ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01432

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 643 del 22/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 22/02/2022
Stato iter:
04/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/03/2022
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2022
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 04/03/2022
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/03/2022

SVOLTO IL 04/03/2022

CONCLUSO IL 04/03/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01432
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo presentato
Martedì 22 febbraio 2022
modificato
Venerdì 4 marzo 2022, seduta n. 651

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   l'Agenzia di tutela della salute (Ats) di Milano, nel marzo 2019, ha prodotto uno studio sulla «Valutazione dello stato di salute della popolazione residente nell'area intorno all'inceneritore Silla 2», il termovalorizzatore di A2A, situato nella zona nord-ovest di Milano in grado di trattare oltre 500.000 tonnellate di rifiuti;

   tale impianto presenta caratteristiche comuni a numerosi impianti nazionali di combustione di rifiuti e a ciclo combinato e rappresenta un caso emblematico in ordine ai sistemi di valutazione delle emissioni e del reale impatto ambientale;

   lo studio ha preso in considerazione le emissioni nell'anno solare 2015, caratterizzato da una minore percentuale di semi-ore in stato di fermo e da un maggiore ammontare di rifiuti bruciati. I valori del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (Sme) validano i dati soltanto in condizioni di regime stazionario, non acquisendo le concentrazioni in regime transitorio che, sebbene coinvolgano poche ore di esercizio, possono risultare, in base al tipo di inquinante considerato, da uno a tre ordini di grandezza superiori alle concentrazioni in regime stazionario (si vedano al proposito gli articoli di J. Obaid e altri, 2017, M. Tejima e altri 2007). Pertanto, contrariamente a quanto acquisito nello studio di Ats, è probabile che nel 2015 l'inceneritore considerato abbia disperso meno inquinanti in ragione del verificarsi di un minor numero di regimi transitori;

   gli impianti con un sistema di campionamento in continuo dei microinquinanti organici, quali diossine e i Pcb (Uni CEN/TS 1948-5:2015), hanno come limite il funzionamento soltanto in condizioni transitorie di regime minimo che sono proprio quelle di massima emissione, laddove una valutazione estesa a tutte le condizioni impiantistiche consentirebbe di ottenere il reale impatto ambientale e stabilire eventuali correzioni costruttive e di gestione;

   anche in merito alla ricaduta al suolo degli inquinanti, si riscontra l'assenza della determinazione dell'altezza effettiva del camino. Inoltre, al fine di calcolare la ricaduta al suolo, nelle tabelle non viene mai riportata l'umidità assoluta media, nonostante tale parametro sia importante al fine di stabilire l'entalpia e la densità dei fumi e quindi calcolare l'altezza apparente delle ciminiere. Al fine di ottenere quella che si definisce come altezza effettiva della sorgente, l'innalzamento del pennacchio va sommato all'altezza di progetto dal suolo della sorgente. L'umidità assoluta nei fumi di un inceneritore mediamente è superiore al 10 per cento e questo dato fa sì che la capacità termica dei fumi si innalzi in modo rilevante, così come il pennacchio, e debba essere tenuto in considerazione per avere un corretto modello diffusionale;

   dal documento sopra citato si evince la presenza di 3 camini con 2,2 metri di diametro, per una superficie totale di 11.398 metri quadrati. Moltiplicando questa superficie per la velocità media dei fumi di 13,24 metri al secondo si calcola una portata di 150,909 metri cubi al secondo e 543.283 metri cubi all'ora. Normalizzando la velocità a 20 gradi centigradi, la portata diventa di 583.084 metri cubi all'ora, laddove lo studio riporta un valore pari a 107.714 metri cubi all'ora che non corrisponde neanche alla portata di un singolo camino (pari a 194.714 metri cubi all'ora). Il calcolo corretto dell'emissione dei camini al fine dello sviluppo del metodo di dispersione degli inquinanti è fondamentale per ottenere un corretto modello di ricaduta al suolo degli inquinanti;

   vanno, inoltre, svolte considerazioni sulla ricaduta al suolo del Pts che andrebbe eseguita in funzione della distribuzione dimensionale del particolato. Infatti, il particolato fine ed ultrafine si comporta alla stregua del gas, mentre il particolato sopra 1 μm ha ricadute in funzione della caratterizzazione dei fumi. Il modello applicato dovrebbe essere corretto solo se si indica un intervallo di distribuzione dimensionale abbastanza ristretto (ad esempio, ricaduta al suolo per la frazione PM10-9 μm e via di seguito per i singoli intervalli dimensionali);

   con riguardo agli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) si rileva che artefatti dovuti a degradazioni ossidative possono compromettere il campionamento degli Ipa e dare luogo ad una sottostima. Pertanto, il metodo di riferimento e la specifica tecnica suggeriscono di includere nel sistema di campionamento un denuder (sistema diffusivo catalitico), che funzioni da sistema di abbattimento per l'ozono troposferico (scrubber) prima che entri in contatto con il Pm raccolto sul filtro. D'altro canto, in Italia, nel recepimento delle procedure europee è stata pubblicata la metodica per il campionamento e la determinazione degli Ipa (decreto ministeriale 5 maggio 2015) dove non viene menzionato l'impiego di un sistema per la riduzione dell'ozono durante le fasi di campionamento, sebbene venga riportato, nelle note, che l'impatto negativo dell'ozono, in presenza e assenza di luce solare, è stato sufficientemente provato in ambienti artificiali, quantunque le stime quantitative siano assai dubbie e incerte nell'applicazione di «fattori di correzione» per atmosfere reali. Tali profili erano stati già riportati nel 2009, in uno studio di E. Menichini e altri, nel quale è stato rilevato che la perdita di benzo(a)pirene durante il campionamento è tipicamente dal 20 al 55 per cento e che, in alcune condizioni di concentrazioni elevate di ozono, si può arrivare ad una sottostima del 100 per cento –:

   se il Ministro interpellato intenda adottare iniziative volte a disporre la valutazione delle emissioni in tutte le condizioni di esercizio, transitori compresi, per valutare il reale impatto ambientale degli impianti di combustione di rifiuti e a ciclo combinato;

   se intenda adottare iniziative volte a disporre la valutazione della ricaduta al suolo degli inquinanti tramite dati sulla reale altezza del camino, sull'umidità e la densità dei fumi nei medesimi impianti;

   se intenda promuovere, per quanto di competenza, una revisione dei calcoli della portata e la dispersione dell'inceneritore «Silla 2» e in altri impianti analoghi;

   se intenda promuovere, per quanto di competenza, una revisione dei metodi di calcolo della ricaduta del Pts in funzione della distribuzione dimensionale del particolato negli impianti di combustione di rifiuti e a ciclo combinato;

   se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, al fine di favorire l'inclusione, nel sistema di campionamento degli Ipa, di un sistema diffusivo catalitico per ridurre possibili sottostime, riferibili in particolare all'ozono, nei medesimi impianti.
(2-01432) «Zolezzi, Villani, Nappi, Di Lauro, Olgiati, Zanichelli, Federico, Daga, Deiana, D'Ippolito, Maraia, Micillo, Terzoni, Traversi, Varrica, Vignaroli, Alemanno».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

rifiuti

impatto ambientale