ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05967

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 504 del 10/05/2021
Abbinamenti
Atto 5/07143 abbinato in data 30/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/05/2021
Stato iter:
30/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2021
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 30/11/2021
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/05/2021

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/11/2021

DISCUSSIONE IL 30/11/2021

SVOLTO IL 30/11/2021

CONCLUSO IL 30/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05967
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 10 maggio 2021, seduta n. 504

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo comparso il 6 maggio 2021 sul Jerusalem Post, è stata data notizia che 4 cittadini palestinesi sono stati accusati di aver dirottato fondi per la cooperazione allo sviluppo, provenienti dall'Europa, verso il Fronte popolare per la liberazione della Palestina:

   il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) è una formazione politica e militare palestinese di ispirazione marxista-leninista, inserita da Canada, Stati Uniti e Unione Europea tra le organizzazioni terroristiche;

   la notizia è stata ripresa a seguito di un annuncio dello Shin Bet, i servizi di sicurezza israeliani, che hanno parlato di un sistema di organizzazioni sparse in Europa capaci di ottenere milioni di euro da dirottare per finanziare azioni violente e terroristiche;

   lo Shin Bet ha dichiarato di avere una lunga serie di prove che documentano come queste organizzazioni palestinesi producano reportistiche e attività fittizie in grado di giustificare l'impiego dei fondi provenienti dall'Europa;

   il Ministero degli esteri israeliano, dopo aver presentato alle nazioni europee coinvolte i dati raccolti, ha rivolto un appello agli omologhi europei affinché impediscano il finanziamento fittizio di tale organizzazione terroristica;

   secondo quanto dichiarato da Israele, dal 2014 al 2021, i Governi di Spagna, Belgio, Italia, Svezia, Danimarca, Irlanda, Germania, Svizzera, Francia, Norvegia e l'Unione europea hanno stanziato oltre 200 milioni di euro a favore Ong gravitanti nell'area del Fronte popolare di liberazione della Palestina, inclusa la Ong Health Work Committees;

   una Ong israeliana, la Ngo Monitor, ha condotto uno studio secondo il quale oltre 70 funzionari di Ong sarebbero collegati al Fplp;

   giova ricordare che l'articolo 270-bis del codice penale italiano sanziona il reato di finanziamento del terrorismo. Qualora quanto rappresentato dal Ministro degli esteri israeliano fosse vero, ciò rappresenterebbe una macchia indelebile per la cooperazione allo sviluppo in Italia e getterebbe cupe ombre sulla qualità e sull'utilità di alcune operazioni di finanziamento. Inoltre, metterebbe in dubbio l'intera credibilità dei controlli di affidabilità sulla selezione degli enti beneficiari;

   per tutto quanto indicato, occorre agire in maniera tempestiva –:

   se corrisponda al vero che il Governo italiano abbia ricevuto dallo Stato di Israele richiesta di bloccare alcuni finanziamenti, come indicato in premessa;

   se il Governo abbia ricevuto la documentazione contenente le prove di quanto indicato in premessa dallo Shin Bet;

   se il Governo intenda sospendere precauzionalmente l'erogazione di fondi per la cooperazione allo sviluppo verso quelle nazioni sospette di sostenere il terrorismo e, contemporaneamente, avviare un'indagine interna per ricercare eventuali errori nell'individuazione dei soggetti beneficiari.
(5-05967)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05967

  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha ricevuto dall'Ambasciata d'Israele in Italia documentazione a sostegno della decisione delle Autorità israeliane del 19 ottobre di designare come terroristiche sei organizzazioni della società civile palestinese. Si tratta di Al Haq, UAWC, Defense for Children International–Palestina, Bisan Center for Research and Development, ADAMEER e Union of Palestinian Women's Committees.
  La questione è stata anche oggetto di un debriefing organizzato in Israele dal Ministero degli Affari Esteri israeliano e condotto da un rappresentante dello Shin Bet, al quale hanno preso parte funzionari della nostra Ambasciata insieme ai colleghi di Francia, Croazia, Romania, Bulgaria, Estonia, Svizzera e Regno Unito. Nell'occasione è stata sottolineata da parte israeliana la necessità di interrompere i finanziamenti verso quelle sei organizzazioni.
  Le informazioni fornite fino a questo momento non consentono tuttavia di confermare la fondatezza delle accuse mosse da Israele.
  Fatte queste premesse, è importante sottolineare che l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo finanzia direttamente solo le organizzazioni della società civile italiane. Queste possono a loro volta avvalersi di organizzazioni non governative locali per determinate attività. Al momento nessun partner locale dei nostri progetti di cooperazione risulta comunque inserito nelle liste delle organizzazioni terroristiche predisposte dalle Nazioni Unite, dall'Unione Europea o dagli Stati Uniti. Per questo motivo l'erogazione di fondi per la cooperazione allo sviluppo non è stata sospesa, né nei Territori Palestinesi né in altri Paesi.
  La Cooperazione italiana ha da tempo introdotto procedure che impediscono esplicitamente alle organizzazioni della società civile, o ad ogni altro soggetto proponente iniziative per la concessione di contributi, di intraprendere partenariati con entità sanzionate dall'Unione Europea. La tutela e la promozione della legalità sono tra i principi cardine delle nostre attività di cooperazione, principi applicati scrupolosamente fin dalle attività preliminari all'erogazione dei fondi.
  Sull'importanza di approfondire le informazioni in base alle quali le sei organizzazioni palestinesi sono state designate, rimando a quanto dirò a breve in risposta all'interrogazione della Onorevole Ehm sul medesimo argomento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

aiuto allo sviluppo

organizzazione non governativa