ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02758

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 638 del 15/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
DI SARNO GIANFRANCO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022
GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 15/02/2022
Stato iter:
16/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/02/2022
Resoconto FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2022
Resoconto CARTABIA MARTA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 16/02/2022
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/02/2022

SVOLTO IL 16/02/2022

CONCLUSO IL 16/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02758
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo presentato
Martedì 15 febbraio 2022
modificato
Mercoledì 16 febbraio 2022, seduta n. 639

   BUSINAROLO, SAITTA, BONAFEDE, ASCARI, CATALDI, DI SARNO, D'ORSO, FERRARESI, GIULIANO, PERANTONI, SALAFIA, SARTI, SCUTELLÀ e GALIZIA. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:

   la Commissione europea sarebbe pronta ad aprire una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato recepimento, entro i termini, della direttiva dell'Unione europea sul whistleblowing: un passaggio fondamentale per integrare la legge n. 179 del 2017 e rafforzare uno strumento chiave nella lotta alla corruzione;

   a evidenziare il ritardo del nostro Paese è anche l'ultimo dossier del Csel (Centro studi enti locali) pubblicato da Adnkronos. L'urgenza di rafforzare lo strumento del whisteblowing e rassicurare chi intenda avvalersene è testimoniata anche dai dati: tra il 2018 e il 2021 c'è stato un preoccupante calo del 45 per cento del numero di segnalazioni di illeciti inviate all'Anac;

   proprio il presidente dell'Anac, già a inizio anno, aveva denunciato tale inadempienza: «i whistleblower svolgono un ruolo essenziale nel portare alla luce fatti corruttivi o fondati sospetti di illeciti che possono minacciare l'interesse pubblico. In tutti i paesi che riconoscono questo istituto, le segnalazioni hanno permesso la protezione di interessi comuni fondamentali, nonché il recupero di ingenti risorse pubbliche»;

   l'ambito di applicazione della direttiva dell'Unione europea risulta più esteso rispetto alla normativa nazionale e prevede, tra le altre misure, l'inclusione nella definizione di whistleblower di soggetti anche al di fuori della tradizionale relazione lavorativa, oltre che la protezione di coloro che assistono i whistleblower; la direttiva richiede inoltre agli Stati membri di garantire l'accesso a un servizio gratuito, comprensivo e indipendente di assistenza all'interno del settore pubblico, compresa l'assistenza legale e finanziaria;

   già un mese prima della scadenza per il recepimento, Transparency International, nella persona di Giorgio Fraschini, aveva lanciato l'allarme invitando il Governo Draghi a porre rimedio; a sua volta, il direttore dell'ufficio italiano di The Good Lobby, Anghelé, aveva sottolineato che questa norma «è un tassello fondamentale per evitare che le risorse europee del Recovery Fund finiscano in mano al malaffare»;

   a fronte della sopravvenuta scadenza per l'esercizio della delega per l'attuazione della direttiva whistleblowing, contenuta nella legge di delegazione europea 2019/2020, la Camera dei deputati ha approvato un emendamento al disegno di legge delegazione europea 2021 che ricalca sostanzialmente quanto previsto dall'articolo 23 della legge n. 53 del 2021 –:

   se intenda adottare iniziative urgenti, anche di natura normativa, per assicurare il recepimento nel minor tempo possibile della direttiva sul whistleblowing, al fine di scongiurare l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia da parte della Commissione europea.
(3-02758)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura CE d'infrazione

direttiva comunitaria

applicazione del diritto comunitario