ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01467

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 664 del 24/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 24/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/03/2022
Stato iter:
24/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 24/05/2022
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2022
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/05/2022
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/05/2022

SVOLTO IL 24/05/2022

CONCLUSO IL 24/05/2022

Atto Camera

Interpellanza 2-01467
presentato da
MAGI Riccardo
testo presentato
Giovedì 24 marzo 2022
modificato
Martedì 24 maggio 2022, seduta n. 700

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il 14 marzo 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo di un decreto ministeriale che inserisce nella tabella I delle sostanze stupefacenti del testo unico sulle droghe la banisteriopsis caapi e la psychotria viridis, piante da cui si estraggono i principi attivi (armalina, armina e Dmt) che si trovano nell'ayahuasca;

   l'ayahuasca (in lingua quechua aya-wasca, che significa «liana degli spiriti» o «liana dei morti») è un decotto psichedelico a base di diverse piante amazzoniche, in grado di indurre un effetto visionario oltre che purgante;

   il suo utilizzo è caratteristico di diverse forme di sciamanesimo, praticate nella regione andino-amazonica (Perù, Colombia, Ecuador, Brasile, Bolivia e Venezuela). Al decotto sono tradizionalmente attribuite prerogative mistiche e terapeutiche; il preparato, per essere farmacologicamente attivo, dev'essere prodotto facendo bollire assieme, per diverse ore, un minimo di due piante amazzoniche, cioè la liana banisteriopsis caapi e le foglie dell'arbusto psychotria viridis, anche noto come chacruna, che, in alcune aree, viene sostituito dalla diplopterys cabrerana;

   tale bevanda è stata utilizzata dal Santo Daime, un nuovo movimento religioso di carattere sincretico originatosi in Brasile negli anni '30 e che è arrivato in Italia nel 1990, con i primi centri che si sono formati nel 1994;

   in conseguenza della diffusione nel mondo del Santo Daime, si è assistito a un processo di vera e propria internazionalizzazione dell'ayahuasca, che ha contribuito ad espanderne l'utilizzo al di fuori dell'Amazzonia e del Sudamerica, facendo sì che le legislazioni di molti Paesi dovessero occuparsi dello status giuridico della bevanda. Mentre la molecola del N, N-dimethyltryptamine, nota come Dmt, è già «tabellata» nella Convenzione sulle sostanze psicotrope, adottata a Vienna il 21 febbraio 1971, in pochissimi casi è stato ritenuto necessario rafforzare tale controllo includendo nelle tabelle anche le piante necessarie alla preparazione del decotto;

   oltre a essere disciplinato dalla legge in Brasile sia l'uso rituale sia l'uso scientifico ed essere anche «Patrimonio nazionale del Perù», l'uso controllato rituale nel contesto religioso del Santo Daime è ammesso negli Usa (dove viene importato con autorizzazione della Dea) e in Canada;

   nel 2004 la polizia doganale dell'aeroporto di Perugia sequestrò 27 litri di decotto proveniente dal Brasile e destinato al Santo Daime. Le analisi evidenziarono la presenza di Dmt nella bevanda; fu intentata una causa legale e aperte le indagini contro gli esponenti del Santo Daime italiani, che, nel marzo 2005, portarono all'arresto per una settimana di 21 persone, alle quali furono concessi successivamente gli arresti domiciliari;

   durante la fase istruttoria, la difesa ricorse alla Corte di cassazione il 7 ottobre 2005 per chiedere se il preparato ayahuasca fosse o meno sotto controllo da parte della legge nazionale. La Suprema Corte affermò che il pubblico ministero non era riuscito a dimostrare che la bevanda era schedulata come proibita, quindi gli arresti non avevano motivo. Il 13 gennaio 2006 il tribunale di Perugia agì in linea con la decisione della Corte di cassazione e il pubblico ministero archiviò il caso senza dare seguito all'apertura del processo;

   da allora l'ayahuasca è stata considerata «non illegale», un limbo che ne ha consentito la diffusione a partire dalle cerimonie del Santo Daime e di altri centri che hanno potuto organizzare incontri dove la pozione è stata utilizzata sotto controllo;

   tra le motivazioni addotte per l'inserimento delle ayahuasca nella tabella I del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, deciso dal Ministero della salute, acquisito il parere dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità a febbraio 2022, vi sarebbero considerazioni «estrapolate dalla letteratura internazionale»;

   nel periodo compreso tra dicembre 2019 e novembre 2021, solo cinque «segnalazioni di sequestri» sarebbero state ricevute da parte dell'Unità di coordinamento del Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri e si sarebbero verificati solamente «due casi di intossicazione correlati all'assunzione di armina (2011 e 2018) segnalati dal Centro antiveleni di Pavia»;

   prima dell'Italia, solo la Francia ha «tabellato» nel 2005 l'ayahuasca e le relative piante oltre alla Dmt;

   l'Organo internazionale per il controllo degli stupefacenti (Incb) ha più volte dichiarato che l'ayahuasca non è sotto controllo internazionale;

   visto l'uso culturale della suddetta bevanda da parte del Santo Daime, andrebbe inoltre preso in considerazione il fatto che nel limitarne l'utilizzo si potrebbe agire in possibile contrasto con l'articolo 19 della Costituzione, che sancisce che «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume» –:

   se e quando il Ministro interpellato deciderà di rendere nota la letteratura internazionale da cui sarebbero state estrapolate le considerazioni che hanno suggerito la tabellazione della banisteriopsis caapi e della psychotria viridis, piante da cui si estraggono i principi attivi (armalina, armina e Dmt) che si trovano nell'ayahuasca;

   considerato il bassissimo tasso di intossicazioni «correlate» all'uso di ayahuasca, nonché la crescente letteratura scientifica che segnala importanti possibilità di applicazione curativa dell'ayahuasca, se il Ministro interpellato non ritenga opportuno adottare iniziative per prevedere un meccanismo periodico di revisione della decisione richiamata in premessa.
(2-01467) «Magi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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