Legislatura: 18Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Primo firmatario: EPIFANI ETTORE GUGLIELMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 18/05/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/05/2021 Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 19/05/2021 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 19/05/2021 Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 19/05/2021
SVOLTO IL 19/05/2021
CONCLUSO IL 19/05/2021
EPIFANI e FORNARO. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
la disciplina della rappresentatività sindacale è contenuta nel Testo unico sulla rappresentanza, sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil del 10 gennaio 2014 (che ha recepito i contenuti dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011, del Protocollo d'intesa del 31 maggio 2013 ed aggiornato i contenuti dell'accordo sulle rappresentanze sindacali unitarie del 20 dicembre 1993). In particolare, ai fini del riconoscimento dei diritti sindacali previsti dallo Statuto dei lavoratori, il Testo unico definisce «partecipanti alle trattative» le organizzazioni sindacali che abbiano raggiunto il 5 per cento di rappresentanza, che abbiano partecipato alla negoziazione in quanto hanno contribuito alla definizione della piattaforma e che hanno fatto parte della delegazione trattante l'ultimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro;
durante la XVIII legislatura, in particolare con il Governo Conte II, si è posta l'attenzione sui meccanismi per l'individuazione della giusta retribuzione richiamata all'articolo 36 della Costituzione. Pure rispetto all'individuazione del salario minimo, esigenza che nasce anche su proposta di direttiva dell'Unione europea, è necessario dare un'efficacia erga omnes ai contratti collettivi che si stipulano. Per fare questo bisogna riconoscere la rappresentatività dei sindacati, attraverso una legge di sostegno. Una volta fatto questo, ogni contratto ha un minimo salariale e quel minimo diventa il riferimento obbligatorio per tutti i lavoratori di quel settore;
ad oggi, infatti, l'articolo 39 della Costituzione resta inattuato, generando una difformità in tema di contrattazione. Negli anni si è vista una crescita esponenziale, ad esempio, dei contratti cosiddetti pirata, che prevedono trattamenti retributivi inferiori rispetto a quelli siglati dalle sigle sindacali maggiori. Dunque, si ritiene opportuno un intervento normativo che preveda l'efficacia erga omnes dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;
il dibattito parlamentare ha dunque sottolineato il bisogno di definire i compiti e i ruoli nel processo di accertamento del peso delle forze sindacali, anche nei comparti che vedono nuove forme di lavoro ad oggi senza inquadramento e senza tutele, fissandone il livello di rappresentanza nazionale, e di definire le soglie e i criteri di attuazione in base agli accordi pregressi tra le parti, come quello del 2014, e all'ampio dibattito parlamentare che ha generato numerose proposte regolatorie –:
a che punto sia l'interlocuzione con le organizzazioni sindacali, anche rispetto agli strumenti normativi che intende mettere in campo il Governo per dare seguito al percorso descritto in premessa, al fine di varare una disciplina sulla rappresentatività sindacale. (3-02283)