ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01426

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 640 del 17/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: PAPIRO ANTONELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 14/02/2022
Stato iter:
24/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/05/2022
Resoconto PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2022
Resoconto SISTO FRANCESCO PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 24/05/2022
Resoconto PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/03/2022

DISCUSSIONE IL 24/05/2022

SVOLTO IL 24/05/2022

CONCLUSO IL 24/05/2022

Atto Camera

Interpellanza 2-01426
presentato da
PAPIRO Antonella
testo presentato
Giovedì 17 febbraio 2022
modificato
Martedì 24 maggio 2022, seduta n. 700

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:

   da numerose recenti notizie giornalistiche si apprende che la situazione relativa alla carenza di personale nelle strutture carcerarie è abbastanza critica, creando disagi in relazione ai diritti dei detenuti e degli stessi lavoratori;

   dal confronto che l'interpellante ha avuto con il segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, e la segreteria regionale siciliana della stessa sigla Uilpa Polizia penitenziaria, in data 7 gennaio 2022, è emerso un quadro abbastanza allarmante, soprattutto in alcune regioni; entrambi evidenziano come il disagio derivato dall'insufficienza di agenti e personale in forza delle carceri sia ancora più amplificato dallo stato di emergenza attuale causato dalla pandemia;

   gli stessi sindacati hanno denunciato alla Ministra interpellata questa delicata situazione, che mette a rischio le condizioni di salute di detenuti, auspicando l'opportunità di prevedere un responsabile potenziamento dell'organico, che di fatto è stato ridotto nel tempo ed è al di sotto della quota stabilita per legge;

   tutto ciò apre il dibattito ad una riflessione in merito alle conseguenze della carenza di organico, non solo della Polizia penitenziaria, ma nelle forze dell'ordine in genere, derivate anche dal blocco del turnover e dalla «legge Madia»;

   il blocco del turnover fu introdotto, a partire dal 2008, dalla legge finanziaria per il 2007 che lo disponeva come risposta al forte aumento della spesa per dipendenti pubblici avvenuta tra il 2001 e il 2006, bloccando le assunzioni con provvedimenti che hanno previsto anche limitazioni alla sostituzione del personale in uscita, stabilendo che, in tutte le amministrazioni, si potesse procedere ad assunzioni per una spesa pari al 20 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente e per un numero di dipendenti non superiore al 20 per cento di quelli cessati, applicando regole diverse a seconda dei settori della pubblica amministrazione;

   questo blocco ha causato tagli insostenibili nell'occupazione pubblica;

   secondo quanto emerge dal confronto con la Uil di settore, la Polizia penitenziaria ha subito un taglio di 4.000 unità, a fronte di 45.325;

   a causa della spending review, sono state chiuse molte scuole di formazione, creando ulteriore disagio in relazione alle assunzioni;

   con i decreti 3 settembre 2019 e 17 marzo 2020 della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica è stato eliminato il blocco del turnover, con un aumento di quasi 18 mila unità del personale della pubblica amministrazione;

   i limiti hanno riguardato fino al 2014 sia la spesa sostenuta per gli uscenti, sia il numero di dipendenti e dopo il 2014 solo la prima, consentendo un aumento del personale a parità di spesa;

   il turnover al 100 per cento era previsto dal decreto-legge n. 90 del 2014 (dal 2018 in poi) ed è tornato in vigore dopo le modifiche apportate per il triennio 2016-2018 dalla legge n. 208 del 2015;

   per effetto dell'articolo 29 del decreto legislativo n. 172 del 2019, sono state apportate modifiche all'articolo 5 della legge n. 395 del 1990, aumentando i compiti istituzionali del Corpo, affidando allo stesso la collaborazione con la magistratura di sorveglianza presso ogni tribunale e l'assistenza ai magistrati del pubblico ministero presso i tribunali dei capoluoghi del distretto, nonché delle procure generali e delle corti di appello; inoltre, è stato rimosso il divieto per i poliziotti penitenziari di essere impiegati in compiti che non siano direttamente connessi ai servizi d'istituto, così da occupare posti di servizio amministrativi a causa della carenza di organico del personale delle funzioni centrali;

   il 28 dicembre 2020 è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'autorizzazione ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore della Guardia di finanza, della Polizia di Stato, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, della Polizia penitenziaria e dell'Arma dei carabinieri;

   ad oggi, la Polizia penitenziaria ha una carenza di 5.500 unità, anche per effetto della «legge Madia», a fronte di 36.000 effettive;

   molti degli interventi legislativi portati avanti dal 2019 in poi devono essere accolti favorevolmente; risultano però ancora insufficienti rispetto all'organico effettivo, stabilito in 41.595 unità;

   secondo la Uilpa Polizia penitenziaria, infatti, quest'ultimo dato risulterebbe insufficiente per coprire le reali esigenze dei servizi offerti, anche in considerazione che prima della «riforma Madia» l'organico previsto era pari a 45.325 unità;

   dal gruppo di lavoro voluto dal Ministro Bonafede e dall'ex Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Basentini, formato da direttori e comandanti di reparto di Polizia penitenziaria, con la finalità di capire la reale esigenza delle unità relative alla Polizia penitenziaria, è emerso che, rispetto all'organico stabilito, mancano all'appello 13.000 unità;

   dagli ultimi interventi normativi appare evidente l'orientamento del Governo in merito allo sblocco dei concorsi pubblici per procedere a nuove assunzioni nella pubblica amministrazione –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto denunciato in premessa e quali iniziative intenda adottare;

   quali ulteriori iniziative intenda adottare il Governo per affrontare la problematica della carenza di organico della Polizia penitenziaria in virtù dell'emergenza in atto;

   se non si ritenga opportuno potenziare le scuole di formazione della Polizia penitenziaria, prendendo in considerazione l'opportunità di utilizzare le caserme dismesse delle Forze armate.
(2-01426) «Papiro, D'Uva».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

assunzione

soppressione di posti di lavoro

sindacato