Legislatura: 18Seduta di annuncio: 520 del 08/06/2021
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 08/06/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 09/06/2021 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 09/06/2021 Resoconto LAMORGESE LUCIANA MINISTRO - (INTERNO) REPLICA 09/06/2021 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 09/06/2021
SVOLTO IL 09/06/2021
CONCLUSO IL 09/06/2021
FRATOIANNI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
il 23 maggio 2021 al porto di Bari, a cittadini turchi sarebbe stata negata la possibilità di accedere alla richiesta di protezione in Italia, nonostante la manifestata volontà di chiedere asilo;
privati dei loro effetti personali e senza aver dato loro la possibilità di contattare dei legali o familiari e senza aver ricevuto alcuna informativa legale né l'assistenza di un mediatore o dell'organizzazione incaricata del servizio di informazione presso il valico di frontiera, gli stessi sono stati condotti in Grecia a bordo di un traghetto (che continua a respingere i migranti in Turchia);
i migranti avrebbero subìto abusi da parte della polizia italiana nel corso della procedura di riammissione e avrebbero viaggiato senza ricevere cibo e acqua né poter uscire dal piccolo vano in cui erano trattenuti;
tale riammissione sarebbe avvenuta in modo completamente informale senza la consegna di un provvedimento;
in Grecia sarebbero stati a lungo trattenuti in un luogo fatiscente e ristretto senza che potessero comunicare con familiari o associazioni e senza che l'UNHCR ricevesse informazioni dalle autorità italiane;
nonostante la condanna nei confronti dell'Italia nel caso Sharifi c. Italia e Grecia, nei porti adriatici sembra proseguire una politica dei respingimenti e delle riammissioni, effettuata senza attenta valutazione delle situazioni individuali dei cittadini stranieri, anche richiedenti asilo e minori non accompagnati, in violazione, a parere dell'interrogante, del diritto di asilo e della normativa europea;
a quanto sopra occorre aggiungere che molto spesso i cittadini stranieri subiscono limitazioni arbitrarie della libertà personale o vengono trasferiti e trattenuti presso gli hotspot e i Cpr, luoghi spesso caratterizzati da un assoluto degrado ambientale e privi di adeguati servizi sociali, assistenza psicologica e medica, in cui la dignità umana viene sostanzialmente cancellata;
recentemente, nel Cpr di Torino, un giovane migrante, rinchiuso dopo aver subito un violento pestaggio, si è tolto la vita senza aver ricevuto la necessaria assistenza;
l'Italia dovrebbe ripensare le proprie politiche di accoglienza anche rispetto alle condizioni in cui versano i centri per il rimpatrio –:
se non si intenda porre fine alle riammissioni alle frontiere interne e adriatiche attuate, sulla base di accordi bilaterali di dubbia legittimità, senza tenere conto delle posizioni individuali, in violazione delle norme europee e nazionali in materia di asilo e tutela dei minori stranieri non accompagnati nonché rivedere le politiche di accoglienza in Italia verificando le condizioni di vita nei Cpr al fine di un loro superamento. (3-02317)