ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05606

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 476 del 29/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 29/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 28/03/2021
Stato iter:
05/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 05/10/2021
Resoconto SIRAGUSA ELISA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/03/2021

DISCUSSIONE IL 05/10/2021

SVOLTO IL 05/10/2021

CONCLUSO IL 05/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05606
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Lunedì 29 marzo 2021, seduta n. 476

   SIRAGUSA e FUSACCHIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   stando a recenti notizie di stampa, la data fissata per le prossime elezioni di rinnovo dei membri dei Comites sarebbe quella del 3 dicembre 2021. In un'intervista rilasciata dal segretario generale del Consiglio generale degli italiani all'estero, Michele Schiavone («Italiani all'estero, Comites: quando si vota? Schiavone (CGIE) a colloquio con ItaliaChiamaItalia», ItaliaChiamaItalia, 19 marzo 2021), viene infatti dichiarato come Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all'estero alla Farnesina, avesse chiesto al segretario se il Cgie fosse disponibile ad accettare la proposta di quella data;

   ci si chiede quindi se sarà questo l'anno in cui, per la prima volta, le citate elezioni potranno avvalersi dell'innovativa modalità del voto elettronico. È questo un argomento di cui si parla da ormai nove anni: già il decreto-legge 30 maggio 2012 n. 67, infatti, dispose un riordino della normativa riguardante le procedure di rinnovo dei membri dei Comites, prevedendo la modalità del voto informatico per tale tipologia di elezioni e rinviando a un successivo regolamento l'attuazione della disposizione; questo regolamento attuativo, però, come noto, non venne mai emanato;

   il Ministro interrogato, rispondendo a un'interrogazione del 14 maggio 2020 sul tema, sostenne che le eventuali modalità applicative del voto elettronico sarebbero dipese dall'adeguatezza dei fondi disponibili;

   ciò nonostante l'analisi dell'impatto della regolamentazione avesse rilevato come il voto informatico implicasse una spesa nettamente inferiore rispetto al voto per corrispondenza;

   la legge del 27 dicembre 2019, n. 160, istituì – nello stato di previsione del Ministero dell'interno – un fondo, volto a introdurre, in via sperimentale, modalità innovative di espressione del voto in via digitale. Lo stanziamento disposto, per il 2020, fu di un milione di euro: cifra da destinarsi all'implementazione del voto elettronico nelle elezioni politiche nazionali ed europee. Il decreto-legge n. 183 del 2020 ha poi disposto che il Ministero dovrà adottare entro il 30 giugno 2021 il connesso decreto attuativo;

   l'11 giugno 2020 il Governo pro-tempore accolse l'ordine del giorno n. 9/0247l-A/003, a prima firma dell'interrogante, il quale impegnava l'Esecutivo a valutare l'opportunità di estendere la sperimentazione del voto elettronico, prevista dalla legge di bilancio 2020, anche alle elezioni per il rinnovo dei Comites;

   la legge di bilancio dell'anno seguente (legge 30 dicembre 2020, n. 178, articolo 1, comma 648) ha autorizzato quindi la spesa di 9 milioni di euro per lo svolgimento delle elezioni di rinnovo dei Comites e del Cgie, nonché per introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale per lo svolgimento delle medesime votazioni;

   l'emergenza sanitaria attuale ha ribadito e messo in evidenza la necessità, per il nostro Paese, di dotarsi di modalità inedite di esercizio del diritto al voto: ciò, per sveltire e rendere più agili le procedure attuali, anche prevedendo forme di votazione in remoto;

   le risapute problematiche del voto per corrispondenza – modalità attraverso la quale vengono eletti i rappresentanti della circoscrizione estera del nostro Parlamento – porta a considerare non più rinviabile l'inizio della sperimentazione del voto in via digitale –:

   se vi siano novità concernenti la partenza della sperimentazione del voto elettronico per il rinnovo dei Comites, sperimentazione che potrebbe avere un suo primo ambito di applicazione solo in alcune città «pilota», come avvenuto per la sperimentazione della carta d'identità elettronica (Cie);

   se non sia intenzione del Governo adottare iniziative volte a permettere che anche la raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali possa avvenire per via telematica.
(5-05606)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05606

  Con riguardo al primo punto sollevato, confermo che la Farnesina prevede di effettuare una sperimentazione del voto elettronico per le elezioni dei Comitati per gli Italiani all'estero, che avranno luogo il prossimo 3 dicembre 2021.
  La base normativa, come ricorda l'interrogante, è la Legge di bilancio 2021, che ha autorizzato per l'anno in corso la spesa di 9 milioni di euro, oltre che per lo svolgimento delle elezioni in parola, anche per «introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale».
  Per dare attuazione a tale norma, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha avviato un intenso lavoro preparatorio, con l'obiettivo di definire le modalità di svolgimento e le specifiche tecniche della sperimentazione, in stretto contatto con la Commissione interministeriale sul voto elettronico. Ricordo che i lavori di quest'ultima si sono conclusi con la redazione di Linee guida per il voto elettronico, adottate con decreto del Ministero dell'interno di concerto con il Ministero dell'innovazione il 9 luglio 2021, che confermano l'impostazione data alla sperimentazione dal MAECI.
  La sperimentazione delineata dal MAECI per le elezioni dei Comites coinvolgerà alcune sedi «pilota», individuate sulla base di criteri che possano garantire una adesione tale da rendere il test significativo. Si tratta in particolare dei Comitati di Berlino, Houston, Johannesburg, Londra, L'Aja, Marsiglia, Monaco di Baviera, San Paolo e Tel Aviv.
  Gli elettori potranno partecipare alla sperimentazione su base volontaria, richiedendo di iscriversi nelle liste elettorali del loro consolato di riferimento tramite il portale dei servizi consolari «Fast It». È inoltre previsto che l'elettore si autentichi tramite SPID di secondo livello su un portale dedicato (disponibile in internet e accessibile da dispositivi elettronici personali) e sia ammesso al voto previa verifica, con modalità automatizzate, del godimento del diritto di elettorato attivo. Oltre che l'espressione del voto, anche la fase di scrutinio intende rispettare tutte le garanzie di segretezza e anonimato. Informazioni sulle modalità di partecipazione sono reperibili sui siti web delle ambasciate e dei consolati coinvolti.
  La sperimentazione del voto elettronico avverrà parallelamente alle tradizionali operazioni elettorali con espressione di voto per corrispondenza e non sarà produttiva di effetti giuridici. Ciò a titolo prudenziale e in un'ottica di «gradualità e progressività» – conformemente alle raccomandazioni del Consiglio d'Europa in argomento – al fine di evitare il rischio di una ripetizione delle elezioni nelle sedi pilota ove si riscontrassero anomalie o si verificassero malfunzionamenti tali da compromettere l'attendibilità dell'esito elettorale, proprio alla luce delle «sfide tecniche e giuridiche» connesse alla modalità di espressione del voto digitale. Non esiste ad oggi infatti una tecnologia in grado di garantire una totale sicurezza del voto elettronico, sia in termini applicativi che infrastrutturali, come emerso ad esito dei lavori della Commissione interministeriale. La sperimentazione consentirà dunque di chiarire alcuni importanti aspetti sulla futura percorribilità del voto elettronico, in particolare a tutela dei principi costituzionali di personalità, eguaglianza, libertà e segretezza del voto.
  Con riguardo al secondo punto sollevato, la recentissima normativa introdotta con il decreto-legge n. 77 del 2021, convertito con legge del 29 luglio 2021 n. 108, dispone misure per la raccolta di firme digitali tramite strumentazione elettronica solo per i referendum e per le leggi di iniziativa popolare. La raccolta telematica delle firme per la presentazione delle liste elettorali per le elezioni dei Comites, oltre a non avere una base giuridica, non è stata prevista dalla sperimentazione. La complessità dello sviluppo di una piattaforma per il voto elettronico non consente di ipotizzare la sperimentazione anche di tale diverso e separato adempimento connesso alle prossime elezioni dei Comites, stante per di più la ristrettezza dei tempi a disposizione e la limitatezza delle risorse stanziate.
  Ricordo invece che, anche rispondendo a sollecitazioni in tal senso di questa Commissione, il decreto-legge n. 117 del 2021 attualmente in corso di conversione in Parlamento ha previsto, all'articolo 5, specifiche misure per semplificare le operazioni di raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni Comites, anche alla luce del perdurante contesto pandemico. In particolare, è stato ridotto del 50 per cento il numero minimo di firme dei sottoscrittori richieste per la presentazione di una lista ed è venuto meno l'obbligo di autenticazione delle stesse da parte dell'ufficio consolare. Tali misure, limitate alle prossime elezioni, riguardano 107 Comites già esistenti e 13 di nuova istituzione, per un totale complessivo di 4.728.620 elettori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

voto elettronico

organizzazione elettorale

elezioni politiche