Legislatura: 18Seduta di annuncio: 619 del 21/12/2021
Primo firmatario: POLVERINI RENATA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/12/2021 FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/12/2021 MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/12/2021 ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/12/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 22/12/2021 Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 22/12/2021 Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 22/12/2021 Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 22/12/2021
SVOLTO IL 22/12/2021
CONCLUSO IL 22/12/2021
POLVERINI, CANNATELLI, FATUZZO, MUSELLA e ZANGRILLO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
la gestione delle crisi industriali è da tempo il punto più critico dell'attività del Ministero dello sviluppo economico. Ci sono quasi 80 mila lavoratori coinvolti solo nei tavoli gestiti dal Ministero dello sviluppo economico. Senza contare le crisi gestite su base regionale e quelle, ormai arrivate a livelli irrecuperabili, in capo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
dal 10 dicembre 2021 hanno iniziato a lavorare su questi temi i dieci esperti esterni nominati dal Ministro interrogato, che avranno il compito di lavorare sulle singole crisi. Uno dei primi problemi è mettere ordine nei numeri, aggiornando le stime precedenti sul numero dei tavoli che dovrebbe essere tra 90 e 100;
gli esperti dovranno proporre misure e strumenti che andranno a integrare quelli che sono già stati messi in campo;
c'è il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività di impresa, ci sono le norme sulla decontribuzione triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di lavoratori provenienti da aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi al Ministero dello sviluppo economico e il nuovo Fondo per la transizione industriale pari a 150 milioni di euro annui per adeguare il sistema produttivo alle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici;
la fotografia della crisi evidenzia oltre 21 mila lavoratori nell'automotive, con la componentistica in forte sofferenza (tra gli altri Baornark, Bekaert, Gkn, Bosch, Blutec, Speedline), quasi 8.700 nella siderurgia (ad esempio, Ast, Cernità, Jsw Piombino e senza contare l'ex Ilva che lunedì vedrà al Ministero dello sviluppo economico un tavolo azienda-sindacati in vista del nuovo piano industriale);
quasi 6.700 i lavoratori del comparto elettrodomestici, compresi quelli della Wanbao Acc e quelli della Whirlpool, che cerca ancora la strada della reindustrializzazione. E ancora: 5 mila nel tessile-calzature (Forali, Brioni e Ittierre alcuni esempi), 4.700 nel commercio (tra gli altri, Conad-Auchan, Dico, Distribuzione Cambria), 4 mila nell'agroalimentare (come Acque Minerali, Alimentitaliani, Ferrarini), 3.600 nell'Ict-telecomunicazioni (come Italtel, Finix, Flextronics, Salta, Semitec, Sirti);
nel disegno di legge di bilancio per il 2022 il Governo ha proposto un emendamento antidelocalizzazione con un mix di disincentivi a fughe senza comunicazioni regolate e incentivi al mantenimento dei siti e alla formazione dei dipendenti in uscita –:
se il Ministro interrogato intenda fornire al Parlamento un elenco aggiornato sui tavoli di crisi in essere con i dettagli delle singole situazioni e se non ritenga opportuno aggiornare periodicamente tale elenco.
(3-02698)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impresa in difficolta'
politica industriale
cambiamento climatico