ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 664 del 24/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BERARDINI FABIO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 24/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIN MARCO CORAGGIO ITALIA 24/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 24/03/2022
Stato iter:
08/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2022
Resoconto BERARDINI FABIO CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 08/04/2022
Resoconto BERARDINI FABIO CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2022

SVOLTO IL 08/04/2022

CONCLUSO IL 08/04/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01465
presentato da
BERARDINI Fabio
testo presentato
Giovedì 24 marzo 2022
modificato
Venerdì 8 aprile 2022, seduta n. 674

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 423, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, dispone che la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, costituiscono attività connesse ai sensi dell'articolo 2135, terzo comma, del codice civile e si considerano produttive di reddito agrario;

   l'articolo 2 del decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003 include fra le «energie rinnovabili» anche quelle prodotte attraverso l'impiego della biomassa costituita dalla «parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura». L'articolo 5, invece, è dedicato alle «Disposizioni specifiche per la valorizzazione delle biomasse» dal quale traspare la netta intenzione di valorizzare l'utilizzo della biomassa agricola a fini energetici e anche quella del biogas da attività zootecniche (lettera f));

   il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 18 dicembre 2008, in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha dato attuazione all'articolo 2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007, n. 244;

   in particolare, l'articolo 16 del decreto stabilisce che l'energia elettrica immessa nel sistema elettrico, prodotta dagli impianti di cui all'articolo 3, comma 2, ha diritto, per un periodo di quindici anni e in alternativa ai certificati verdi di cui al titolo II e su richiesta del produttore, a una tariffa fissa onnicomprensiva di entità variabile a seconda della fonte utilizzata, determinata sulla base della tabella 3 allegata alla legge finanziaria;

   a fronte di tali disposizioni, numerose aziende agricole, negli ultimi anni, hanno provveduto alla realizzazione di impianti a biogas per la produzione di energia elettrica rinnovabile incentivata dal Gestore servizi energetici, ai sensi del decreto ministeriale del 18 dicembre 2008. Esse costituiscono un campione molto rappresentativo di produttori legati alle filiere cerealicole e zootecniche (suinicola, avicola, di bovini da latte e carne), perennemente in crisi economica, che hanno trovato il modo di recuperare risorse economiche per le proprie famiglie e per migliorare le proprie aziende grazie alle entrate supplementari generate da questa nuova attività complementare ecosostenibile;

   è bene evidenziare, inoltre, che, del decreto legislativo n. 152 del 2006, il «digestato» (ovvero il risultato della fermentazione anaerobica per la produzione del biogas) non è classificato come rifiuto ed è utilizzabile, quindi, per l'uso agronomico risultando un buon fertilizzante organico maturo;

   tuttavia tale forma di incentivazione introdotta dal decreto ministeriale del 18 dicembre 2008, in assenza di ulteriori provvedimenti di proroga, andrà a decadere a partire dal 1° gennaio 2023 e, per tale ragione, più di 1.100 impianti italiani di digestione anaerobica, produttori di energia elettrica (dati bollettino incentivi fonti rinnovabili Gse) giungeranno alla fine del loro periodo di incentivazione elettrica entro il 2027;

   in assenza di chiare politiche di settore, quindi, il rischio di giungere ad uno smantellamento della potenza installata è concreto, con conseguente gravissima perdita per il Paese in termini di produzione di energia rinnovabile, di erogazione potenziale, di servizi di flessibilità elettrica alla rete, di valore ambientale, di integrazione del reddito del settore agricolo e di occupazione diretta ed indiretta nell'importante indotto del biogas;

   la fine del periodo di incentivazione, inoltre, rischia di portare i proprietari di tali impianti alla dismissione degli stessi. Inoltre, se il proprietario dell'impianto dovesse avviare le procedure per la dismissione dell'impianto, egli sarebbe obbligato, ai sensi dell'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi con pesanti costi a proprio carico;

   attualmente, tali oneri sono coperti da garanzie fideiussorie che, ove riscosse, rappresenterebbero un grave danno per l'imprenditore;

   appare opportuno, quindi, adottare provvedimenti urgenti per la proroga di forme di incentivazione per gli impianti coperti dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 18 dicembre 2008 al fine di dare certezza agli imprenditori coinvolti ed evitare l'avvio delle procedure di dismissione che, verosimilmente, saranno avviate entro la fine del 2022;

   la prosecuzione dell'incentivazione degli impianti a biogas, produttori di energia elettrica integrata con l'attività agricola, è strettamente correlata all'esigenza di mantenere in vita non solo gli allevamenti zootecnici italiani, ma anche le intere filiere legate alla produzione di una miriade di prodotti Dop come i derivati caseari, della carne (come i prosciutti ottenuti grazie agli allevamenti suinicoli) e di ulteriori prodotti di nicchia di alta qualità come gli alimentari della tradizione –:

   se il Governo intenda prorogare, con iniziative urgenti, la vigenza della tariffa onnicomprensiva prevista dal decreto ministeriale del 18 dicembre 2008 per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;

   se abbia intenzione di adottare, e con quale tempistica, urgenti iniziative per evitare la dismissione degli impianti a biogas incentivati dal decreto ministeriale del 18 dicembre 2008 e, di conseguenza, l'interruzione di importanti filiere produttive.
(2-01465) «Berardini, Marin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

produzione d'energia

energia rinnovabile