Legislatura: 18Seduta di annuncio: 625 del 11/01/2022
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 RUGGIERO FRANCESCA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 MELICCHIO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 SPADAFORA VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 ADELIZZI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 BUOMPANE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 DONNO LEONARDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 FLATI FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/01/2022 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/01/2022 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/01/2022 Resoconto MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 14/01/2022 Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 14/01/2022 Resoconto MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 14/01/2022
SVOLTO IL 14/01/2022
CONCLUSO IL 14/01/2022
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
l'emergenza Covid sta tornando a ripercuotersi sui servizi sanitari ed ospedalieri in tutto il Paese, e, soprattutto, nel Mezzogiorno;
in Campania, a partire da lunedì 10 gennaio 2022 è scattata l'interruzione dei ricoveri programmati e delle attività di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della regione. Tale scelta è stata disposta dall'Unità di crisi della regione Campania con un provvedimento adottato «al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell'organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione pandemica», di «impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid» e ravvisata «la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19»;
nell'ordinanza del 7 gennaio 2022, firmata dal presidente della regione Vincenzo De Luca, si afferma che: «L'attuale situazione pandemica sta registrando picchi di contagio da Covid-19 che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche. Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza, posto che l'indice Rt in Campania e l'incidenza di casi positivi per 100 mila abitanti hanno raggiunto limiti tra i più alti dall'insorgenza della pandemia, e tra i più alti d'Italia»;
in particolare, il provvedimento prevede la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022, e fino a nuova espressa disposizione, dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture sanitarie pubbliche, stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con carattere d'urgenza «non differibili» provenienti dal Pronto soccorso o per trasferimento da altri ospedali, con la precisazione che tale sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati, ad eccezione dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell'immediato la salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili;
inoltre, il provvedimento prevede la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, di tutte le attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi e radioterapia e attività di screening oncologico);
infine, si dispone che il personale che si libera dalla gestione ordinaria deve essere destinato all'attività di ricovero e trattamento dei pazienti Covid;
in Campania, l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive subisce incrementi quotidiani ed è arrivata al 9 per cento, dunque a un passo dalla soglia critica. Mentre nei reparti ordinari, i posti letto occupati dai malati Covid arrivano al 19 per cento;
un aspetto completamente trascurato nel corso dell'emergenza Covid è la possibilità di offrire una gestione alternativa dell'assistenza ai soggetti che non necessitano di ricovero ospedaliero;
è necessario potenziare la presa in cura e la sorveglianza territoriale attiva per i pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio affetti da Covid-19, dimessi, o paucisintomatici non ricoverati e per i pazienti in isolamento fiduciario per i contatti di caso o i pazienti sintomatici senza evidenza di contatto. Si tratta di misure che vanno potenziate, soprattutto nei confronti dei pazienti fragili, cronici e affetti da patologie invalidanti, i quali costituiscono la parte più vulnerabile della popolazione;
una volta valutate le singole condizioni relazionali, abitative e sociali, qualora le stesse non siano idonee a garantire l'isolamento, i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti, in raccordo con i medici di medicina generale e l'Unità speciale di continuità assistenziale, e garantita la necessaria assistenza sanitaria in cooperazione con i servizi sociali delle amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato devono adottare specifici protocolli che definiscono tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela e il supporto per le necessità della vita quotidiana per le persone sole e prive di caregiver;
l'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, disponeva che le regioni fossero tenute ad adottare sistemi di sorveglianza e monitoraggio volti al contenimento del contagio e del rischio connesso alle situazioni intra-familiari, anche istituendo una gestione per coorti, presso strutture residenziali e/o alberghiere rivolte a quei soggetti che, a causa di ragioni logistiche, strutturali, socio-economiche, non possono essere accolti in isolamento presso il proprio domicilio. Analoghe soluzioni di alloggiamento potevano essere rivolte al personale sanitario e socio-sanitario maggiormente esposto, ai fini di tutelare i medesimi e i rispettivi nuclei familiari;
l'articolo 6 del medesimo decreto-legge prevedeva che, nelle circostanze in cui occorra disporre temporaneamente di beni immobili per fronteggiare improrogabili esigenze connesse con l'emergenza, il prefetto, su proposta del Dipartimento della protezione civile e sentito il dipartimento di prevenzione della Asl territorialmente competente, avrebbe potuto disporre, con proprio decreto, la requisizione in uso di strutture idonee, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare. Opzioni che, nel corso di tutta la pandemia non sono mai state realmente applicate;
la mancata adozione, a livello nazionale e regionale, di tutte queste misure ha determinato, inevitabilmente, il congestionamento della sanità campana, con gravissime ripercussioni sugli ospedali. Si assiste ad una nuova riconversione dei presìdi ospedalieri, come sta accadendo, ad esempio, presso il presidio ospedaliero «Frangipane» di Ariano Irpino, con conseguente forte limitazione delle specialità attive;
Governo, prefetture, Asl ed enti territoriali devono agire immediatamente per predisporre misure di assistenza alternativa per scongiurare il collasso definitivo della sanità a livello regionale e consentire la riattivazione degli ospedali in tutte le specialità precedentemente attivate –:
se il Governo intenda adottare iniziative, di concerto con le autorità regionali, al fine di evitare il collasso dei servizi ospedalieri in tutto il Paese ed in particolare in Campania, adottando iniziative, per quanto di competenza, per l'allestimento, capillare e proporzionato alle esigenze territoriali, di strutture extra-ospedaliere per la cura ed il trattamento dei pazienti affetti da Covid che attualmente necessitano di ricovero;
se il Governo intenda intervenire, nelle circostanze in cui occorra disporre temporaneamente di beni immobili per fronteggiare improrogabili esigenze, insieme a prefetture, Dipartimento della protezione civile e dipartimenti di prevenzione delle Asl territorialmente competenti, disponendo, con proprio decreto, la requisizione di strutture idonee agli scopi dell'assistenza extra-ospedaliera.
(2-01400) «Maraia, Sportiello, D'Arrando, Federico, Ianaro, Lorefice, Mammì, Misiti, Nappi, Penna, Provenza, Ruggiero, Villani, Daga, Deiana, Di Lauro, Casa, Cimino, Del Sesto, Iorio, Melicchio, Spadafora, Tuzi, Valente, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gallo».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):professione sanitaria
malattia
controllo sanitario