ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
28/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/07/2020
Resoconto MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/05/2020

DISCUSSIONE IL 28/07/2020

SVOLTO IL 28/07/2020

CONCLUSO IL 28/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03886
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   MURELLI, CAFFARATTO, CAPARVI, DURIGON, GIACCONE, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI, MINARDO e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la fase di emergenza sanitaria per Covid-19, che ha colpito il Paese, sta obbligando tanti giovani studenti e lavoratori, rimasti rinchiusi in casa, a rivedere o addirittura abbandonare i sogni sul proprio futuro occupazionale;

   specie per coloro che sono prossimi alla conclusione del proprio ciclo di studi e alla conseguente immissione nel mercato del lavoro si prospetta uno scenario tutt'altro che roseo; le misure ad oggi adottate o preannunciate dall'attuale Governo a sostegno del nostro tessuto produttivo italiano e, di conseguenza, dell'occupazione, si sono rivelate, per ora, del tutto insufficienti, lasciando emergere il forte rischio di una recessione occupazionale nel medio-lungo periodo; invece che concentrarsi sulle iniziative per contrastare le ricadute occupazionali e sociali della crisi economica alle porte, il Governo, ad avviso degli interroganti, sembra più occupato a riempire le caselle delle nomine nei consigli di amministrazione delle società partecipate, per giunta con delle scelte che appaiono altamente inopportune, in quanto dettate più da logiche di affiliazione politica che non dalla qualità dei curriculum;

   nomine di tal genere appaiono in stridente contrasto con la difficoltà di tanti cittadini, giovani e meno giovani, ma comunque meritevoli, a ottenere un'occupazione adeguata alle loro qualità e formazione –:

   se e quali concrete iniziative il Governo intenda porre in essere a salvaguardia dei livelli occupazionali, ma anche e soprattutto per creare nuovi posti di lavoro, al fine di dare una speranza ai tanti giovani – e meno giovani, ma pur sempre meritevoli – inoccupati e disoccupati.
(5-03886)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03886

    Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulle iniziative per la salvaguardia dell'occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro.
  Al riguardo, voglio sottolineare che interventi a supporto dell'occupazione, soprattutto quella giovanile e femminile e con particolare riguardo per il Mezzogiorno, sono tra i temi centrali del piano di rilancio del Paese su cui è impegnato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  È necessario proseguire lungo questa direzione, rafforzando e razionalizzando sia gli strumenti di integrazione al reddito in costanza di lavoro, sia le politiche attive. Un primo passo, in questo senso, è rappresentato dal Fondo Nuove Competenze, introdotto con il «decreto Rilancio». Questo strumento consente alle parti sociali di stipulare contratti collettivi aziendali o territoriali con i quali è possibile convertire temporaneamente quota dell'orario di lavoro in formazione finanziata da un apposito fondo pubblico volto a garantire ai lavoratori interessati dalle misure il 100 per cento della retribuzione per tutta la durata del programma formativo.
  Segnalo inoltre che il Consiglio dei ministri riunitosi il 22 luglio scorso ha approvato la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell'autorizzazione dell'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di medio termine (OMT).
  Con la Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo ha chiesto l'autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all'indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l'anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.
  Il Governo ritiene, in questa fase, di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l'occupazione.
  In quest'ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG). Allo stesso tempo, non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi. Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell'azione pubblica a tutti i livelli di governo.
  In particolare, con la parte più consistente dei 25 miliardi dello scostamento di bilancio approvato in CDM, oltre al rifinanziamento della cassa integrazione, l'intenzione è prevedere incentivi per le nuove assunzioni e potenziare il fondo nuove competenze.
  Da ultimo, voglio sottolineare che dopo una lunga trattativa che ha visto l'Italia e il Presidente Conte protagonisti, il nostro Paese ha ottenuto un risultato storico con l'accordo approvato al Consiglio europeo che sancisce, un Recovery Fund da 750 miliardi complessivi, di cui 209 (il 28 per cento) destinati all'Italia, 36 in più di quelli inizialmente previsti dalla Commissione europea.
  Grazie a queste risorse sarà possibile investire in riforme concrete e strutturali che rimettano al centro il lavoro, l'inclusività, la sostenibilità e l'occupazione, con un particolare riguardo per quella delle donne e dei giovani. Per questo, infatti, l'impegno del Governo sarà rivolto al miglior impiego possibile delle risorse ad oggi disponibili contestualmente anche ad una riforma strutturale delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali e ad una idea della condizionalità collegata al sostegno economico.