Legislatura: 18Seduta di annuncio: 497 del 29/04/2021
Precedente numero assegnato: 4/09113
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 05/05/2021 Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 05/05/2021 Resoconto INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/04/2021
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/05/2021
DISCUSSIONE IL 05/05/2021
SVOLTO IL 05/05/2021
CONCLUSO IL 05/05/2021
ASCARI, INVIDIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
con lettera del 31 marzo 2021 il sindacato intercategoriale Cobas ha inviato ai Ministri interrogati una richiesta per una convocazione urgente di un tavolo di concertazione con le parti interessate riguardo alla Vertenza nazionale Fedex-TNT, a seguito dell'incontro svoltosi nella giornata del 30 marzo 2021 nella sede prefettizia di Piacenza, in cui si è palesata la manifesta volontà della multinazionale Fedex-TNT di procedere alla chiusura immediata del sito di Piacenza che comporterà un grave impatto in termini occupazionali per circa 300 lavoratori ivi addetti che verranno licenziati;
tutto ciò nonostante, in data 8 febbraio 2021, sempre presso la prefettura di Piacenza, a seguito dello stato di agitazione proclamato dallo stesso Sindacato, fosse stato siglato un verbale nel quale il rappresentante legale di Fedex dichiarava testualmente che «il piano industriale presentato il 19 gennaio 2021 dal gruppo Fedex per l'Italia non prevede alcun impatto sul personale addetto alle attività di handling e di pickup-delivery anche compreso quindi il sito di Piacenza»;
alla luce di ciò, appare del tutto evidente che le preoccupazioni manifestate dal Sindacato e dai lavoratori Fedex di Piacenza, e sfociate nelle agitazioni sindacali sul suddetto sito tra fine gennaio e inizio febbraio 2021 – a seguito del comunicato dell'azienda per cui quell'hub non potesse più svolgere un ruolo centrale nelle attività distributive – fossero pienamente fondate;
occorre evidenziare che secondo quanto ricostruito da ilfattoquotidiano.it con articolo del 31 marzo 2021 il gruppo aziendale avrebbe iniziato a spostare le merci in altri magazzini proprio nei giorni degli arresti dei sindacalisti che hanno organizzato la manifestazioni per ottenere garanzie occupazionali e tutele anche per i lavoratori in subappalto;
la notizia della chiusura immediata arriva proprio nel momento in cui sindacati del settore logistica e del trasporto merci hanno proclamato lo sciopero nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro, che fa seguito a quello dell'intera filiera di Amazon della scorsa settimana;
secondo quanto riportato dall'articolo di giornale sopra citato, il sindacato avrebbe bollato la decisione della TNT-FedEx come una «chiusura inaccettabile» non dettata da ragioni economiche ma solo dalla volontà di eliminare la manodopera più sindacalizzata dei propri magazzini;
è da oltre un anno che è emersa la preoccupazione per la situazione occupazionale del sito emiliano e in generale per il piano di ristrutturazione continentale annunciato dalla multinazionale;
durante la pandemia questi lavoratori non hanno mai interrotto, nemmeno per un solo un giorno, le attività lavorative dentro i magazzini o quelle di corrieri e trasportatori, considerati fra le attività essenziali da non chiudere mai per evitare il collasso del sistema distributivo d'Italia, anche con riferimento alla distribuzione delle merci sanitarie essenziale durante l'emergenza da COVID-19 –:
se i Ministri interrogati, nell'ambito delle proprie competenze, siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e se ritengano opportuno convocare, al più presto, le parti interessate, ossia i rappresentanti sindacali dei lavoratori e i rappresentanti dell'azienda per l'apertura di un tavolo di concertazione, per addivenire alla risoluzione delle problematiche sopra esposte e della crisi aziendale nonché al fine di evitare la chiusura definitiva dello stabilimento di Piacenza e il licenziamento di tanti lavoratori e lavoratrici che non possono perdere il posto di lavoro, soprattutto in un momento di grave crisi come quello che sta vivendo il nostro Paese a causa della pandemia.
(5-05886)
L'onorevole interrogante, premessa la decisione della Fedex-TNT, di chiudere l'hub piacentino Le Mose, impianto che occupa circa 400 lavoratori, chiede di conoscere le iniziative che il Ministero voglia adottare per salvaguardare i posti di lavoro, tra cui l'opportunità di aprire un tavolo di concertazione tra i rappresentanti sindacali dei lavoratori e quelli aziendali.
La Prefettura di Piacenza ha rappresentato che, nella riunione tenutasi con i rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali il 30 marzo scorso, l'amministratore di TNT, nel comunicare la decisione aziendale di chiusura del sito piacentino, avrebbe altresì manifestato la volontà aziendale di implementare, tramite l'assunzione di circa 800 lavoratori addetti al servizio di smistamento pacchi, gli hub di Padova, Ancona, Bari, Bologna, Fiano Romano, Firenze e Napoli Teverola, nonché di aumentare gli investimenti nel network italiano.
L'amministratore di TNT in detta riunione avrebbe altresì precisato che le scelte aziendali sono frutto di valutazioni legate a fattori oggettivi come il calo di volumi verso i clienti e la crescente instabilità del network stesso, che avrebbero reso l'hub di Piacenza non più strategico e centrale nelle attività distributive.
Risulterebbe altresì che i lavoratori interessati dalla cessazione del contratto con la società Alba Srl sarebbero circa 280 mentre per quelli diretti di Fedex-TNT e per quelli della VL EXPRESS (cosiddetti corrieri dell'ultimo miglio) la sospensione delle attività dell'hub piacentino non porterà alla disdetta dei contratti in essere.
In data 9 aprile 2021 la Prefettura di Piacenza, in accordo con l'Assessorato regionale allo sviluppo economico e con il Presidente della provincia di Piacenza, a seguito di un'ulteriore incontro con le società Fedex, Alba Srl e Lintel, ha inviato una richiesta di Tavolo interministeriale al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
La Prefettura di Piacenza da ultimo ha comunicato che la società Alba SRL il 27 aprile scorso ha incontrato in due distinte riunioni i rappresentanti di CGIL-CISL-USB in un tavolo e SI.COBS in altro tavolo, e in queste sedi, ribadita l'impossibilità della riapertura del sito piacentino e della ricollocazione presso propri stabilimenti avrebbe, testualmente, proposto «un percorso finalizzato all'individuazione delle più idonee misure di accompagnamento e facilitazione delle risoluzioni dei rapporti di lavoro» mettendo a disposizione dei lavoratori la «possibilità di accedere ad un programma di outplacement avvalendosi a tal fine di società leader specializzata ed accreditata nel settore, già individuata in INTOO»; il prossimo 11 maggio sarebbe dunque previsto un incontro preliminare con la INTOO.
Ciò detto, assicuro che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è aggiornato sulla vicenda e, considerata l'importanza della vertenza per i suoi effetti sia sul territorio piacentino, sta valutando – d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico – la possibilità di favorire un incontro in sede istituzionale tra azienda e organizzazioni sindacali, al fine di individuare la soluzione migliore per la salvaguardia dei livelli occupazionali.