Legislatura: 18Seduta di annuncio: 547 del 26/07/2021
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 26/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021 SNIDER SILVANA LEGA - SALVINI PREMIER 26/07/2021
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 28/07/2021 Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 28/07/2021 Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/07/2021
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/07/2021
DISCUSSIONE IL 28/07/2021
SVOLTO IL 28/07/2021
CONCLUSO IL 28/07/2021
ZOFFILI, CAPITANIO, BILLI, CECCHETTI, COIN, COMENCINI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, FORMENTINI, PICCHI, RIBOLLA e SNIDER. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
una giovane ragazza italiana di origini marocchine, nata a Vimercate nel 1998 ove si erano temporaneamente trasferiti i genitori, cresciuta in Brianza ed attualmente studentessa universitaria a Marsiglia, è stata recentemente bloccata alla dogana aeroportuale di Marrakech subito dopo il proprio atterraggio;
la giovane è in possesso sia del passaporto italiano che di quello marocchino, ma al suo arrivo in Marocco avrebbe esibito soltanto quest'ultimo, generando nelle autorità di presidio all'aeroporto di Marrakech il convincimento di trovarsi davanti ad una cittadina marocchina di religione islamica;
alla giovane, le autorità marocchine hanno contestato un post pubblicato su Facebook nel 2019, nel quale la studentessa aveva definito «versetto del whiskey» il passaggio coranico concernente l'obbligo del sacrificio, o Kautar, ciò che costituirebbe un'offesa pubblica dell'Islam penalmente perseguibile in Marocco;
la giovane ha trascorso qualche giorno con i propri genitori, attualmente residenti in Marocco, prima di essere convocata in tribunale per essere processata;
in esito al processo, la giovane è stata condannata a tre anni e mezzo di carcere, nonché al pagamento di un'ammenda pari a 50 mila dirham;
della sentenza il Ministero della giustizia marocchino avrebbe dato notizia in lingua araba –:
quali iniziative di competenza, il Governo intenda porre in essere in favore della giovane 23enne italiana di origini marocchine appena condannata al fine di ottenerne il sollecito rilascio.
(5-06500)
La cittadina italo-marocchina Ikram Nzihi, nata a Vimercate in provincia di Milano il 6 maggio 1998 e attualmente residente ad Avignone, è stata condannata in primo grado per offese alla religione a tre anni e mezzo di carcere e a una multa di 50 mila Dirham, circa quattromila settecento euro. Contro la sentenza i legali della connazionale hanno presentato appello. L'udienza è prevista nelle prossime settimane.
La Signora Ikram Nzihi è stata fermata il 19 giugno al suo arrivo a Marrakech con l'accusa di aver pubblicato un post sulla piattaforma Facebook dai toni inopportuni nei confronti del popolo marocchino. Si tratterebbe, in particolare, di una parodia della Sura 108 cosiddetta Al Kawthar, la Sura dell'Abbondanza, definita nel post «il versetto del whisky». La Signora ha dichiarato di non averlo scritto e di aver condiviso sul proprio profilo Facebook solo una foto raffigurante una pagina del Corano, il cui contenuto era stato alterato, rimuovendola dopo 15 minuti perché avvertita da altri della gravità del suo contenuto.
Alla notizia della condanna l'Ambasciata d'Italia a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, anche tramite il Vice Console Onorario a Marrakech, si sono immediatamente attivati per acquisire informazioni sulla situazione della connazionale. Il Console Generale l'ha visitata in carcere due volte, il Vice Console Onorario una. Lo stesso Ambasciatore a Rabat, Armando Barucco, le ha prestato visita pochi giorni fa, il 23 luglio. Nel corso di tutte queste visite consolari la Signora Nzihi è sempre apparsa in buone condizioni fisiche e psicologiche. Nelle prossime settimane il Consolato Generale a Casablanca continuerà a monitorarne lo stato di salute attraverso il proprio medico di fiducia.
Le nostre Rappresentanze diplomatico-consolari, in coordinamento con il Console Onorario a Marrakech, sono inoltre in contatto costante con la famiglia di Ikram e il suo legale, individuato grazie all'assistenza fornita dal Consolato Generale.
La Farnesina continuerà a seguire la vicenda con la massima attenzione. Garantiremo a Ikram Nzihi tutta l'assistenza possibile nelle successive fasi del procedimento penale che la vede coinvolta, mantenendo un canale di comunicazione costante con i suoi familiari e l'avvocato.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):passaporto