ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02159

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 478 del 31/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 31/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 31/03/2021
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 31/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 31/03/2021
Stato iter:
01/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/03/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 01/03/2022
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/03/2022

SVOLTO IL 01/03/2022

CONCLUSO IL 01/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02159
presentato da
RUSSO Paolo
testo presentato
Mercoledì 31 marzo 2021
modificato
Martedì 1 marzo 2022, seduta n. 648

   PAOLO RUSSO, SPENA e NEVI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il mondo agricolo è insorto contro la nuova definizione di rifiuto urbano contenuta nel decreto legislativo n. 116 del 2020, in vigore dal 1° gennaio 2021;

   il decreto, con riferimento alla nuova definizione di rifiuto urbano (articolo 183, comma 1, lettere b-ter) e b-sexies), del decreto legislativo n. 152 del 2006), prevede che rimangano esclusi i rifiuti derivanti da attività agricole e connesse di cui all'articolo 2135 del codice civile (imprenditore agricolo);

   questo comporta che alcune tipologie di attività connesse agricole, i cui rifiuti fino al 31 dicembre 2020 potevano essere assimilati agli urbani – quali agriturismi, spacci aziendali, aziende orticole, fattorie didattiche e altro – si vedono costrette a conferire i propri rifiuti a circuiti esterni a quello pubblico di raccolta;

   in sostanza, la bottiglia smaltita da un'azienda del vino è equiparata a rifiuto speciale, mentre i rifiuti organici di un agriturismo, simili a quelli di un ristorante, devono seguire un percorso di smaltimento ad hoc invece che la normale prassi stabilita per i rifiuti urbani;

   alcuni comuni hanno già comunicato tramite pec alle aziende agricole che siffatti rifiuti «speciali» non possono essere conferiti presso le isole ecologiche, perché destinate soltanto alla raccolta dei rifiuti urbani;

   inoltre, tali amministrazioni sono in difficoltà sia nella definizione delle nuove metodologie di calcolo della Tar, sia per quel che riguarda la carenza di aziende specializzate che offrano a prezzi ragionevoli un servizio efficiente di raccolta dei rifiuti speciali ex-assimilati agli urbani;

   queste incongruenze si traducono, di fatto, in un insostenibile aumento di costi per le imprese agricole, in particolare per gli agriturismi e per le aziende che hanno un servizio di somministrazione, quali le cantine o le aziende insediate sulle «Strade del vino»;

   l'Anci ha chiesto al Ministero della transizione ecologica e al Ministero dell'economia e delle finanze urgenti interventi risolutivi, in assenza dei quali sarà inevitabile un incremento del prelievo su ampie categorie di utenza, e l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto per esaminare le ricadute del decreto legislativo n. 116 del 2020 sul sistema di gestione dei rifiuti nel suo complesso –:

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per risolvere le problematiche esposte in premessa.
(3-02159)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

eliminazione dei rifiuti

protezione dell'ambiente