ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02744

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 634 del 08/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 08/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/02/2022
Stato iter:
09/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/02/2022
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 09/02/2022
Resoconto D'INCA' FEDERICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 09/02/2022
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/02/2022

SVOLTO IL 09/02/2022

CONCLUSO IL 09/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02744
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Martedì 8 febbraio 2022
modificato
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:

   dal 31 dicembre 2021 non sono stati rinnovati i 425 contratti dei lavoratori in somministrazione che, tramite Adecco, prestavano la propria attività da circa 3 anni in Poste italiane;

   da quanto si apprende Poste italiane continua a mettere in discussione, a giudizio dell'interrogante senza alcuna giustificazione, gli impegni già assunti al Ministero dello sviluppo economico circa la continuità occupazionale di questi lavoratori e con un atteggiamento giudicato incomprensibile non si è presentata all'incontro del 30 novembre 2021 con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per la «procedura di raffreddamento» a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori;

   la condizione di precarietà lavorativa nella quale versano i 425 lavoratori somministrati in missione in Poste italiane a parere dell'interrogante non è più accettabile e il Ministro interrogato deve farsi garante degli impegni sottoscritti chiamando Poste italiane alle proprie responsabilità verso i lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie, anche per evitare che si affermi un modello di precarietà generale nella più grande azienda di Stato nel nostro Paese;

   il 19 gennaio 2022, dopo il presidio dei 425 lavoratori somministrati, il Governo si è impegnato ad aprire un tavolo di crisi entro metà febbraio 2022, tavolo sollecitato dalle organizzazioni sindacali il 4 febbraio 2022 con l'invio di una lettera al Ministero dello sviluppo economico;

   con il perdurare della pandemia e dell'emergenza sanitaria che sta moltiplicando gli effetti di una crisi economica e sociale che era già presente nel nostro Paese ben prima dell'avvento del COVID, è compito prioritario del Governo compiere ogni sforzo per tutelare e salvaguardare l'occupazione nel nostro Paese, a partire dalle aziende controllate e partecipate dallo Stato che hanno il dovere sociale di anteporre il benessere pubblico, il diritto al lavoro, il sostegno alle famiglie a logiche di profitto e non è, quindi, ammissibile che le aziende di Stato siano le prime ad abbandonare lavoratrici e lavoratori, scaricando su di loro i costi di piani industriali in cui il profitto viene garantito dal ribasso sui diritti dei lavoratori –:

   se il Governo, confermando l'impegno ad aprire urgentemente un tavolo di crisi, non intenda richiamare Poste italiane, azienda di Stato, al rispetto degli impegni presi e ad assicurare il mantenimento della continuità lavorativa di tutto il perimetro occupazionale esistente all'epoca del verbale sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico nell'ottobre 2020 e alla condivisione di eventuali ulteriori percorsi occupazionali, al fine di garantire continuità occupazionale a tutti i 425 lavoratori e lavoratrici in somministrazione che hanno prestato servizio nel corso del 2021.
(3-02744)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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