Legislatura: 18Seduta di annuncio: 582 del 26/10/2021
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 26/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 26/10/2021 TIMBRO MARIA FLAVIA LIBERI E UGUALI 26/10/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/10/2021 Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 27/10/2021 Resoconto DI MAIO LUIGI MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 27/10/2021 Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 27/10/2021
SVOLTO IL 27/10/2021
CONCLUSO IL 27/10/2021
PALAZZOTTO, FORNARO e TIMBRO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
il rapporto della Missione indipendente d'inchiesta in Libia istituita dal Consiglio Onu per i diritti umani evidenzia i crimini di guerra e contro l'umanità commessi contro le popolazioni più vulnerabili presenti in Libia da tutte le parti coinvolte nel conflitto iniziato nel 2016;
soprattutto i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo entrati in Libia e diretti in Europa sono sistematicamente sottoposti ad abusi, torture, violenze anche di tipo sessuale e svolgimento di lavori forzati;
la Guardia costiera libica veste un ruolo di primo piano nella violazione dei diritti dei migranti, i quali pagano una somma di denaro per salpare dalle coste libiche per poi essere intercettati, catturati, riportati in Libia e detenuti in centri di prigionia in condizioni di terrificanti violazioni dei loro diritti fondamentali;
anche il Pontefice ha sottolineato «la violenza disumana» alla quale sono sottoposti i migranti in Libia e la presenza di «veri lager»;
secondo il rapporto solo il 30 per cento dei migranti intercettati dalla Guardia costiera libica nei primi otto mesi del 2021 figura come prigionieri nei campi di detenzione. Gli altri vengono probabilmente venduti a trafficanti e gruppi armati;
si tratta di operazioni sistematiche e diffuse mai indagate dalle autorità libiche e il mancato accertamento delle responsabilità per gli abusi sui migranti evidenzia una politica di Stato che incoraggia l'estorsione ai danni dei migranti detenuti, l'uso di violenze e discriminazioni anche come strumento di deterrenza delle traversate in mare. Tale politica viene messa in atto anche da milizie (alcune delle quali gestiscono i centri di detenzione), da reti criminali e da trafficanti di esseri umani;
la nota informativa sulla Libia della portavoce della Commissaria Onu per i diritti umani del 12 ottobre 2021 evidenzia il coinvolgimento diretto delle autorità governative negli abusi ai danni dei migranti e dei richiedenti asilo;
questi due documenti fanno eco a numerose dichiarazioni istituzionali, diversi report di organizzazioni non governative e giornalistici che da anni denunciano le condizioni disumane dei migranti in Libia e, al contempo, la condotta criminale della Guardia costiera libica;
con la proroga della missione bilaterale di assistenza alle istituzioni libiche l'Italia ha rinnovato il proprio supporto alla Guardia costiera libica, incrementandone il finanziamento di circa mezzo milione di euro –:
quali iniziative di competenza intenda assumere affinché venga rivista sostanzialmente la collaborazione dell'Italia con le autorità libiche che si sono macchiate di gravi violazioni dei diritti umani e di crimini contro l'umanità.
(3-02568)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti umani
asilo politico
migrante