ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01877

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 158 del 08/04/2019
Trasformazioni
Trasformato il 16/10/2019 in 4/03834
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/04/2019
Stato iter:
16/10/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2019

TRASFORMA IL 16/10/2019

TRASFORMATO IL 16/10/2019

CONCLUSO IL 16/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01877
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Lunedì 8 aprile 2019, seduta n. 158

   GRIBAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio per il 2019 ha disposto, per il triennio 2019-2021, il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, con riferimento a quelli di importo superiore a tre volte il trattamento minimo dell'Inps (articolo 1, comma 260, legge n. 145 del 2018);

   pertanto, con decorrenza dal 1° gennaio 2019, tutte le pensioni di importo superiore a 1.539 euro (a valori 2019), che a legislazione previgente avrebbero avuto diritto a un incremento pari all'1,1 per cento (secondo l'indice di rivalutazione previsto dalla circolare Inps n. 122 del 27 dicembre 2018), sono soggette per legge al blocco della perequazione automatica;

   ciò nondimeno, le pensioni in pagamento da quella data risultano a tutt'oggi calcolate ad importo pieno, senza cioè l'applicazione della prevista riduzione, rimessa in via amministrativa a un successivo «conguaglio»;

   con comunicato del 30 dicembre 2018, l'Inps ha infatti informato che «alle pensioni in pagamento nel prossimo mese di gennaio non è stato possibile applicare la normativa sul sistema di rivalutazione delle pensioni introdotto dalla Legge di stabilità 2019» avendo l'istituto già elaborato entro novembre 2018 gli importi di pensioni rinnovate in applicazione della legislazione a quel momento vigente;

   lo stesso comunicato ha quindi rinviato a una successiva circolare dell'Inps l'illustrazione delle modalità di attuazione delle nuove norme sulla perequazione delle pensioni e l'indicazione dei tempi per i conguagli;

   la suddetta norma che ha disposto il blocco della perequazione automatica delle pensioni concorre alla copertura della manovra di bilancio per il 2019 in misura significativa, determinando un risparmio permanente di spesa pari a 3,6 miliardi di euro nel solo triennio 2019-2020 –:

   se il Governo non ritenga di assumere iniziative affinché ai pensionati ai quali è stato richiesto un sacrificio economico rilevante per la copertura della manovra di bilancio per il prossimo triennio sia data una piena e tempestiva informazione circa gli effetti del previsto blocco della perequazione automatica sui loro importi pensionistici, attuali e futuri;

   in particolare, se non ritenga di assumere iniziative per modificare la disciplina sopracitata considerato che il differimento sine die del «conguaglio» a carico dei pensionati appare all'interrogante lesivo del diritto alla certezza della prestazione previdenziale e sostanzialmente di dubbia legittimità, in quanto risulterebbe lasciata alla discrezionalità amministrativa la scelta dei tempi e delle forme per l'esazione di una prestazione patrimoniale che colpisce una vastissima platea di cittadini (circa 5 milioni di persone);

   se il Governo non valuti indispensabile provvedere nei tempi più rapidi all'applicazione del blocco della perequazione previsto nell'ambito dell'ultima legge di bilancio, in modo da: a) assicurare l'effettività di una norma che concorre significativamente alla copertura della manovra finanziaria; b) limitare al massimo l'importo dei conguagli che saranno posti a carico dei pensionati;

   se il Governo intenda chiarire le motivazioni alla base della tempistica per l'applicazione della norma sopra citata, considerato che il Governo ha stabilito che il conguaglio avverrà dopo le elezioni europee di maggio e che i pensionati a cui si è tornati a mettere le mani in tasca con l'ultima legge di bilancio se ne accorgeranno solo a urne elettorali chiuse.
(5-01877)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

rivalutazione dei salari

bilancio dello Stato