ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 527 del 21/06/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/08277
Firmatari
Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 21/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA 21/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • DISABILITA'
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/06/2021
Stato iter:
22/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/06/2021
Resoconto DALL'OSSO MATTEO CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/06/2021

SVOLTO IL 22/06/2021

CONCLUSO IL 22/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02347
presentato da
DALL'OSSO Matteo
testo presentato
Lunedì 21 giugno 2021
modificato
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   DALL'OSSO e PETTARIN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:
   come sancito dall'articolo 4 della Costituzione, la Repubblica italiana «riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto». Ciononostante, in Italia il tasso di occupazione attuale dei cittadini disabili è pari al 30 per cento rispetto alla media europea, pari al 50 per cento;
   inoltre, gli iscritti alle liste speciali di collocamento, istituite con la legge n. 68 del 1999, sono circa 850.000: questi, in attesa di trovare una collocazione lavorativa e in assenza di un adeguato sistema di welfare nazionale, gravano (economicamente) sulle rispettive famiglie;
   Next generation EU, strumento introdotto dalla Commissione europea per rispondere alla crisi pandemica provocata dal COVID-19, individua «l'inclusione e la coesione» tra le sei «missioni» o «aree d'investimento»; ad essa il Recovery plan italiano destina circa 27,6 miliardi di euro;
   tuttavia, nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma di investimenti elaborato dal Governo Conte-II per l'attuazione del Next generation EU, non vi erano riferimenti alla disabilità o alle politiche occupazionali per le persone disabili;
   invero, il Recovery fund e la Next generation EU garantiranno all'Italia ingenti risorse economiche che potrebbero essere impiegate per la definizione di politiche attive di inclusione e, di conseguenza, per risolvere una problematica che interessa oltre tre milioni di cittadini italiani esclusi dal mondo del lavoro;
   infatti, tale esclusione potrebbe essere superata procedendo con investimenti in formazione di personale qualificato – in vari ambiti disciplinari – che consentirebbero a molti di questi di svolgere le proprie mansioni in maniera efficiente –:
   se e quali iniziative di competenza il Governo, anche attraverso la gestione delle risorse provenienti dal Recovery fund e dalla Next generation EU, intenda assumere per garantire la parità sociale e favorire l'inclusione dei disabili nel mondo del lavoro. (3-02347)