ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04444

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 379 del 24/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/07/2020
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 10/03/2021
Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2020

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

SVOLTO IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04444
presentato da
D'ARRANDO Celeste
testo di
Venerdì 24 luglio 2020, seduta n. 379

   D'ARRANDO, MENGA, NAPPI, MARTINCIGLIO, PERANTONI, MASSIMO ENRICO BARONI e PENNA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 38 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ha previsto un'indennità di 600 euro per emergenza da COVID-19 per i lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo che abbiano almeno 30 giorni contributivi versati nel 2019 al medesimo Fondo e che abbiano prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro;

   il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, riconosce ai lavoratori dello spettacolo, che al 19 maggio non avevano un contratto di dipendente o pensione, l'indennità di 600 euro, per i mesi di aprile e maggio, se nel 2019 hanno avuto almeno 7 giorni contributivi versati ed un reddito inferiore a 35.000 euro;

   la previdenza a favore dei lavoratori dello spettacolo è gestita dall'ex Enpals (fondo sostitutivo dell'assicurazione generale obbligatoria Inps) confluito nell'Inps a partire dal 1° gennaio 2012;

   i suddetti lavoratori sono tenuti obbligatoriamente al versamento del 33 per cento del compenso pattuito di cui il 9,19 per cento a carico del lavoratore (da applicare in fattura o nella ricevuta per prestazione occasionale, trattenuto dal committente) ed il 23,81 per cento a carico del committente;

   alcuni lavoratori autonomi dello spettacolo non hanno potuto accedere all'indennità succitate, relative all'emergenza da COVID-19, previste per i mesi di marzo, aprile, maggio, perché le società per cui hanno lavorato, in evidente difficoltà economica, hanno rateizzato i versamenti dei loro contributi, ritardando o omettendo la comunicazione delle loro giornate per l'anno 2019;

   nonostante, quindi, nel 2019 gli autonomi abbiano fatturato alle suddette società, il rateizzo dei contributi loro spettanti, da parte dei committenti, ha fatto sì che non risultasse il numero di giornate (30 e 7) di lavoro previste dai decreti citati per accedere alle indennità per l'emergenza da COVID-19; sarebbe quindi opportuno attivare un sistema di controlli incrociati da parte dell'Agenzia delle Entrate per appurare l'effettiva fatturazione emessa, nell'anno in questione, dalla succitata categoria –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

   se il Governo non ritenga di adottare opportune iniziative di competenza al fine di consentire anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo citati in premessa di accedere alle indennità relative all'emergenza da Covid-19.
(5-04444)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04444

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulle iniziative a sostegno dei lavoratori autonomi dello spettacolo colpiti dalle conseguenze della pandemia da COVID-19.
  Al riguardo, voglio preliminarmente evidenziare che a causa dell'emergenza dovuta alla pandemia è stata introdotta in questi mesi una serie di misure per sostenere le categorie più colpite dalla pandemia, tra le quali certamente un'attenzione particolare meritano i lavoratori dello spettacolo.
  L'Inps infatti ha applicato le disposizioni di cui all'articolo 38 del decreto-legge n. 18 del 2020 e all'articolo 84 del decreto-legge n. 34 del 2020, ritenendo sufficienti ai fini dell'integrazione del requisito contributivo minimo per i lavoratori autonomi dello spettacolo la sussistenza di 30 giorni contributivi (nel caso dell'articolo 38 del decreto-legge n. 18 del 2020) ovvero 7 giorni contributivi (nel caso dell'articolo 84 del decreto-legge n. 34 del 2020) nell'anno 2019, denunciati nell'ambito delle dichiarazioni contributive all'ex Enpals.
  Pertanto, nell'attività volta alla verifica dei requisiti previsti dal legislatore per il diritto al riconoscimento dell'indennità in questione, non è stato ritenuto ostativo il mancato versamento della contribuzione previdenziale, sempreché fosse presente la sussistenza delle predette giornate nelle posizioni assicurative dei lavoratori, come risultanti dalle dichiarazioni contributive presentate dal soggetto obbligato.
  In proposito, si ricorda che in applicazione del principio della competenza nell'assolvimento degli obblighi informativi valevole anche per il lavoratore autonomo dello spettacolo sulla base delle norme che governano l'assicurazione obbligatoria in tale settore, il committente è tenuto a presentare la denuncia contributiva relativa alle prestazioni rese dall'artista entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento della prestazione.
  Detta denuncia, recante gli elementi informativi di natura retributiva e contributiva relativi alle prestazioni lavorative è, come noto, lo strumento che consente l'acquisizione nella posizione assicurativa del lavoratore di determinati periodi contributivi, pur in mancanza del versamento contributivo. Si ricorda infatti che la normativa vigente prevede la sussistenza di termini prescrizionali ai fini del versamento della contribuzione previdenziale.
  Pertanto, detta denuncia, con riguardo ai periodi contributivi ai fini del riconoscimento delle indennità COVID-19, deve essere stata presentata dal soggetto obbligato all'adempimento – nel rispetto dei termini previsti dalla legge – tempo per tempo nell'anno 2019 (salva la scadenza del 31 gennaio per il periodo di competenza dicembre 2019), pur in mancanza del relativo versamento contributivo dovuto (per rateazione o altro motivo di sospensione dell'obbligo).
  Ciò detto, il Governo ha ben presente le problematiche segnalate e proprio in questi giorni sta elaborando le soluzioni normative più adeguate al fine di riconoscere il più ampio sostegno a questa categoria di lavoratori, colpiti in maniera durissima dagli effetti della pandemia.
  Voglio pertanto rimarcare che il Ministro del lavoro è attualmente impegnato per rafforzare le tutele a favore dei lavoratori dello spettacolo, al fine del riconoscimento di specifiche indennità capaci di dare un sostegno concreto, nell'affrontare le difficoltà dovute all'emergenza da COVID-19, proprio ai lavoratori autonomi dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che non sono né titolari di pensione né di contratto di lavoro subordinato.