ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 509 del 17/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: LEGNAIOLI DONATELLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/05/2021
Stato iter:
08/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/09/2021
Resoconto LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/05/2021

DISCUSSIONE IL 08/09/2021

SVOLTO IL 08/09/2021

CONCLUSO IL 08/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06006
presentato da
LEGNAIOLI Donatella
testo di
Lunedì 17 maggio 2021, seduta n. 509

   LEGNAIOLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   organi di stampa della Toscana di questi ultimi giorni riportano la preoccupazione del presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, il quale riportando i dati dell'Osservatorio sulla demografia delle imprese artigiane (aggiornato a marzo 2021), evidenzia come nel primo trimestre di quest'anno vi è stata una riduzione del numero delle imprese passate da 28.491 a 28.236;

   in pratica, in soli tre mesi sono sparite 248 piccole aziende, mentre in tutto il 2020 le cessazioni erano state «solo» 282, in controtendenza con il 2019 che segnava un più 183 nuove imprese;

   la statistica ricorda come per trovare un altro annus horribilis per il comparto dell'artigianato occorra fare un balzo indietro di un decennio e arrivare al 2010: con quasi 600 imprese in meno;

   la fotografia della crisi mostra come particolarmente colpiti continuino ad essere i settori del manifatturiero, seguiti da quelli del trasporto di merci, del trasporto di passeggeri e dei servizi, mentre non va certo meglio per ristorazione, servizi alle persone e auto;

   gli artigiani rappresentano un patrimonio di conoscenza, esperienza e professionalità vanto da sempre dell'Italia, in grado di attirare anche ogni anno milioni di turisti, ma mai come in questo periodo essi abbisognano di un sostegno per non rischiare di scomparire –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda promuovere per sostenere i livelli occupazionali di queste importanti categorie economiche.
(5-06006)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06006

  L'atto di sindacato ispettivo richiama l'attenzione sulla grave crisi che attraversa il comparto dell'artigianato, che come noto, è uno dei settori che ha subito maggiormente gli effetti economici determinati dall'emergenza sanitaria. Le imprese artigiane, presenti soprattutto nei settori dell'industria manifatturiera e delle costruzioni, secondo i più recenti dati ISTAT, tra il 2019 e il 2020 sono diminuiti dell'1,4 per cento.
  Con particolare riferimento alla situazione della regione Toscana, richiamata dall'onorevole interrogante, i dati diffusi dalla regione evidenziano, negli ultimi trimestri, una maggiore e diffusa vulnerabilità del sistema produttivo toscano, essendo cresciuto il rischio di inattivazione, specie per le imprese di minore dimensione.
  I settori che più hanno sofferto delle restrizioni indotte dalla pandemia sono il made in Italy per l'industria (in particolare, l'industria della pelle, del tessile, dell'abbigliamento e dell'oreficeria) e i servizi turistici e il commercio al dettaglio per il settore del terziario. L'eterogeneità degli effetti settoriali determina un impatto differenziato sul territorio, con un forte arretramento della domanda di lavoro nelle città e nei borghi turistici e nei distretti della moda.
  Il blocco dei licenziamenti ha protetto soprattutto il lavoro a tempo determinato. Sono state le categorie più fragili dei lavoratori a soffrire di più gli effetti della crisi: giovani, donne, lavoratori flessibili, lavoratori manuali e lavoratori autonomi hanno subito le conseguenze della contrazione delle attività economiche, soprattutto in termini di minori opportunità di impiego.
  Per fare fronte all'emergenza, l'intervento del Governo si è mosso lungo due direttrici: da un lato, il sostegno ai lavoratori, subordinati ed autonomi, attraverso il blocco dei licenziamenti, i trattamenti straordinari di integrazione salariale, gli esoneri contributivi e le indennità di protezione sociale, dall'altro il sostegno alle imprese e agli operatori economici attraverso la garanzia del credito, i ristori, i crediti di imposta, i contributi a fondo perduto.
  In particolare, con il decreto-legge n. 73 del 2021, cosiddetto, «Sostegni bis» è stato previsto il differimento dei termini dei versamenti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni autonome speciali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, nonché il differimento dei termini per la verifica della regolarità contributiva dei lavoratori autonomi e dei professionisti ai fini dell'esonero di cui all'articolo 1, commi da 20 a 22-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
  Per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito specificamente rivolte al settore dell'artigianato, l'articolo 1, comma 303, della legge di bilancio 2021 e successivamente l'articolo 8, comma 7, del decreto-legge n. 41 del 2021 cosiddetto «Sostegni», hanno previsto l'assegnazione di complessivi 2 miliardi di euro ai Fondi di solidarietà bilaterali alternativi.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine di garantire le prestazioni di integrazione salariale, ha adottato il 24 giugno due decreti interministeriali, con i quali sono state assegnate quote delle risorse del Fondo di solidarietà bilaterale alternativo (FSBA).
  A seguito della registrazione da parte della Corte dei conti dei due decreti interministeriali nn. 4 e 5 del 2021, sono già stati assegnati circa 600 milioni di euro, dei quali, con i decreti direttoriali nn. 6 e 7 del 22 luglio 2021, sono stati già trasferiti ai predetti Fondi circa 200 milioni.
  Rammento che i trasferimenti delle risorse sono stati effettuati sulla scorta delle rendicontazioni delle prestazioni autorizzate, inviate dal Fondo e asseverate dall'organo di controllo.
  Certamente il settore dell'artigianato, che rappresenta un'asse strategico per il sistema economico nazionale e un'eccellenza del territorio toscano, è meritevole di un'attenzione particolare e di misure specifiche che consentano a tale comparto di far fronte alle trasformazioni produttive in atto e all'oggettiva instabilità del mercato del mercato del lavoro.
  A tal fine i principi guida della riforma ammortizzatori sociali – presentata alle parti sociali prima della pausa estiva – prevedono l'estensione, secondo criteri di equità e universalità, delle misure di integrazione del reddito a tutti i lavoratori subordinati e al lavoro autonomo, il rafforzamento delle tutele di malattia e di maternità e il collegamento strutturale degli interventi di sostegno al reddito con le politiche attive del lavoro autonomo.
  In particolare, per quanto riguarda il settore dell'artigianato, ferme restando le prerogative vigenti dei fondi di solidarietà bilaterali, sarà assicurata la copertura dei Fondi bilaterali anche ai datori di lavoro che occupano da 1 a 5 dipendenti e sarà chiarito il principio dell'obbligatorietà della contribuzione per i fondi bilaterali alternativi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto merci

trasporto viaggiatori

utente dei trasporti