Legislatura: 18Seduta di annuncio: 582 del 26/10/2021
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2021 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2021 MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2021 SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2021 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/10/2021 Resoconto NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 27/10/2021 Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 27/10/2021 Resoconto NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 27/10/2021
SVOLTO IL 27/10/2021
CONCLUSO IL 27/10/2021
BENAMATI, NARDI, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
quando si aprono crisi aziendali esistono vari strumenti di supporto per assicurare la salvaguardia del patrimonio produttivo e dei livelli occupazionali e favorire la prosecuzione dell'attività;
uno di questi strumenti è la normativa dedicata alle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, attualmente in fase di revisione del Parlamento che si articola in una disciplina base, contenuta nella legge Prodi-bis (decreto legislativo n. 270 del 1999) e una speciale, contenuta nella legge Marzano (decreto-legge n. 347 del 2003), normativa nata dalla necessità di ordinare la normativa specificamente dedicata all'insolvenza delle realtà imprenditoriali di grandi dimensioni e di rendere il diritto della crisi d'impresa più organico e coerente coi tempi, realizzando un nuovo equilibrio tra continuità aziendale e occupazionale e ragioni del credito. Scopo dell'amministrazione straordinaria è creare una rete di protezione ad ampio raggio, avente l'obiettivo di salvare imprese e posti di lavoro e ripagare i debiti verso i fornitori;
un altro strumento è la Struttura per le crisi di impresa che opera per garantire in forma di cooperazione organica tra il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, gli interventi sulle situazioni di crisi di impresa, procedendo alla elaborazione di proposte operative e di intervento per il superamento delle crisi aziendali, in coerenza con gli indirizzi del Governo in materia di politica industriale e nel quadro delle politiche di sostegno al sistema produttivo, di reindustrializzazione e di riconversione delle aree e dei settori industriali colpiti da crisi;
nell'ultima informativa resa al Parlamento sulle crisi aziendali che risale a novembre 2019, si evidenziava che il numero di tavoli di crisi quell'anno era pari a 149 e che, per quanto riguarda le imprese in procedura di amministrazione straordinaria, 124 gruppi con circa 341 società erano nell'ambito della «legge Prodi» mentre per quanto riguarda la «legge Marzano», erano interessati 29 gruppi con circa 253 società;
alla luce di quanto Governo e Parlamento stanno mettendo in atto, a partire dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per accompagnare il sistema economico e produttivo nella transizione ecologica e renderla socialmente sostenibile, sarebbe opportuno conoscere lo stato delle crisi aziendali in atto e avere informazioni sulle caratteristiche dimensionali, occupazionali, sulla durata, su quale segmento di mercato operino, su quanto siano internazionalizzate le imprese attualmente in amministrazione straordinaria –:
quale sia lo stato delle crisi aziendali in atto e quali caratteristiche dimensionali, occupazionali e di durata della procedura presentino le imprese attualmente in amministrazione straordinaria.
(5-06936)
Come ricordato dall'Onorevole interrogante, uno degli strumenti previsti per far fronte alle numerose crisi di impresa nel nostro Paese, è la Struttura per le crisi di impresa che opera presso il Ministero dello sviluppo economico, per garantire – in forma di cooperazione organica con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le regioni, gli enti locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali – l'individuazione tempestiva delle situazioni di crisi e l'attuazione dei rimedi idonei a farvi fronte.
La Struttura procede all'elaborazione di proposte operative e di intervento per il superamento delle crisi aziendali, in coerenza con gli indirizzi del Governo in materia di politica industriale e nel quadro delle politiche di sostegno al sistema produttivo, di reindustrializzazione e di riconversione delle aree e dei settori industriali colpiti da crisi. L'obiettivo è quello di contrastare il declino dell'apparato produttivo nazionale, anche mediante la salvaguardia e il consolidamento di attività e livelli occupazionali delle imprese di rilevanti dimensioni.
La Struttura si rivolge alle imprese interessate ad una fase di rilancio aziendale, con lavoratori in esubero e da ricollocare nel mercato del lavoro, indirizzando le strategie aziendali ed individuando gli strumenti innovativi per favorire azioni di reindustrializzazione e di ricollocazione possibile dei soggetti coinvolti.
La Struttura, inoltre, in sinergia con il Comitato per l'attrazione di investimenti supporta gli organi politici nella gestione dei tavoli di crisi per i quali sia richiesto l'intervento del Ministero dello sviluppo economico, anche favorendo l'attrazione di investimenti di operatori nazionali ed esteri, quale strumento di risoluzione delle situazioni di crisi.
Viene altresì promossa l'attività di analisi, ricerca, studio e monitoraggio in raccordo con il sistema camerale e con gli osservatori dedicati alle crisi aziendali ed ai processi di risanamento.
Un rafforzamento alla citata struttura per le crisi di impresa si è avuto con il Decreto adottato in data 8 aprile 2021 (che reca disposizioni in materia di riorganizzazione, semplificazione e potenziamento della «Struttura per le crisi di impresa») che ha portato alla nomina, con successivo decreto del 18 giugno del dott. Luca Annibaletti quale «Coordinatore Struttura per le crisi di impresa».
Pertanto, si rende noto che da marzo 2021 ad oggi, l'organo politico del Ministero dello sviluppo economico, cui compete per delega la gestione dei tavoli di crisi ed individuato nella mia persona, ha svolto numero 63 (sessantatre) incontri relativi ai tavoli di crisi che coinvolgono 32 (trentadue) aziende.
In data 25 ottobre 2021 i tavoli di crisi aperti al Ministero dello Sviluppo economico sono 88 (ottantotto), di cui 57 (cinquantasette) per i quali si è ancora alla ricerca di una risoluzione. Per quanto riguarda i rimanenti 31 (trentuno) tavoli si tratta di vertenze in via di conclusione e in stato di monitoraggio.
Tali dati verranno confermati, aggiornati e analizzati in dettaglio nel report che verrà emesso, come previsto, a chiusura anno dalla «Struttura per le crisi di impresa».
Inoltre, si fa presente che presso il Ministero dello sviluppo economico è stato istituito il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione delPattività d'impresa (articolo 43 del decreto- legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, come modificato dall'articolo 60, comma 3, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104). Il citato Fondo opera attraverso interventi nel capitale di rischio delle imprese in difficoltà economico-finanziaria, nonché attraverso misure di sostegno al mantenimento dei livelli occupazionali, in coordinamento con gli strumenti vigenti sulle politiche attive e passive del lavoro perseguendo l'obiettivo di sostenere la continuità e lo sviluppo dell'attività d'impresa, ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di crisi economico-finanziaria, attivare capitali privati/pubblici a sostegno dell'attuazione dei piani di ristrutturazione delle imprese in difficoltà, instaurare una partnership tra la proprietà/management ed INVITALIA finalizzata alla creazione di valore per tutti gli azionisti, con un piano di ristrutturazione condiviso.
Il Ministero dello sviluppo economico, dunque, continuerà a seguire, con il massimo impegno tutte le vertenze per garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei lavoratori, al fine di trovare soluzioni idonee nel più breve tempo possibile.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impresa in difficolta'
grande impresa
politica di sostegno