ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06649

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 563 del 13/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 10/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MISTO-ALTERNATIVA 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/09/2021
Stato iter:
01/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/12/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/12/2021
Resoconto VALLASCAS ANDREA MISTO-ALTERNATIVA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/12/2021

DISCUSSIONE IL 01/12/2021

SVOLTO IL 01/12/2021

CONCLUSO IL 01/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06649
presentato da
COSTANZO Jessica
testo presentato
Lunedì 13 settembre 2021
modificato
Mercoledì 1 dicembre 2021, seduta n. 607

   COSTANZO, VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in una nota congiunta riportata da La Stampa in data 1° settembre 2021, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Acqf rivelano la loro preoccupazione per le conseguenze sul settore automobilistico della crisi dei microchip, sempre più necessari per fare funzionare centraline e servizi connessi;

   i sindacati, come riportato da la Stampa, hanno chiesto al Governo una nuova convocazione del tavolo per l'automotive insediato a giugno 2021, sottolineando «la crisi dell'approvvigionamento dei semiconduttori che sta determinando forti criticità negli stabilimenti»;

   la crisi del chip, che ha costretto le fabbriche di tutto il mondo a funzionare a singhiozzo nelle scorse settimane, non risparmia l'Italia e Stellantis, che ha dovuto rinviare la riapertura di Melfi, dove si lavorerà – secondo quanto riportato da La Stampa – solo cinque o sei giorni al mese e dove si produrranno solo 8 mila vetture a fronte delle 22 mila prodotte abitualmente;

   secondo gli analisti di AutoForecast Solutions la carenza di microchip nell'ultima settimana di agosto ha causato la mancata produzione di 445 mila veicoli nel mondo, con una perdita stimata per l'intero 2021 di 8,1 milioni di veicoli –:

   se non intenda convocare al più presto il tavolo per l'automotive al fine di trovare le migliori soluzioni per fronteggiare la crisi del chip, garantendo il futuro di tutti i lavoratori italiani e dei siti del nostro Paese.
(5-06649)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06649

  Correttamente, l'Onorevole interrogante sottolinea le ripercussioni della carenza di microchip sul settore automotive. Il problema investe numerosi settori produttivi, in primis i beni di consumo di natura elettronica.
  Orbene, la questione sollevata è strettamente connessa con la criticità afferente alla generalizzata difficoltà di approvvigionamento di materie prime e di materiale di base per la produzione industriale e con l'aumento globale dei prezzi degli stessi, criticità affrontate più volte, anche in questa sede.
  Tale crisi è riconducibile a numerosi fattori concorrenti: a fronte di un calo della domanda del settore auto – un comparto caratterizzato da una catena di approvvigionamento molto corta temporalmente – la pandemia ha determinato un picco di domanda di microprocessori nel mercato dell'elettronica di consumo.
  Se la carenza dei semiconduttori colpisce tutta l'industria europea, la soluzione deve essere trovata a livello eurounitario; in questa direzione si è attivato il Governo, con l'obiettivo di promuovere una linea di intervento comune ed efficace.
  Ancora una volta, richiamo il «Piano d'azione sulle Materie Prime Critiche» presentato dalla Commissione europea e progressivamente ampliato. Nella sua ultima versione, risalente al settembre 2020, è stata aggiornata la lista di «materie prime critiche» ed è stato formulato un rapporto prospettico. In questa lista figurano i semiconduttori, che rientrano tra i 34 prodotti critici per l'approvvigionamento. Per queste forniture, l'obiettivo è quello di creare una catena del valore europea e rendere le catene degli approvvigionamenti più sicure e resilienti alle variabili del commercio mondiale.
  Il Piano d'azione affronta il tema delle materie prime essenziali per il funzionamento di un'ampia gamma di ecosistemi industriali e mira a: i) sviluppare catene del valore resilienti per gli ecosistemi industriali dell'Unione europea; ii) ridurre la dipendenza dalle materie prime critiche primarie mediante l'uso circolare delle risorse, i prodotti sostenibili e l'innovazione; iii) rafforzare l'approvvigionamento interno di materie prime nell'Unione europea; iv) diversificare l'approvvigionamento dai Paesi terzi e rimuovere le distorsioni del commercio internazionale.
  Uno strumento per realizzare l'obiettivo di una catena del valore europea è rappresentato dall'importante progetto di interesse comune europeo (IPCEI) sui semiconduttori, finalizzato a sostenere attività di ricerca e innovazione anche nella prima applicazione industriale (IPCEI Microelettronica).
  Quest'ultimo, in particolare, sostiene attività di ricerca, sviluppo e innovazione in cinque settori tecnologici (chip efficienti sul piano energetico, semiconduttori di potenza, sensori intelligenti, attrezzatura ottica avanzata e materiali compositi) con l'obiettivo di sviluppare tecnologie e componenti microelettroniche innovative che possano essere trasferite alle industrie a valle, tra le quali rileva l'industria dell'automotive. Grazie a questa iniziativa, la filiera nazionale della microelettronica ha beneficiato di uno stanziamento di oltre 700 milioni di euro.
  Il Ministero dello sviluppo economico è attualmente impegnato in un secondo IPCEI sulla Microelettronica, volto a rafforzare lo sviluppo in Italia e in Europa di nuove tecnologie e prodotti altamente innovativi, quali ad esempio i microchip di nuova generazione.
  Ricordo, inoltre, il sostegno che il Governo fornisce alle imprese che operano imprese del settore dei semiconduttori, sia attraverso l'utilizzo dello strumento del contratto di sviluppo, sia con l'allocazione di importanti risorse nel PNRR.
  Riguardo alla richiesta di convocare il Tavolo automotive, rispondo che lo stesso è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo economico in data 22 aprile 2021. Il primo incontro del Tavolo si è tenuto in data 23 giugno 2021 al quale sono seguite, nei mesi di luglio e ottobre, singole riunioni di specifici gruppi di lavoro su temi omogenei, individuati dagli uffici tecnici del Ministero. Il Tavolo è articolato in tre gruppi di lavoro, dedicati rispettivamente ai seguenti temi: aspetti produttivi e industriali, mercato, infrastrutture e servizi. Obiettivo del Tavolo è quello di definire una strategia di politica industriale di medio-lungo periodo e individuare i provvedimenti necessari per sostenere la filiera in parola, anche alla luce degli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la mobilità sostenibile.
  Concludo ribadendo, ancora una volta, l'impegno del Governo a trovare soluzioni ai problemi sollevati, sia a livello nazionale, sia a livello eurounitario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria automobilistica

componente elettronico

veicolo