Legislatura: 18Seduta di annuncio: 700 del 24/05/2022
Primo firmatario: ANNIBALI LUCIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 24/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 24/05/2022 FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 24/05/2022 DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 24/05/2022 UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 24/05/2022 OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 24/05/2022 VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 24/05/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 24/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/05/2022 Resoconto DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA RISPOSTA GOVERNO 25/05/2022 Resoconto BONETTI ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA' E FAMIGLIA) REPLICA 25/05/2022 Resoconto ANNIBALI LUCIA ITALIA VIVA
DISCUSSIONE IL 25/05/2022
SVOLTO IL 25/05/2022
CONCLUSO IL 25/05/2022
ANNIBALI, DEL BARBA, FREGOLENT, MARCO DI MAIO, UNGARO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:
con un emendamento di Italia Viva al decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, «rilancio», è stato istituito, all'articolo 105-bis, il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, con l'assegnazione di uno stanziamento, per il 2020, pari a 3 milioni di euro a favore del fondo di cui all'articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223;
le leggi di bilancio per il 2021 e il 2022 (sempre grazie ad emendamenti di Italia Viva) hanno disposto ulteriori incrementi delle risorse finanziarie a sostegno della misura. In particolare, l'articolo 1, comma 28, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha disposto un incremento di due milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, ai quali si sono aggiunti, per l'anno 2022, gli ulteriori cinque milioni di euro stanziati dall'articolo 1, comma 670, della legge 30 dicembre 2021, n. 234;
al fine di provvedere alla definizione dei criteri per la ripartizione, su base regionale, delle risorse stanziate dal fondo, è stato approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2020, che ha definito il reddito di libertà quale contributo economico, erogato dall'Inps a favore delle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l'autonomia;
con la circolare Inps 8 novembre 2021, n. 166, l'Istituto ha illustrato nel dettaglio la disciplina del beneficio, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un'unica soluzione per massimo 12 mesi, finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l'autonomia abitativa e la riacquisizione dell'autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori;
con il messaggio 7 dicembre 2021, n. 4352, l'Inps ha comunicato che tutte le domande presentate, fino al 31 dicembre 2021, ma non accolte per esaurimento delle risorse disponibili, saranno considerate valide e, in caso di ulteriori finanziamenti nel corso del 2022, potranno essere esaminate e liquidate secondo l'ordine cronologico di presentazione;
l'implementazione di tale misura di sostegno ai percorsi di libertà e autonomia delle donne è uno strumento fondamentale per il contrasto alla violenza economica, che deve essere sostenuto e potenziato e anche corretto qualora vi fossero delle criticità nella sua erogazione –:
quale sia il numero delle donne vittime di violenza che hanno usufruito, sino ad oggi, del reddito di libertà e se siano previste azioni per il suo rafforzamento.
(3-02992)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):donna
vittima
emendamento