ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06600

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 558 del 06/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2021
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2021
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2021
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2021
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/09/2021
Stato iter:
01/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/12/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/12/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/09/2021

DISCUSSIONE IL 01/12/2021

SVOLTO IL 01/12/2021

CONCLUSO IL 01/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06600
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Lunedì 6 settembre 2021, seduta n. 558

   BENAMATI, NARDI, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in Italia il comparto auto, nel 2019, ha fatturato circa 93 miliardi di euro, pari al 5,6 per cento del Pil, con 5.700 imprese e 250 mila occupati, il 7 per cento dell'intera forza lavoro dell'industria manifatturiera italiana;

   per favorire la transizione ecologica in atto la legge di bilancio 2019 ha introdotto il cosiddetto ecobonus, un sistema di incentivi, sotto forma di sconto sul prezzo, per l'acquisto di autovetture nuove a basse emissioni: in via sperimentale per il triennio 2019-2021, è stato previsto un contributo per chi acquisti in Italia un autoveicolo nuovo, di categoria M1, con prezzo inferiore a 50.000 euro e caratterizzato da basse emissioni inquinanti, inferiori a 60 gr/Km, quindi per veicoli totalmente elettrici o ibridi. La misura, inizialmente, non è stata adottata come sostegno al mercato dei veicoli, ma ha una finalità tutta ambientale, andando a integrare la vigente normativa europea sulla qualità dell'aria e dell'ambiente;

   purtroppo, nei primi 8 mesi del 2020, a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19, il crollo del mercato dell'auto nazionale è stato pesantissimo, con un calo del 38,9 per cento delle immatricolazioni, registrando un consuntivo di 516.000 unità in meno;

   alla luce di tutto ciò, per far fronte alla crisi in atto, Governo e Parlamento, con una forte azione di politica industriale per il settore, hanno introdotto, con il cosiddetto decreto Rilancio e successivamente confermato con il cosiddetto decreto Agosto e con la legge di bilancio 2021, una serie di incentivi per l'acquisto di auto nuove, anche con motorizzazioni endotermiche a basse emissioni, riuscendo così a coniugare l'azione positiva per l'ambiente con l'eliminazione di vetture circolanti altamente inquinanti, l'incremento della sicurezza del parco circolante e il deciso sostegno ad un settore strategico per l'economia e l'occupazione in Italia;

   in particolare, per quanto riguarda le autovetture totalmente elettriche o ibride, con emissioni fino a 60g/km di CO2, un ulteriore incentivo cumulabile con l'ecobonus della legge di bilancio 2018, è stato introdotto, per l'anno 2020, dal cosiddetto decreto Rilancio nel 2020 e, per l'anno 2021, dalla legge di bilancio 2021: si tratta del cosiddetto extrabonus, un contributo statale per l'acquisto di autoveicoli nuovi (categoria M1) con emissioni fino a 60 g/km di CO2, sia con, che senza rottamazione di un altro veicolo, concesso a condizione che il venditore conceda uno sconto analogo al contributo statale;

   con il contributo determinante dei deputati del Partito democratico, nel decreto-legge n. 73 del 2021, convertito, con modificazioni dalla legge n. 106 del 2021, è stata rifinanziata, di 350 milioni di euro per il 2021, la dotazione del fondo per la copertura dei vari incentivi previsti per l'acquisto di nuovi veicoli;

   l'indubbio successo di questa azione di politica industriale è confermato, oltre che dai numeri delle immatricolazioni ottenuti, dal fatto che, ad oggi, in base al portale del Ministero dello sviluppo economico, si rileva che sono esauriti gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche e le ibride plug-in: secondo alcune associazioni di settore, senza il rifinanziamento dei contributi statali, si rischia la perdita, nei prossimi mesi, di circa 20-25 mila di veicoli di immatricolato elettrico e altri 15 mila di ibride plug-in, un totale di 40 mila veicoli;

   visto che la misura, in scadenza a dicembre 2021, è stata adottata in via sperimentale solo per un triennio, e visti gli importanti risultati conseguiti, sarebbe opportuno prevedere un nuovo finanziamento dell'ecobonus o meglio ancora che diventi strutturale –:

   se il Governo intenda adottare iniziative normative per rifinanziare gli incentivi attualmente previsti e se intenda adottare un Piano strategico per il ricambio del parco circolante, prevedendo misure strutturali per il sostegno del settore dell'automotive.
(5-06600)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06600

  Com'è noto, con legge di Bilancio 2019 (legge n. 145/2018) è stato introdotto l'Ecobonus automotive. Tale incentivo è stato strutturato come contributo statale volto al rinnovo del parco auto e l'acquisto di auto ibride o elettriche, ovvero con alimentazione tradizionale ma con basse emissioni inquinanti, al fine di assicurare, da un lato, benefici ambientali, dall'altro, il sostegno al settore nel quadro del principio di neutralità tecnologica.
  Successivamente, con il Decreto Fiscale (decreto-legge n. 146 del 2021) è stato rifinanziato per il 2021 il fondo automotive con ulteriori 100 milioni di euro. Il rifinanziamento dell'Ecobonus automotive è stato fortemente voluto dal Ministero dello sviluppo economico che ha inteso favorire la transizione «green», agevolando i consumatori.
  Nell'anno in corso il Governo ha stanziato oltre un miliardo per tali misure, allargate ai veicoli commerciali, speciali e all'usato. Inoltre, sono stati prorogati al 2022 i termini per concludere le operazioni effettuate nel secondo semestre 2021, per far fronte alla crisi nell'approvvigionamento dei semiconduttori. Le prenotazioni effettuate nell'anno in corso sono state circa 530.000.
  Proprio nel quadro necessario al sostegno al comparto, devo precisare che è interesse prioritario del Ministro dello sviluppo economico predisporre un sistema di misure volte ad attrarre e consolidare gli investimenti nell'intero settore dell'automotive e del suo indotto.
  In tale direzione è stata inserita nel disegno di legge di Bilancio una specifica disposizione che istituisce il Fondo per la transizione industriale volto a favorire l'adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta al cambiamento climatico e grazie al quale potranno essere concesse specifiche agevolazioni alle imprese, in modo da tutelare tutta la filiera della produzione, anche con riferimento alle aziende che si occupano di componentistica e necessitano di ristrutturazioni e adeguamenti alle nuove tecnologie.
  Il Ministero dello sviluppo economico opera, dunque, per accompagnare le industrie italiane nel percorso di riconversione dell'intero settore dell'automotive, che costituisce un pilastro dell'industria e dell'economia italiana, contribuendo al 6 per cento del PIL e contando oltre 5.000 aziende.
  Nel merito, ricordo che, al fine di sviluppare nuove tecnologie e prodotti innovativi della filiera delle batterie e dei componenti elettrici, l'Italia partecipa assieme ad altri Stati membri a due importanti progetti di interesse comune europeo, l'Ipcei sulla microelettronica e l'IPCEI sulle batterie.
  Ancora, in seno al PNRR sono inserite due misure finalizzate ad incentivare, tramite lo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo, la capacità delle filiere produttive più innovative, ivi compresa quella dell'automotive.
  Posso dunque affermare, fermo restando le competenze di altri Dicasteri in materia, che il Governo considera in via prioritaria il settore automotive e la sua transizione «green»; per quanto riguarda i contributi statali all'acquisto, stiamo monitorando con attenzione l'utilizzo che è stato fatto con l'ultimo rifinanziamento, al fine di attivare tutte le misure idonee ad attrarre e consolidare investimenti nel settore.
  Per questo motivo, com'è stato ricordato anche dal Ministro dello sviluppo economico On. Giorgetti nel corso della scorsa seduta di Question Time presso la Camera dei Deputati, non è da sottovalutare la possibilità di inserire in legge di bilancio la misura di rifinanziamento per il 2022 della misura automotive, ma tenendo conto delle ultime evoluzioni del mercato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

veicolo elettrico

automobile

vendita