ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06247

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/06/2021
Stato iter:
05/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 05/10/2021
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2021

DISCUSSIONE IL 05/10/2021

SVOLTO IL 05/10/2021

CONCLUSO IL 05/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06247
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1o gennaio 2021, a Montevideo in Uruguay, Luca Ventre, cittadino italiano e residente all'estero da 8 anni, ha perso la vita in circostanze ancora da chiarire. Il connazionale, avrebbe inspiegabilmente scavalcato il muro di recinzione dell'ambasciata italiana — dove si era recato per essere assistito nel suo rientro in Italia —, dopo aver suonato senza ricevere risposta;

   dalle successive ricostruzioni è emerso che il giovane sia stato fermato da un vigilante — raggiunto subito dopo da un poliziotto uruguayano — presente in quel momento all'interno dello spazio dell'ambasciata italiana e, come raccontato dai video delle telecamere di sorveglianza dell'ambasciata, immobilizzato per 31 minuti, 16 dei quali trascorsi con un braccio sul collo, una tecnica chiamata «chiave di judo»;

   dopo essere stato immobilizzato e aver perso i sensi, il giovane Luca Ventre veniva trascinato all'esterno dell'ambasciata e trasportato su un'auto di una unità della polizia uruguayana presso l'ospedale Clinicas di Montevideo, dove veniva accertata la sua morte;

   per le autorità locali, Luca Ventre era ancora vivo quando è stato trasportato in ospedale, ma il video di una telecamera che riprende l'ingresso dell'ospedale, mostra il trentacinquenne che non sembra affatto dare segnali di vita mentre viene trasportato da cinque agenti su una sedia a rotelle;

   nel corso delle indagini sarebbero emerse numerose contraddizioni in relazione alle cause e al luogo del decesso dell'uomo, soprattutto qualora sia accertato che l'evento morte si sia verificato all'interno della sede diplomatica e pertanto sottoposta a giurisdizione italiana;

   inoltre, non è ancora stata chiarita la presenza all'interno dell'ambasciata di un poliziotto straniero e di operatori di polizia privata locale, come invece si evince dai video dell'accaduto

   quali iniziative stia intraprendendo il Ministro interrogato, per quanto di competenza e nel rispetto delle prerogative delle magistrature coinvolte e dei procedimenti di accertamento avviati nei due Paesi, per far luce sulla morte di Luca Ventre.
(5-06247)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06247

  Intorno alle ore 7 del mattino del primo gennaio 2021 Luca Ventre, residente in Uruguay, si è introdotto nel complesso dell'Ambasciata d'Italia a Montevideo.
  Il connazionale è stato fermato dalla guardia privata in servizio presso la Sede, che ha chiesto a voce l'intervento dell'agente della Polizia uruguaiana, incaricato di vigilare sulla sicurezza dell'Ambasciata. Il diritto internazionale prevede infatti l'obbligo, a carico del Paese ospitante, di proteggere i locali della Sede da ogni intrusione.
  L'agente sopraggiunto sul posto ha bloccato il Signor Ventre immobilizzandolo in attesa dell'arrivo di una pattuglia della Polizia, che nel frattempo era stata chiamata. La stessa Polizia uruguaiana ha portato il Signor Ventre in ospedale.
  Secondo quanto riferito dagli agenti di Polizia e confermato dalla guardia privata, al momento di essere portato fuori dal perimetro dell'Ambasciata il connazionale era ancora vivo.
  Le indagini della Polizia uruguaiana sono tuttora in corso. Un fascicolo è stato aperto anche dalla Procura della Repubblica di Roma. Dopo un'iniziale disponibilità da parte dell'Autorità giudiziaria nei confronti dei colleghi italiani, la collaborazione da parte degli inquirenti locali ha subito una battuta d'arresto.
  Proprio per questo il 25 maggio il Ministro Di Maio ha indirizzato una lettera al Ministro degli Esteri di Montevideo, chiedendo una maggiore collaborazione tra inquirenti uruguaiani e italiani e indagini più approfondite. Nella sua risposta del 2 giugno, il Ministro degli Esteri uruguaiano ha assicurato piena cooperazione in ambito giudiziario, nel rispetto dell'indipendenza della magistratura.
  Una richiesta di massima collaborazione da parte dell'Autorità giudiziaria è stata reiterata dal Ministro Di Maio all'omologo uruguaiano il 10 giugno, in risposta a una lettera di felicitazioni in occasione della Festa della Repubblica.
  Una perizia disposta dalla Procura di Roma ha individuato quale causa principale del decesso il soffocamento, causato dalla stretta del poliziotto uruguaiano sul Signor Ventre all'interno del compound e ha allo stesso tempo confermato che la morte di Luca Ventre è avvenuta in ospedale. La Procura di Roma ha quindi iscritto l'agente di polizia nel registro degli indagati per il reato di omicidio preterintenzionale.
  Il 14 giugno, inoltre, la Ministra della giustizia Cartabia ha firmato una richiesta di procedimento penale, rimuovendo così l'ostacolo all'esercizio della giurisdizione italiana.
  Mentre le indagini proseguono, la Farnesina e l'Ambasciata d'Italia a Montevideo continuano a seguire la vicenda con la massima attenzione, mantenendo costanti contatti con le Autorità uruguaiane.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambasciata

automobile

morte