Legislatura: 18Seduta di annuncio: 586 del 02/11/2021
Primo firmatario: DE GIROLAMO CARLO UGO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 02/11/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 03/11/2021 Resoconto DE GIROLAMO CARLO UGO CORAGGIO ITALIA RISPOSTA GOVERNO 03/11/2021 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 03/11/2021 Resoconto DE GIROLAMO CARLO UGO CORAGGIO ITALIA
DISCUSSIONE IL 03/11/2021
SVOLTO IL 03/11/2021
CONCLUSO IL 03/11/2021
DE GIROLAMO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
il reddito di cittadinanza – affiancato dal reddito di emergenza – è stato uno strumento fondamentale durante la pandemia per aiutare milioni di persone in condizioni di grave difficoltà;
occorre rafforzare questo strumento: secondo il rapporto Caritas presentato a luglio 2021, il 56 per cento dei poveri in Italia non fruisce del reddito di cittadinanza, mentre un terzo dei beneficiari non è povero;
l'indagine della Corte dei conti sul «Funzionamento dei centri per l'impiego nell'ottica dello sviluppo del mercato del lavoro», presentata a settembre 2021 e basata sui dati disponibili a ottobre 2020, segnala che sono 352 mila i percettori di reddito di cittadinanza che hanno trovato un'occupazione, a fronte di 1,3 milioni di beneficiari tenuti a sottoscrivere il patto per il lavoro con un centro per l'impiego; tra questi, coloro che hanno avuto almeno un rapporto di lavoro successivo alla domanda di reddito di cittadinanza sono pari a 352.068, mentre 193 mila soggetti conservano tuttora il posto di lavoro;
il 65 per cento dei soggetti ha firmato un contratto a tempo determinato, ma quasi il 70 per cento di questi contratti ha una durata inferiore a sei mesi; solo il 15,4 per cento ha un contratto a tempo indeterminato e il 4,1 per cento un contratto di apprendistato; dall'analisi dei dati risulta evidente la quasi totale assenza di condizioni di occupabilità soprattutto nelle regioni meridionali;
la magistratura contabile ha rilevato, tra le principali criticità, la presenza di eterogenei assetti organizzativi, con approcci, metodologie e sistemi informativi diversificati e sovente non dialoganti tra di loro; ha auspicato misure, interventi e regole di applicazione chiare con adeguati margini di flessibilità nel rispetto delle specificità territoriali e, soprattutto, dei diversi profili di cittadini che hanno diritto ad accedere a tale misura; per garantire servizi omogenei su tutto il territorio nazionale e una maggiore rispondenza dell'operatività dei centri per l'impiego alle esigenze regionali, ha ritenuto, altresì, essenziale, un'azione di coordinamento a livello centrale;
considerato che, su 3.027.851 beneficiari del reddito di cittadinanza, a 123.697 è stato revocato l'assegno a causa di dichiarazioni false, appare altresì necessario prevedere adeguate misure sanzionatorie –:
quali iniziative normative intenda assumere per definire un'adeguata razionalizzazione e revisione della disciplina di questo fondamentale strumento di lotta alla povertà, anche al fine di evitare abusi e garantire la piena inclusione lavorativa, favorendo l'ingresso nel mercato del lavoro dei soggetti beneficiari.
(3-02587)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ufficio del lavoro
conservazione del posto di lavoro
sviluppo economico