per la pace e per la tutela dei diritti umani, tra queste le Nazioni Unite e la Corte penale internazionale (Cpi) nonché con diversi Paesi dell'Unione europea ed Extra Unione europea finanziatori, tra cui l'Italia;
l'ordine firmato l'8 novembre 2021 dal Comandante dell'esercito israeliano, Yehuda Fox, ha esteso la condanna, anche verso i territori occupati;
la convalida di tale decisione rappresenta un grave precedente nell'ambito del diritto internazionale per diverse ragioni. Tenuto conto che: nessuna delle organizzazioni incriminate risiede in Israele, tale atto ha causato un danno d'immagine a rispettabili organizzazioni non governative, che lo Stato di Israele non ha alcuna ingerenza su questioni dirimenti aree al di fuori dei propri confini, e, infine, che, in base alla legge anti terrorismo israeliana del 2016 il fermo immediato delle sei Ong comporta la chiusura immediata delle sedi operative, il sequestro dei beni, il blocco dei finanziamenti e l'arresto dei dipendenti;
la decisione assunta dal Governo israeliano ha sollevato le critiche di diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International, Human Rights Watch, B'Tselem, della Comunità internazionale e di alcuni Paesi, tra cui l'Italia, il Dipartimento di Stato Usa, dei Governi francese, britannico, irlandese e la ferma condanna di esperti delle Nazioni Unite e dei massimi esponenti internazionali;
la Commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet ha definito tale attacco una violazione delle libertà di associazione, di opinione, di espressione e di partecipazione attiva alla vita pubblica;
la viceministra del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha espresso profonda preoccupazione circa i rapporti di Cooperazione Internazionale del nostro Paese con alcune delle Ong citate ricordando che «l'Italia ritiene che il ruolo delle organizzazioni della società civile si fondamentale e irrinunciabile nella promozione dei diritti umani e dei valori democratici.»;
il Commissario per gli affari esteri dell'Unione europea, Josep Borrell, ha ribadito che, le 6 organizzazioni incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell'Unione europea e, ad oggi, il governo di Israele non ha ancora fornito alcun tipo di risposta convincente circa l'operato di matrice terroristica delle Ong –:
quali iniziative siano state intraprese dal Governo italiano, in ambito bilaterale, europeo ed internazionale, per chiedere al Governo israeliano la revoca della designazione come «organizzazioni terroristiche» delle sei organizzazioni della società civile palestinese;
come intenda il Governo italiano replicare alle possibili accuse di finanziamento al terrorismo, mosse anche nei confronti dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, impegnata, tra le altre, in progetti umanitari e in programmi di sviluppo in collaborazione con alcune delle Ong sopra citate e messe al bando dal Governo israeliano;
in che modo il Governo italiano intenda tutelare i cittadini italiani direttamente coinvolti in rapporti di collaborazione con le Ong e che ora rischiano sanzioni penali in base alla legge anti terrorismo israeliana del 2016.
(5-07143)
La decisione del Ministero della Difesa israeliano di designare come terroristiche sei tra le più note organizzazioni della società civile palestinese ha destato forte preoccupazione, non solo per il Governo italiano. Oltre a svolgere una fondamentale opera nei Territori Palestinesi, alcune di queste organizzazioni intrattengono infatti fruttuosi rapporti con le nostre organizzazioni della società civile e con altri Paesi donatori per l'attuazione di importanti progetti di cooperazione.
Più nello specifico, due Organizzazioni tra quelle designate collaborano attualmente come partner di organizzazioni italiane in progetti finanziati tramite i bandi ordinari gestiti dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, pur non ricevendo direttamente finanziamenti dalla Cooperazione Italiana. Come ho già avuto modo di specificare nella precedente risposta, nessuna delle organizzazioni palestinesi coinvolte ha infatti ricevuto fondi per la realizzazione di iniziative umanitarie.
Le preoccupazioni del Governo sono state espresse pubblicamente tramite una mia dichiarazione del 27 ottobre. Come ho sottolineato in quella occasione, l'Italia ritiene che il ruolo delle organizzazioni della società civile sia fondamentale e irrinunciabile nella promozione dei diritti umani e dei valori democratici.
La nostra apprensione risulta condivisa da tutti i principali Paesi dell'Unione Europea. Abbiamo concordato di portare avanti un'azione di sensibilizzazione nei confronti delle autorità israeliane affinché da parte di queste ultime vengano fornite prove più circostanziate a sostegno delle gravi accuse mosse alle organizzazioni oggetto del provvedimento di designazione. Le informazioni fornite finora da parte israeliana non appaiono sufficienti.
Proprio nell'ambito di questa iniziativa, nei prossimi giorni è in programma un passo congiunto in Israele sull'argomento. Effettueremo il passo insieme ad altre Ambasciate europee e di alcuni Paesi che come noi pongono al centro della politica estera la tutela e la promozione dei diritti umani. Nella stessa occasione verranno affrontati insieme alle Autorità israeliane altri sviluppi sul terreno meritevoli di attenzione, quali le demolizioni e gli sfratti di proprietà palestinesi, gli episodi di violenza da parte di coloni ai danni della popolazione palestinese e gli annunci di nuovi insediamenti nei territori occupati.
Il Governo continuerà a collaborare con tutte le organizzazioni della società civile impegnate in progetti all'estero, tutelandone le iniziative, anzitutto sotto il profilo della legalità, e attribuendo sempre massima attenzione all'assistenza in favore dei nostri connazionali operanti in aree caratterizzate da un difficile quadro di sicurezza.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti umani
terrorismo
diritti della donna