Legislatura: 18Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Primo firmatario: RUFFINO DANIELA
Gruppo: MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA
Data firma: 30/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GAGLIARDI MANUELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 30/03/2021 NAPOLI OSVALDO MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 30/03/2021 PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 30/03/2021 SILLI GIORGIO MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 30/03/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 30/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/03/2021 Resoconto RUFFINO DANIELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA RISPOSTA GOVERNO 31/03/2021 Resoconto BIANCHI PATRIZIO MINISTRO - (ISTRUZIONE) REPLICA 31/03/2021 Resoconto RUFFINO DANIELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA
DISCUSSIONE IL 31/03/2021
SVOLTO IL 31/03/2021
CONCLUSO IL 31/03/2021
RUFFINO, GAGLIARDI, NAPOLI, PEDRAZZINI e SILLI. —
Al Ministro dell'istruzione
. — Per sapere – premesso che:
numerosi piccoli comuni piemontesi stanno segnalando la problematica relativa alla chiusura di molti plessi scolastici in conseguenza dell'applicazione della disciplina regionale relativa alla definizione del dimensionamento minimo dei «punti di erogazione del servizio»;
lo Stato ha competenza legislativa per la definizione delle norme generali sull'istruzione e per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
lo Stato, inoltre, ha il potere di definire i principi fondamentali che le regioni devono rispettare nell'esercizio delle loro specifiche competenze;
l'articolo 1, comma 1, legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, dichiara la finalità di garantire il diritto allo studio, con l'affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza ed il contrasto alle diseguaglianze socio-culturali e territoriali;
tali obiettivi si avvertono con maggiore forza nell'attuale contesto storico;
la realizzazione di tali obiettivi richiede, come è evidente, un'adeguata dotazione finanziaria, che consenta di prestare la dovuta attenzione alle realtà svantaggiate, evitando in particolare la chiusura di sedi scolastiche a servizio di piccole realtà;
la scuola e la disponibilità di plessi scolastici facilmente raggiungibili rappresentano, infatti, un servizio fondamentale per le famiglie, che consente altresì di ovviare al rischio di spopolamento dei piccoli comuni;
se è vero, come chiarito dalla Corte costituzionale, che il dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche costituisce un ambito che deve ritenersi di spettanza regionale, è altrettanto innegabile che su tale aspetto incida in modo rilevante la determinazione dei tetti di spesa definiti per il funzionamento del sistema di istruzione, che resta di competenza statale;
in tal senso, appare opportuno che parte delle risorse destinate al nostro Paese nell'ambito del piano di ripresa Next generation EU vengano destinate al sistema di istruzione –:
se il Governo non intenda, alla luce dell'attuale contesto storico e dei principi generali in materia di istruzione definiti con legge dello Stato, adottare iniziative per destinare al sistema di istruzione maggiori risorse, al fine di risolvere il problema di chiusura dei plessi scolastici nei piccoli comuni. (3-02155)