ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02804

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 652 del 08/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BOSCHI MARIA ELENA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 08/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 08/03/2022
DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 08/03/2022
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 08/03/2022
BENDINELLI DAVIDE ITALIA VIVA 08/03/2022
MORETTO SARA ITALIA VIVA 08/03/2022
MOR MATTIA ITALIA VIVA 08/03/2022
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 08/03/2022
VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 08/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 08/03/2022
Stato iter:
09/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2022
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2022
Resoconto DRAGHI MARIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/03/2022
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2022

SVOLTO IL 09/03/2022

CONCLUSO IL 09/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02804
presentato da
BOSCHI Maria Elena
testo presentato
Martedì 8 marzo 2022
modificato
Mercoledì 9 marzo 2022, seduta n. 653

   BOSCHI, FREGOLENT, MARCO DI MAIO, UNGARO, BENDINELLI, MORETTO, MOR, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   la domanda di energia elettrica in Italia è soddisfatta dalla produzione per l'89,3 per cento (269 terawattora), mentre il restante 10,7 per cento è coperto dalle importazioni dall'estero, con immissione nella rete italiana (32,2 terawattora);

   riguardo alle fonti, l'energia termoelettrica rappresenta il 66,7 per cento della produzione di energia elettrica, mentre l'energia da fonti rinnovabili si attesta sul 33,7 per cento (idroelettrico 17,6 per cento, fotovoltaico 8,9 per cento, eolico 6,7 per cento);

   l'Italia produce, secondo i dati del Governo del 2021, 3,34 miliardi di metri cubi di gas naturale, meno del 5 per cento del fabbisogno;

   negli anni la produzione di gas è scesa dai 17 miliardi di metri cubi annui del 2000 ai circa 3 miliardi di metri cubi del 2020, a fronte di un consumo che si attesta tra i 70 e i 90 miliardi di metri cubi;

   benché al momento non ci siano interruzioni nelle forniture di gas, l'Italia importa comunque circa il 95 per cento del gas che consuma, di cui oltre il 40 per cento proviene dalla Russia, con un aumento, rispetto a 10 anni fa, di circa il 27 per cento;

   pur atteso che sono stoccati 2,5 miliardi di metri cubi di scorte e che in primavera vi sarà una significativa riduzione dei consumi, la definitiva cessazione delle forniture russe renderebbe difficile l'approvvigionamento del fabbisogno;

   l'Italia avrebbe potuto sfruttare la posizione nel Mediterraneo per proporsi come hub energetico europeo, ma si è scelto di realizzare solo 4 rigassificatori per il fabbisogno italiano, solo parzialmente realizzati;

   un eventuale aumento delle importazioni di gas liquefatto dovrà tener conto delle capacità dei gassificatori presenti sul territorio, del loro ampliamento e della necessità di nuovi impianti;

   anche se il gas rimane un mezzo imprescindibile per affrontare la transizione ed è, quindi, necessario aumentare produzione, capacità di rigassificazione e di portata del gasdotto Tap, bisogna puntare anche su un aumento della produzione di energie rinnovabili, continuando a semplificare le procedure per la realizzazione di progetti on shore e off shore di rinnovabili e investire sullo sviluppo del biometano;

   paiono, inoltre, da non sottovalutare i progressi che la ricerca e alcune importanti imprese, come Eni, stanno compiendo anche nel campo delle tecnologie innovative, compreso il cosiddetto «nucleare pulito», che in pochi anni potrebbero portare ad una forte accelerazione della decarbonizzazione –:

   quali iniziative intenda adottare nell'immediato per porre in sicurezza gli approvvigionamenti energetici e, in prospettiva, quali siano le linee guida per ricostruire una politica energetica nazionale organica e differenziata, anche con riguardo al cosiddetto «nucleare pulito», che ponga al sicuro il Paese da eventuali crisi future in quest'ambito.
(3-02804)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica energetica

gas naturale

indipendenza energetica