Legislatura: 18Seduta di annuncio: 304 del 14/02/2020
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 13/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020 VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 15/03/2022 Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA) REPLICA 15/03/2022 Resoconto BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 15/03/2022
SVOLTO IL 15/03/2022
CONCLUSO IL 15/03/2022
MOLINARI, BENVENUTO, BOLDI, CAFFARATTO, GASTALDI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, LIUNI, MACCANTI, PATELLI, PETTAZZI, TIRAMANI, BADOLE, D'ERAMO, GOBBATO, LUCCHINI, PAROLO, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
il 20 gennaio 2020, con un video su Facebook, l'allora Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare annunciava il decreto di assegnazione di 385 milioni di euro alle regioni per i progetti di rimozione dell'amianto da scuole e ospedali, con un appello alle regioni a «fare presto» e «velocizzare la spesa»;
lo stanziamento si riferisce al «Piano di bonifica da amianto», previsto nel secondo addendum al Piano operativo «ambiente» approvato dal Cipe nel 2016 e adottato adesso con un provvedimento dalla direzione generale competente del Ministero della transizione ecologica;
nel piano sono individuati i soggetti beneficiari delle risorse (regioni e province autonome di Trento e di Bolzano) e le modalità di trasferimento. I soggetti beneficiari individuano, a loro volta, gli interventi da finanziare e ne curano la gestione, il controllo e il monitoraggio sulla realizzazione. Il Ministero della transizione ecologica si impegna a garantire che le regioni e le province autonome ricevano tutte le informazioni pertinenti per l'attuazione degli interventi, in particolare le istruzioni sulle modalità per la corretta gestione, verifica e rendicontazione delle spese, attraverso anche la condivisione di quanto previsto dal sistema di gestione e controllo del Piano operativo «ambiente». Tutti gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025;
il paradosso, a parere degli interroganti, è nel criterio di assegnazione di tali risorse, che sembra non tener conto della mappa dei siti sul territorio nazionale;
gli interventi del Piano operativo «ambiente», infatti, interessano in prevalenza le regioni del Mezzogiorno, ritenute meno sviluppate e in transizione secondo la denominazione dell'Unione europea;
di conseguenza, i 385 milioni di euro sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo sviluppo e coesione: alla regione Sicilia sono stati assegnati i finanziamenti più corposi: 107.791.473,34 milioni di euro; in seconda posizione la Puglia, con 74.799.223,33 milioni di euro, seguita dalla Calabria, con 43.276.093,85 milioni di euro. Al Piemonte, appena 1.161.800,00 milioni di euro, nonostante la regione, tra le più attive a livello nazionale in materia di amianto, disponga, tra l'altro, di un piano regionale amianto trasmesso nel 2016 al Ministero della transizione ecologica nel quale sono stimati 50 milioni di metri quadri di coperture in cemento-amianto da smaltire, con oneri dell'ordine di grandezza delle centinaia di milioni di euro;
trattasi, a giudizio degli interroganti, di una sproporzione illogica –:
se il Governo non ritenga urgente reperire nuove e ulteriori risorse da assegnare alle regioni in base alla distribuzione dell'amianto sul territorio nazionale e della sussistenza dei relativi siti inquinati d'amianto, al fine di compensare le penalizzazioni subite da talune regioni, come in specie dal Piemonte, per quanto esposto in premessa.
(3-01310)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):amianto
sostanza pericolosa
ecologia