ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02527

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 574 del 11/10/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/06358
Abbinamenti
Atto 2/01327 abbinato in data 12/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOND DARIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/10/2021
Stato iter:
12/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2021
Resoconto BATTISTONI FRANCESCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 12/10/2021
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/10/2021

DISCUSSIONE IL 12/10/2021

SVOLTO IL 12/10/2021

CONCLUSO IL 12/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02527
presentato da
BOND Dario
testo presentato
Lunedì 11 ottobre 2021
modificato
Martedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   BOND, SANDRA SAVINO, CAON, SPENA, ANNA LISA BARONI, PAOLO RUSSO e NEVI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia continua a difendere i propri vini con denominazioni d'origine protette da forme di concorrenza ingannevole approntate da Paesi appartenenti alla Unione europea;

   si teme una riedizione del caso del vino Tokaij, completamente diverso dal Tocai italiano, simile solo nel nome, ma di qualità incomparabile, inferiore e senza la nobile storia vantata dal vino italiano. Nonostante ciò, l'Italia dovette soccombere alle pretese ungheresi e cedere il nome del prestigioso Tocai, che dovette essere rinominato come «Friulano» perché Tokaij è un luogo geografico e, quindi, protetto dalle norme dell'Unione europea, mentre in Italia era «solo» il nome di un vitigno;

   nei giorni precedenti, una delle denominazioni italiane più famose e di successo nel mondo, il Prosecco, ha subito un'operazione simile. Infatti, la Croazia ha presentato la proposta alla Commissione europea di registrazione del nome Prosék. Il Prosecco italiano deve essere tutelato, il Governo italiano ha motivi di doglianza sia in fatto che in diritto e deve respingere il tentativo croato di appropriarsi del nome talmente simile che è facilmente confondibile, dando luogo all'ennesimo caso di imitazione di prodotti italiani, sfruttando poi le vendite derivanti dal fenomeno detto Italian sounding. Sembra l'ennesimo tentativo di danneggiare migliaia di produttori italiani e di raggirare i consumatori;

   i produttori del Nord Est potranno difendersi se le istituzioni saranno efficacemente al loro fianco, visto che la revisione dei disciplinari del 2009 ha introdotto nell'area doc anche il paesino di Prosecco in provincia di Trieste e, quindi, la denominazione è anche un nome geografico;

   la denominazione protetta «Prosecco», una delle più emblematiche del Paese, non deve divenire un caso legalizzato in sede di Unione europea di imitazione e abuso;

   la richiesta croata di tutela di una menzione, il Prosék, che è la mera traduzione in lingua slovena del nome Prosecco, non deve essere accolta poiché il regolamento europeo sull'organizzazione comune dei mercati agricoli stabilisce che le denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette devono essere tutelate da ogni abuso, imitazione o evocazione, anche quando il nome protetto viene tradotto in un'altra lingua;

   il regolamento europeo in materia stabilisce che ogni denominazione di origine debba essere difesa dai tentativi di imitazione, anche attraverso la semplice traduzione linguistica. L'utilizzo in commercio può creare problemi giuridici perché contrasta con il regolamento (CE) n. 1234/2007, quindi la denominazione croata è in conflitto con la protezione della dop italiana Prosecco;

   infatti al momento della adesione all'Unione europea la Croazia non chiese la protezione della denominazione Prosék, perché consapevole che la richiesta sarebbe stata in conflitto con la tutela riservata al nostro Prosecco;

   ad avviso degli interroganti, il Governo dovrebbe attivarsi in sede di Unione europea poiché la richiesta della Croazia prevede un vaglio degli Stati membri. Agire tempestivamente è necessario giuridicamente e politicamente, poiché appare pericoloso consentire di aggirare le protezioni già accordate ai nostri prodotti dop e igp. Appare palese agli interroganti il tentativo di alcuni Stati di aggirare la normativa esistente utilizzando altri schemi, come le menzioni tradizionali. Ciò indebolirebbe la posizione dell'Unione europea stessa nel quadro di negoziati commerciali con Paesi terzi, tra cui quelli in corso con Australia, Nuova Zelanda e Cile, che già si oppongono alla protezione completa del Prosecco –:

   se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza opportune e necessarie volte alla tutela del prosecco italiano, opponendosi, nelle competenti sedi europee, alla domanda della Croazia di protezione della menzione tradizionale Prosék, al fine di essere efficacemente al fianco dei produttori italiani di qualità, sostenendo il rafforzamento delle indicazioni geografiche protette.
(3-02527)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

produzione nazionale

organizzazione comune di mercato