ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02755

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 638 del 15/02/2022
Abbinamenti
Atto 3/02866 abbinato in data 05/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/02/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/02/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 18/02/2022
Stato iter:
05/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/04/2022
Resoconto NESCI DALILA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 05/04/2022
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/04/2022

DISCUSSIONE IL 05/04/2022

SVOLTO IL 05/04/2022

CONCLUSO IL 05/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02755
presentato da
D'UVA Francesco
testo presentato
Martedì 15 febbraio 2022
modificato
Martedì 5 aprile 2022, seduta n. 672

   D'UVA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 196, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, al fine di favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico nei comuni particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano rilevanti carenze di attrattività per la ridotta offerta di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche, ha previsto un fondo, inizialmente istituito per il sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali, denominandolo «Fondo di sostegno ai comuni marginali»;

   il 14 dicembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce le risorse del citato fondo, attualmente dotato complessivamente di 180 milioni euro. Le risorse finanziarie sono state assegnate a 1.187 comuni, selezionati per le loro condizioni particolarmente svantaggiate, con un tasso di crescita della popolazione negativo sia nel lungo sia nel breve periodo, con un indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore alla media e con un livello di redditi della popolazione residente inferiore alla media;

   il decreto ha individuato 1.101 comuni del Sud, ai quali andranno oltre 171 milioni di euro (il 95,2 per cento del totale), 52 comuni dell'Italia centrale (per 5,5 milioni di euro) e 34 del Nord (3,1 milioni di euro);

   le risorse potranno essere utilizzate, stando al decreto, per tre categorie di interventi nei territori soggetti a spopolamento: adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d'uso gratuito per l'apertura di attività commerciali, artigianali o professionali; concessione di contributi per l'avvio di attività commerciali, artigianali e agricole; concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell'immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario). Tali comuni, inoltre, potranno concedere gratuitamente i propri immobili da adibire ad abitazione principale o per svolgere lavoro agile;

   molti comuni italiani individuati nel decreto, soprattutto a Sud, non hanno spesso la titolarità di tanti beni immobili (a volte non ne hanno affatto) appartenenti al patrimonio disponibile da concedere in comodato d'uso gratuito a persone fisiche o giuridiche per l'apertura di attività commerciali, artigianali o professionali. Questo fattore ovviamente incide in maniera significativa sulla «spendibilità» delle risorse e sull'efficacia dello strumento posto in essere, che, in questo modo, non riesce a raggiungere le finalità perseguite dal fondo. Risulta importante, a parere degli interroganti, trovare delle soluzioni per soddisfare la forte richiesta dei giovani operatori economici di ottenere nuovi spazi per promuovere le loro attività e, dunque, ottenere un reale sviluppo dei comuni marginali;

   il Dipartimento per le politiche di coesione provvede all'erogazione del fondo, mentre l'Agenzia per la coesione territoriale assume il compito di monitorare, con controlli a campione, l'effettivo utilizzo delle risorse e quindi anche prendere atto delle oggettive difficoltà degli enti locali beneficiari di promuovere gli interventi indicati nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri pubblicato il 14 dicembre 2021;

   i comuni del Sud rappresentano il 95 per cento degli assegnatari del fondo in questione –:

   se il Governo non ritenga, mediante l'Agenzia per la coesione territoriale, di verificare e valutare tutte le difficoltà e le criticità legate agli interventi ammessi nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione del «Fondo di sostegno ai comuni marginali» e, di conseguenza, adottare iniziative per prevedere, per le stesse finalità, nuovi utilizzi delle risorse in questione, come la costruzione di nuove infrastrutture su aree pubbliche.
(3-02755)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

comune

aumento della popolazione