ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 593 del 11/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: CATALDI ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/11/2021
Stato iter:
17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/11/2021
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 17/11/2021
Resoconto CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/11/2021

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 16/11/2021

DISCUSSIONE IL 17/11/2021

SVOLTO IL 17/11/2021

CONCLUSO IL 17/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07062
presentato da
CATALDI Roberto
testo di
Giovedì 11 novembre 2021, seduta n. 593

   CATALDI e GABRIELE LORENZONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 31 dicembre 2021 terminerà l'efficacia per numerose disposizioni di proroga in favore delle popolazioni dei territori dell'Italia centrale colpiti dal sisma del 2016 e del 2017, ai sensi di quanto disposto dagli articoli 17-ter e quater del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21, cosiddetto decreto-milleproroghe;

   le diverse misure in scadenza a fine anno, rese necessarie al fine di sostenere le comunità locali e le attività economiche e produttive territoriali delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dagli eventi sismici, intervengono in diversi ambiti concernenti l'esenzione per le attività produttive per l'intero anno in corso, del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, del canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio, (o al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate, nonché le esenzioni per determinate utenze (energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia) localizzate nelle «zone rosse» all'interno delle località colpite dai sismi iniziati nel 2016;

   ulteriori interventi prorogati fino al 31 dicembre 2021 e posti in essere al fine di garantire la continuità operativa delle azioni di sostegno ai territori in precedenza citati, (al fine di gestire al meglio gli interventi di ricostruzione post-sisma) riguardano l'utilizzo delle procedure derogatorie previste per il deposito temporaneo delle macerie derivanti da tali eventi sismici e dei rifiuti derivanti dagli interventi di ricostruzione, nonché l'esenzione del pagamento delle imposte di registro e di bollo, per le istanze, i contratti e i documenti presentati alla pubblica amministrazione da parte delle persone fisiche residenti o domiciliate e delle persone giuridiche aventi sede legale nei comuni colpiti, in esecuzione di ordinanze commissariali;

   gli interroganti, al riguardo, evidenziano, inoltre, che vi sono ulteriori misure che completano il quadro degli interventi in precedenza richiamati e che sono oggetto della proroga della sospensione, (al 31 dicembre 2021) e sono a esempio i pagamenti delle fatture relative ai servizi di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia per i comuni italiani colpiti dagli eventi sismici, (in favore dei titolari delle utenze di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia, per i fabbricati dichiarati inagibili); è inoltre disposta la proroga della sospensione del pagamento dei mutui (quota capitale e interesse) sulla prima casa, qualora essa risulti inagibile o distrutta e localizzata nelle zone terremotate dichiarate zona rossa;

   in relazione a quanto suesposto, gli interroganti rilevano di conseguenza, l'esigenza di prorogare ulteriormente le misure suindicate considerata l'importanza che rivestono per sostenere la ripresa socio-economica e produttiva delle comunità locali interessate dal sisma del 2016 e 2017, nonché il contributo fornito per la ricostruzione delle aree attualmente in stato di emergenza straordinaria –:

   quali orientamenti il Governo intenda esprimere, con riferimento a quanto esposto in premessa;

   se, in considerazione del protrarsi degli interventi di ricostruzione, la cui fase richiede il differimento ulteriore rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre 2021, non convenga sulla necessità, di adottare nel corso del presente anno iniziative normative ad hoc al fine di prevedere una proroga al 31 dicembre 2022 delle misure esposte in premessa, al fine di assicurare alle famiglie e alle imprese interessate dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016, una più celere ripresa e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nei territori coinvolti.
(5-07062)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07062

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti evidenziano che il 31 dicembre 2021 terminerà l'efficacia di numerose disposizioni di proroga in favore delle popolazioni dei territori dell'Italia centrale colpiti dal sisma del 2016 e del 2017, ai sensi di quanto disposto dagli articoli 17-ter e quater del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21, cosiddetto decreto-milleproroghe.
  Ad avviso degli Onorevoli interroganti, dette misure, in scadenza a fine anno, sono necessarie al fine di sostenere le comunità locali e le attività economiche e produttive territoriali delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dagli eventi sismici ed intervengono in diversi ambiti concernenti l'esenzione per le attività produttive per l'intero anno in corso del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, del canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio (o al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate), nonché le esenzioni per determinate utenze (energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia) localizzate nelle «zone rosse» all'interno delle località colpite dai sismi iniziati nel 2016.
  Gli interroganti, evidenziano, inoltre, che vi sono ulteriori misure che completano il quadro degli interventi in precedenza richiamati e che sono oggetto della proroga della sospensione (al 31 dicembre 2021), tra cui si annoverano i pagamenti delle fatture relative ai servizi di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia per i comuni italiani colpiti dagli eventi sismici (in favore dei titolari delle utenze di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia, per i fabbricati dichiarati inagibili). Infine, è stata disposta la proroga della sospensione del pagamento dei mutui (quota capitale e interesse) sulla prima casa, qualora essa risulti inagibile o distrutta e localizzata nelle zone terremotate dichiarate zona rossa.
  Tanto premesso, gli Onorevoli interroganti sottolineano l'esigenza di prorogare ulteriormente le misure suindicate considerata l'importanza che rivestono per sostenere la ripresa socio-economica e produttiva delle comunità locali interessate dal sisma del 2016 e 2017, nonché il contributo fornito per la ricostruzione delle aree attualmente in stato di emergenza straordinaria.
  Pertanto, gli Onorevoli chiedono di sapere se, in considerazione del protrarsi degli interventi di ricostruzione, la cui fase richiede il differimento ulteriore rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre 2021, il Governo «non convenga sulla necessità di adottare nel corso del presente anno iniziative normative ad hoc al fine di prevedere una proroga al 31 dicembre 2022 delle misure esposte in premessa, al fine di assicurare alle famiglie e alle imprese interessate dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016, una più celere ripresa e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nei territori coinvolti».
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  In merito alle richieste prospettate dagli Onorevoli interroganti si evidenzia preliminarmente che l'articolo 48, comma 7 del decreto-legge n. 189 del 2016, come modificato dall'articolo 1-ter del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21, ha già disposto la proroga fino al 31 dicembre 2022 dell'esenzione dal pagamento delle imposte di registro e di bollo a favore delle persone fisiche residenti e delle imprese aventi sede legale od operativa nei Comuni interessati dagli eventi sismici.
  Inoltre, è opportuno evidenziare che il disegno di legge di bilancio per l'anno 2022 contiene già, nel testo presentato al Senato (A.S. 2448) una serie di proroghe al 31 dicembre 2022 – finalizzate ad assicurare il proseguimento e l'accelerazione dei processi di ricostruzione nelle aree colpite da eventi sismici.
  In particolare, l'articolo 149 (Disposizioni in materia di eventi sismici) del predetto disegno di legge dispone, tra l'altro, la proroga dello stato di emergenza e della relativa gestione straordinaria commissariale per le aree interessate dal sisma nel centro Italia.
  Tanto premesso, ove si ove si intendesse introdurre un'iniziativa normativa volta a prorogare le menzionate misure agevolative in favore delle popolazioni dei territori dell'Italia centrale colpiti dal sisma del 2016 e del 2017, occorrerebbe reperire idonea copertura finanziaria.
  In particolare il Dipartimento delle finanze riferisce che la proroga al 31 dicembre 2022 dell'esenzione dal canone patrimoniale prevista fino al 2021 dal citato articolo 17-ter, comma 1, del decreto-legge n. 183 del 2020, è suscettibile di determinare maggiori oneri per il bilancio dello Stato pari a 4 milioni di euro per l'anno 2022, correlati al ristoro delle minori entrate ai comuni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

cessazione dei pagamenti

energia elettrica