ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04736

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 405 del 08/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 08/10/2020
Stato iter:
06/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2021
Resoconto FLORIDIA BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 06/05/2021
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/10/2020

DISCUSSIONE IL 06/05/2021

SVOLTO IL 06/05/2021

CONCLUSO IL 06/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04736
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Giovedì 8 ottobre 2020, seduta n. 405

   GEMMATO. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, recante «Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, nonché in materia di procedure concorsuali e di abilitazione e per la continuità della gestione accademica», convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, e in particolare l'articolo 2, comma 1, lettera d-bis il quale prevede che «con una o più ordinanze del Ministro dell'istruzione, sentiti il Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per la pubblica amministrazione, per l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2020/2021, sono adottate, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte (...) a tenere conto delle necessità degli studenti con patologie gravi o immunodepressi, in possesso di certificati rilasciati dalle competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, tali da consentire loro di poter seguire la programmazione scolastica avvalendosi anche eventualmente della didattica a distanza»;

   nel parere approvato nella seduta plenaria n. 47 del 15 settembre 2020 sullo schema di «Ordinanza relativa agli alunni con fragilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera d-bis) del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22», il Consiglio superiore della pubblica istruzione suggerisce all'amministrazione «... di prendere in considerazione anche il caso di alunni che convivono con soggetti affetti da gravi patologie o immunodepressi, evidenziando la necessità del coinvolgimento del Dipartimento di Prevenzione ...»;

   appare evidente e probabile, che, in questo periodo di emergenza sanitaria, molte persone affette da gravi patologie o immunodepresse siano quotidianamente esposte al rischio di poter contrarre la malattia Covid-19, con conseguente e grave pericolo per la loro salute e incolumità, nel caso in cui convivano con alunni che frequentano la scuola. Queste persone, per ovviare al problema, sono costrette in molti casi a far studiare in casa i predetti alunni optando per l'istruzione parentale che molte volte, a causa di incapacità tecniche all'insegnamento, si traduce nel pagamento di un insegnante con costi rilevanti a carico del soggetto fragile –:

   se il Governo intenda disporre, nell'ambito delle ordinanze previste dal decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, e per il periodo di emergenza sanitaria, la possibilità di consentire agli alunni che convivono con soggetti affetti da gravi patologie o immunodepressi, in possesso di certificati rilasciati dalle competenti autorità sanitarie, di beneficiare, su espressa richiesta, della didattica a distanza.
(5-04736)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04736

  Onorevole Gemmato, in merito alla questione da Lei rappresentata, siamo consapevoli di come l'emergenza pandemica abbia esasperato le condizioni e gli equilibri dei ragazzi e delle loro famiglie.
  Posso assicurarLe che il Ministero dell'Istruzione ha prestato particolare attenzione anche agli alunni che convivono con soggetti affetti da gravi patologie o immunodepressi in modo da garantire sempre un corretto bilanciamento tra il diritto allo studio e il diritto alla salute. A tal fine sono state predisposte specifiche misure, quali ad esempio: l'organizzazione degli spazi, l'informazione, l'igiene e sanificazione degli ambienti, volte a mantenere un adeguato livello di sicurezza nelle aule scolastiche, a garantire la sorveglianza sanitaria ed anche, indirettamente, la tutela dei conviventi più vulnerabili.
  Rappresento infatti, che la scuola prevede specifiche cautele per gli studenti in quarantena e per i cosiddetti alunni fragili, ossia per coloro che vivono condizioni di immunodepressione dovuta a particolari patologie, tra cui quelle oncologiche, e terapie salvavita, anche quando singolarmente impossibilitati a frequentare.
  Per quanto concerne l'alunno convivente di un soggetto fragile, formalmente si tratta di un alunno come gli altri, non essendo interessato da condizioni cliniche che lo riguardano personalmente, sulla base delle quali attivare nei suoi confronti particolari diritti o cautele.
  Tuttavia, la responsabilità di proteggere il convivente fragile dell'alunno è generalizzata e condivisa. La stessa infatti è in carico alla scuola e si sostanzia nelle procedure e misure organizzative che gli istituti scolastici mettono in campo da mesi, per garantire che all'interno della scuola si sia al sicuro da eventuali contagi; ed è in carico altresì alla famiglia dell'alunno, cui compete la responsabilità di gestirlo dal momento dell'uscita da scuola, del rientro a casa e nell'extrascuola.
  Resta ferma, ad ogni modo, la possibilità che le istituzioni scolastiche, qualora in possesso della richiesta dei genitori dell'alunno di attivazione della didattica a distanza e della certificazione medica attestante la presenza di un convivente dell'alunno in condizione di fragilità, di mezzi idonei e, soprattutto, se in grado di gestire materialmente la complessità di eventuali soluzioni organizzative, possano nella propria autonomia – con il pieno coinvolgimento del collegio dei docenti e dei consigli di classe – mettere in atto soluzioni analoghe a quanto si prevede per gli alunni cosiddetti fragili o in quarantena.
  Vi è, peraltro, il caso particolare di nuclei familiari per i quali l'autorità medica competente certifica la necessità di un «isolamento sociale» dell'intero nucleo, con inibizione, anche temporanea, da contatti esterni. In tal caso, compito specifico delle istituzioni scolastiche è garantire il diritto allo studio nelle forme della DDI.
  Riteniamo quindi che le istituzioni scolastiche stiano fornendo a tutti gli alunni, anche in questo momento emergenziale, un'offerta didattica adeguata e mirata.