Legislatura: 18Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/04/2021 Resoconto LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 14/04/2021 Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 14/04/2021 Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 14/04/2021
SVOLTO IL 14/04/2021
CONCLUSO IL 14/04/2021
BENAMATI, LACARRA, BONOMO, GAVINO MANCA, MANCINI, NARDI, SOVERINI, ZARDINI, BERLINGHIERI, LORENZIN e FIANO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il comparto dell'acciaio è strategico per la manifattura nazionale e la siderurgia italiana è la seconda siderurgia europea, prima nell'uso del forno elettrico e nel recupero del rottame, con oltre 200.000 dipendenti diretti e indiretti e 40 miliardi di euro fatturato, di cui oltre un terzo diretto alle esportazioni;
lo sforzo che Governo e Parlamento hanno posto in essere, sia prima dell'epidemia sia adesso, con l'impegno di forti risorse per assicurare continuità a occupazione e produzione, è risultato determinante ma ancora non risolutivo per il sostegno e il rilancio del settore dell'acciaio e per la ripresa della produzione dell'impianto ArcelorMittal di Taranto, asset fondamentale per il settore e per le filiere italiane che fanno uso dell'acciaio;
l'ammodernamento impiantistico e l'ambientalizzazione dello stabilimento, la cui produzione ha segnato per il 2020 un livello pari a 3,2 milioni di tonnellate con diversi impianti fermi e quasi l'intera forza lavoro in cassa integrazione, sono gli obiettivi da continuare a perseguire per attuare il piano industriale originario che prevedeva una produzione a regime, nel 2025, di 8 milioni di tonnellate con il conseguente impiego della totalità della forza lavoro;
le organizzazioni sindacali denunciano da mesi una condizione di sicurezza impiantistica fortemente compromessa a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, con frequenti incidenti, l'ultimo il 5 aprile 2021;
il 2021 avrebbe dovuto essere, per il polo siderurgico di Taranto, l'anno del rilancio, con il ritorno della produzione a 5 milioni di tonnellate annue, l'avvio di investimenti in impianti e ambiente e l'ingresso rapido dello Stato nel capitale di Am Investco;
il rilancio della siderurgia nazionale appare assolutamente strategico alla luce dei rincari record e della carenza di materiali che si sta registrando a livello mondiale e che comporta forti difficoltà di approvvigionamento e la necessità per le aziende della manifattura nazionale di rivedere piani e previsioni di produzione nel breve-medio periodo: la Cina è diventata un importatore netto di acciaio e alluminio, la crisi dei container marittimi sta avendo pesanti ripercussioni sulle supply chain e la mancata produzione dell'ex-Ilva di Taranto sono alcune delle cause della carenza dei materiali e del trend di crescita dei prezzi in Italia e in Europa –:
quali iniziative intenda porre in essere il Governo per assicurare una produzione ambientalmente sostenibile dell'acciaio a Taranto e il pieno rilancio della siderurgia nazionale.
(3-02186)