ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06210

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 523 del 14/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 14/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06210
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Lunedì 14 giugno 2021, seduta n. 523

   COSTANZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come riportato da Repubblica Milano in data 7 giugno 2021, la multinazionale tedesca della logistica Dhl è stata accusata di una cospicua evasione sui contribuiti dei lavoratori, attraverso cooperative e consorzi «che fungevano da meri “serbatoi” di manodopera», e «società che nascono e muoiono con una velocità tale da impedire di individuare i reali gestori della fornitura di lavoratori e di aggredire i capitali evasi»;

   il Nucleo di polizia economico tributaria di Milano ha quantificato l'evasione in venti milioni di euro;

   nel decreto di sequestro preventivo d'urgenza i magistrati della procura di Milano hanno accusato Dhl, la società committente, di «abusare dei benefici offerti dal sistema illecito, neutralizzando il proprio cuneo fiscale mediante l'esternalizzazione della manodopera e di tutti gli oneri connessi»; tale condotta illecita sarebbe stata realizzata attraverso «fittizi contratti d'appalto per prestazioni di servizi che, invero, dissimulano l'unico, reale oggetto del negozio posto in essere tra le parti, ossia la mera somministrazione di personale effettuata in violazione delle norme che ne regolamentano la disciplina»;

   come riportato da Repubblica, l'indagine del Nucleo di polizia economico-finanziaria, insieme all'attività ispettiva del Settore contrasto illeciti dell'Agenzia delle entrate, ha portato a diverse perquisizioni — nelle province di Milano, Monza-Brianza, Lodi e Pavia — nei confronti di persone fisiche e giuridiche accusate, secondo la ricostruzione del pm Paolo Storari — di aver realizzato «una complessa frode fiscale caratterizzata dall'utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti, da parte della multinazionale, e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, effettuata in violazione della normativa di settore»;

   in particolare, ricostruendo la filiera della manodopera, si sarebbe dimostrato che i rapporti di lavoro con la società committente venivano «schermati da un consorzio che si avvaleva a sua volta di 23 società cooperative — che si avvicendavano nel tempo trasferendo la manodopera dall'una all'altra — omettendo sistematicamente il versamento dell'Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale» –:

   se non si ritenga necessario adottare iniziative, per quanto di competenza, per imprimere una netta accelerazione politica al percorso di riforma del sistema delle cooperative, degli appalti e della somministrazione di manodopera volto a tutelare i lavoratori e a impedire che possano ripetersi le storture di questi ultimi anni.
(5-06210)