ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02265

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 505 del 11/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: EPIFANI ETTORE GUGLIELMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 11/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 11/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/05/2021
Stato iter:
12/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/05/2021
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2021
Resoconto DRAGHI MARIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 12/05/2021
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/05/2021

SVOLTO IL 12/05/2021

CONCLUSO IL 12/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02265
presentato da
EPIFANI Ettore Guglielmo
testo presentato
Martedì 11 maggio 2021
modificato
Mercoledì 12 maggio 2021, seduta n. 506

   EPIFANI e FORNARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   si è chiusa con un bilancio di undici lavoratori morti sul posto di lavoro la settimana che ha visto tutta Italia piangere la scomparsa di Luana D'Orazio, vittima il 3 maggio 2021 di un terribile incidente in un'azienda tessile di Montemurlo, in provincia di Prato;
   non basta più il cordoglio, è tempo di agire. È importante intervenire sulla prevenzione: attualmente esiste una carenza di controlli e di coordinamento tra i vari organismi chiamati a vigilare sul posto di lavoro, tanto da creare inefficienza, duplicazioni e assenza di dati;
   bisogna investire sulla formazione, non solo dei delegati alla sicurezza ma anche dei titolari e del management delle aziende;
   l'attuale modello assicurativo si basa su un sistema di incentivazione della prevenzione attraverso un sistema di bonus/malus per cui chi è più virtuoso paga meno contributi. Questo sistema ha portato più di qualche datore di lavoro ad omettere la denuncia di infortuni o malattie: occorre intervenire con forme di supporto a favore dell'implementazione delle buone prassi e con il trasferimento delle competenze;
   c’è un rapporto tra il numero di infortuni e di incidenti sul lavoro e l'andamento dell'economia. Nella prospettiva di una ripresa dell'attività economica dopo la crisi causata dalla pandemia da Covid-19 il tema della sicurezza sul lavoro, indipendentemente dalle tipologie contrattuali, assume particolare urgenza;
   nel Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato alla Commissione europea si fa riferimento al rafforzamento dell'Ispettorato nazionale del lavoro con nuove assunzioni, ma non basta. Serve maggiore raccordo tra l'Ispettorato e le Asl, che, attraverso il servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, operano con l'obiettivo di promuovere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Inoltre, le risorse per l'innovazione che vengono date alle aziende, anche attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, devono essere vincolate all'adozione di misure sulla sicurezza attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate e una corretta organizzazione del lavoro;
   il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede grandi investimenti pubblici nel settore delle infrastrutture. In questo contesto è in atto nel Paese un dibattito sulla deregolamentazione: è bene evitare che la logica della semplificazione intervenga sulle condizioni del lavoro, smantellando regole e diritti. In questa fase più che mai bisogna puntare su dignità e sicurezza dei lavoratori –:
   quali iniziative, anche normative, il Governo intenda mettere in atto al fine di garantire con urgenza tutele a chi lavora e contrastare infortuni e morti sul lavoro. (3-02265)