ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'ETTORE FELICE MAURIZIO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 22/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2021
Resoconto D'ETTORE FELICE MAURIZIO CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2021
Resoconto MESSA MARIA CRISTINA MINISTRO - (UNIV. E RICERCA)
 
REPLICA 23/06/2021
Resoconto D'ETTORE FELICE MAURIZIO CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

SVOLTO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02352
presentato da
D'ETTORE Felice Maurizio
testo presentato
Martedì 22 giugno 2021
modificato
Mercoledì 23 giugno 2021, seduta n. 529

   D'ETTORE. — Al Ministro dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con riguardo al reclutamento del personale universitario si prende atto, a oltre dieci anni dalla sua entrata in vigore, di alcune esigenze modificative della «legge Gelmini» e dell'esigenza di contemperare, da un lato, le necessità dell'accademia, che perde molti giovani ricercatori che preferiscono coltivare la carriera universitaria all'estero, con le esigenze proprie del contenimento della spesa e del bilancio pubblico, dall'altro;
   quest'ultimo aspetto è evidente laddove si dovessero negare, ad esempio, compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati ai membri di commissioni di valutazione comparativa;
   l'effetto che ne deriverebbe potrebbe rivelarsi distorsivo. Il problema non è quello di rivendicare per i docenti universitari trattamenti previsti per il personale della pubblica amministrazione, ma piuttosto far comprendere come scelte di questo tipo producano effetti ben diversi da quelli auspicati: né un ristoro per le finanze pubbliche, né un vantaggio per la selezione dei più meritevoli. Ancora una volta si potrebbe perdere l'occasione di avvicinare la legislazione nazionale in materia universitaria a quella dei Paesi più avanzati nei ranking internazionali –:
   se il Ministro interrogato preveda o meno di presentare al Parlamento una più organica riforma dell'università che affronti in modo sistematico le esigenze della ricerca e dell'alta formazione nel nostro Paese, anche alla luce delle criticità rilevate in premessa. (3-02352)