ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05400

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 462 del 24/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: BONOMO FRANCESCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/02/2021
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 10/03/2021
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2021

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

SVOLTO IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05400
presentato da
BONOMO Francesca
testo di
Mercoledì 24 febbraio 2021, seduta n. 462

   BONOMO e GRIBAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la Officine meccaniche Giovanni Cerutti Spa è una società per azioni italiana con sede a Casale Monferrato (in provincia di Alessandria), che opera nel settore della progettazione e costruzione di macchine ed attrezzature per la stampa;

   da anni, la società, dopo un periodo, sul finire del secolo scorso in cui era divenuta leader internazionale nella produzione di rotative rotocalco, sta attraversano un periodo di forte crisi per la quale ha ridotto notevolmente il numero di addetti e dei siti produttivi;

   il 31 agosto 2020 il tribunale di Vercelli, a seguito delle istanze depositate dalle due società in concordato preventivo (le Officine Meccaniche G. Cerutti e la Cerutti Packaging Equipment), ha emesso il provvedimento che autorizza la costituzione di una newco, denominata Gruppo Cerutti Srl, e posseduta pariteticamente dalle predette due società nelle quale confluiranno le relative attività e asset;

   secondo l'accordo, la nuova società avrebbe dovuto operare nello stabilimento di Casale Monferrato con 134 dipendenti, mentre circa 150 dipendenti restanti (dopo la riduzione avvenuta negli anni ricorrendo in gran parte agli ammortizzatori sociali e ai pensionamenti e prepensionamenti) rimarranno in capo alle due società in concordato preventivo, usufruendo della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale che durerà fino a gennaio 2021 e con un piano di uscite che, spiega Costanza Cerutti, responsabile comunicazione e marketing, «confermerà l'attenzione che abbiamo sempre dimostrato nel cercare di salvaguardare i dipendenti, e quindi utilizzando tutti gli ammortizzatori disponibili, dalla Naspi ai pensionamenti e prepensionamenti fino a percorsi di ricollocazione sul mercato del lavoro»;

   il tribunale di Vercelli il 30 settembre 2020 ha emanato la sentenza di fallimento per Officine Meccaniche Giovanni Cerutti;

   in questi mesi, il Gruppo Cerutti ha assicurato che avrebbe proseguito «senza soluzione di continuità, l'attività caratteristica delle due società, consentendo la conservazione dell'avviamento ed il mantenimento di una parte dei posti di lavoro sul territorio»;

   nonostante tali progetti e rassicurazioni dal 17 febbraio 2021 (e con un solo giorno di preavviso) la quasi totalità dei lavoratori della newco Gruppo Cerutti Srl è stata posta in cassa integrazione a zero ore;

   le associazioni sindacali hanno subito dichiarato in merito: «dopo il l'esubero dei mesi scorsi che ha coinvolto 160 lavoratori rischiano quindi seriamente di rimanere senza impiego gli ultimi 130 che in assemblea hanno annunciato un presidio permanente. Delle 11 macchine richieste alla linea di produzione sul cui presupposto era partita, nei mesi scorsi, l'attività della newco, la prima è praticamente pronta. Sarebbero bastate due settimane per finirla»;

   i sindacati hanno aggiunto: «Pare che qualche settimana fa si fosse manifestata una cordata interessata all'acquisto della newco. Non se ne è fatto nulla. È successo qualcosa che ci sfugge, la newco era nata con un progetto ritenuto stabile dai curatori pochi mesi fa, perché accorgersene solo ora dell'insostenibilità?»;

   da quanto reso noto dai media il 19 febbraio 2021 «l'avventura della newco Gruppo Cerutti srl sarebbe conclusa. A comunicarlo sarebbero le organizzazioni sindacali. Sarebbero quindi confermati perciò lo stop alla produzione nello stabilimento di Casale e la cassa integrazione per i 130 dipendenti»;

   le istituzioni locali hanno manifestato profonda preoccupazione per la situazione del gruppo Cerutti che si aggiunge ad altre numerose crisi occupazionali e produttive del Piemonte, peraltro aggravate dall'emergenza sanitaria in corso;

   l'assessore al lavoro del Piemonte, Elena Chiorino, ha convocato un tavolo regionale il 24 febbraio 2021 in videoconferenza sulla crisi Cerutti «per evitare la dispersione di un patrimonio tecnologico e industriale che opera nel vercellese da 50 anni» –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intendano conseguentemente assumere per garantire la continuità produttiva ed i livelli occupazionali della newco del gruppo Cerutti e se non ritengano conseguentemente urgente convocare, su tale vertenza, un tavolo interministeriale coinvolgendo proprietà, enti locali ed associazioni sindacali interessate.
(5-05400)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05400

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla salvaguardia dei livelli occupazionali del Gruppo Cerutti Srl di Casale Monferrato, che svolge attività di vendita, progettazione e costruzione di macchine rotocalco da edizioni, attività di progettazione e costruzione di macchine flexografiche per giornali quotidiani, nonché attività di costruzione di macchine per imballaggio.
  Negli ultimi anni la situazione del Gruppo Cerutti è stata caratterizzata da ripetuti fasi di difficoltà e di crisi finanziaria che hanno condotto, dapprima, all'utilizzo di ammortizzatori sociali, e oggi, secondo quanto si apprende dall'atto in esame, alla decisione di cessare ogni attività.
  La società ha sottoscritto, in data 6 febbraio 2020, un accordo con la Regione Piemonte avente ad oggetto l'attivazione di interventi di politiche attive del lavoro e di misure a favore dei lavoratori coinvolti dalla crisi aziendale.
  La Regione ha confermato il medesimo piano di politiche attive anche per il periodo dal 1° luglio 2020 fino al 31 gennaio 2021. Con il verbale di accordo stipulato in sede governativa il 24 marzo 2020, è stato concordato il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale, ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018, in favore di un numero massimo di 217 lavoratori, dipendenti presso la Società delle unità produttive interessate a Casale Monferrato (AL) (82 lavoratori) e Vercelli (VC) (135 lavoratori), a decorrere dal 1° luglio 2020 fino al 31 gennaio 2021, al fine di garantire i livelli occupazionali.
  Con decreto direttoriale della Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione del Ministero del lavoro del 30 aprile 2020, è stata autorizzata l'erogazione del trattamento di integrazione salariale, poi sospeso per consentire alla società di accedere ai trattamenti di integrazione salariale previsti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Il citato decreto direttoriale è tornato ad avere efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2021 e sino al 18 marzo 2021.
  La regione Piemonte ha supportato, sin dall'inizio della vertenza, le richieste di entrambe le aziende del «Gruppo Cerruti» (l'una a Casale Monferrato, l'altra a Vercelli), con la messa a disposizione di un proprio intervento di politiche attive per il lavoro, finalizzato a favorire la ricollocazione dei lavoratori in esubero.
  L'intervento regionale ha interessato complessivamente 72 lavoratori (di cui 25 residenti a Vercelli, 42 a Casale Monferrato, 3 ad Alessandria e 2 ad Acqui Terme). All'esito di tali misure, 25 lavoratori sono stati reimpiegati nella NewCo con sede a Casale Monferrato, 4 sono stati ricollocati presso aziende terze e 1 sta effettuando un tirocinio.
  Gli esuberi del «Gruppo Cerutti», dopo l'accordo, constavano complessivamente circa 160 lavoratori, non solo vercellesi.
  Successivamente, si è costituita, con base operativa presso la sede di Casale Monferrato, una NewCo, la cui proprietà è in quota parte delle precedenti società del Gruppo e che dovrebbe poi passare ad una nuova partnership, per la produzione di speciali macchinari volti alla stampa di polimeri, che risulta essere attiva da settembre 2020 e che ha consentito il reimpiego di circa 130 lavoratori (provenienti in prevalenza dalla ex Cerutti Packaging).
  A partire dal mese di ottobre 2020, l'Assessorato regionale ha contattato la curatela fallimentare per avere informazioni in merito ad eventuali manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Vercelli, offrendo la propria disponibilità per accompagnare l'azione dei curatori.
  Secondo la Regione, risulta altresì che la curatela abbia attivato la Cassa Integrazione per COVID, per la durata complessiva di sei settimane. Ciò comporterà una dilazione temporale del termine della CIGS al mese di marzo 2021.
  La regione Piemonte, inoltre, ha reso noto che lo scorso 15 febbraio 2021 si è tenuto il Consiglio di Amministrazione della NewCo «Gruppo Cerutti S.r.l.», in occasione del quale è stata esaminata la situazione economico-patrimoniale della società al 31 dicembre 2020. I dati presentati al Consiglio di Amministrazione sullo stato economico-finanziario della società hanno evidenziato, di fatto, l'impossibilità di conservare, già nel breve periodo, la continuità aziendale in assenza di conferimenti da parte dei soci. In tale grave contesto la Curatela ha comunicato che dovrà procedere alla messa in liquidazione del Gruppo Cerutti S.r.l.
  La messa in liquidazione della NewCo ha come ulteriore conseguenza l'impossibilità alla prosecuzione dei contratti di affitto di ramo d'azienda stipulati il 25 settembre 2020 in favore di Gruppo Cerutti S.r.l. con le procedure; ciò determinerà la restituzione dei rami d'azienda alle concedenti «Fallimento Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.p.a.» e «Fallimento Cerutti Packaging Equipment S.p.a.».
  Recentemente, in data 2 marzo 2021 si è tenuto, a livello regionale, il tavolo di crisi, con la partecipazione di istituzioni, sindacati e curatela, nel corso del quale la curatela ha confermato la volontà di procedere alla retrocessione d'azienda e di aver proceduto all'apertura di una data room, cui hanno già acceduto 3 aziende, al fine di procedere alla definizione di una procedura per la cessione delle aziende fallite. La curatela ha altresì esposto l'impossibilità a richiedere ulteriori ammortizzatori sociali stante l'onerosità degli stessi.
  L'Assessorato della Regione Piemonte ha esposto la propria disponibilità ad accompagnare il percorso, sia rispetto ai lavoratori, tramite specifiche azioni di politica attiva del lavoro e azioni formative, sia alla curatela rispetto alle eventuali aziende interessate all'acquisizione, anche parziale, degli asset del Gruppo Cerutti, attraverso le misure agevolative regionali. L'Assessorato ha inoltre ha manifestato la propria volontà di richiedere un intervento del Governo.
  Il Ministero del lavoro manterrà alta l'attenzione sulla vicenda esposta, continuando a monitorarne gli ulteriori sviluppi al fine di valutare – qualora richiesto – ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori.